Guido Barbazza #
Win-Win è un’espressione inglese che indica la presenza di soli vincitori in una data situazione, cioè che non si scontenti o danneggi nessuno dei soggetti coinvolti. Questo concetto è molto utilizzato nelle società avanzate per ottenere i migliori risultati, mettendo a frutto i contributi di tutti in quanto, per tutti, sono garantiti vantaggi. La complessità dei sistemi, dei contesti e delle organizzazioni oggigiorno non consente più di avere relazioni impostate su principi gerarchici o autoritari. Provate ad esempio a immaginare qualche cosiddetta “Autorità” venire qui da noi oggi armata di labari e fez di qualsivoglia colore ad imporre qualche nuovo sacrificio o servitù: rimedierebbe solo una sonora dose di pernacchie. Sono finiti i tempi in cui alla gente si “ordinava” di perdere o rimetterci qualcosa, come, purtroppo, e in modo abnorme e deviato, è accaduto a Pra’. Nella società moderna lo sviluppo e il benessere possono solo essere perseguiti e raggiunti con la collaborazione e l’accordo tra tutte le parti, in modo tale che tutte ne possano trarre giovamento. Ciò deve valere anche per le attività portuali, in particolare in quel di Pra’. Quindi ben vengano il lavoro e il benessere generati dal porto (a dire la verità stiamo ancora aspettando di percepirli) ma a condizione che anche gli abitanti ne traggano vantaggi, sia in termini di finanziamenti per le attività sociali, sia in termini di posti di lavoro per i residenti, sia in termini di sostenibilità ambientale e qualità della vita. Per stimolare il dibattito sul tema, la FondAzione PRimA’vera ha recentemente proposto un concetto nuovo per l’eventuale espansione delle attività del porto di Pra’, denominato “Pra’ Isola e Porto Amico”, che prefigura uno sviluppo portuale in modo dolce e, appunto ”amico” della gente e del territorio che lo ospitano. La proposta contiene al suo interno anche la soluzione: “Ridiamo il mare a Pra’-Palmaro” proposta qualche anno fa da ”il Praino” per ridare vivibilità e qualità della vita nel Sestiere di Pra’che più di tutti ha pagato per il porto. Il concetto è sviluppato guardando in primis a Pra’, certo, delegazione che, praticamente da sola, ha dovuto e deve sopportare tutti gli oneri per la costruzione e l’operatività del porto, ma non dimenticando per nulla le due delegazioni limitrofe di Pegli e Voltri, che non possono e non devono fare la fine di Pra’ ma, anzi, unirsi ad essa supportandola in una condivisione di idee e scenari per, tutti insieme, disegnare il porto e il litorale del futuro. Contrariamente alle infelici esperienze del passato che hanno sfregiato la delegazione praese, con il piano regolatore portuale si può giocare d’anticipo, adesso, partendo dai concetti e dai progetti di massima ancora in fare di consolidamento per costruire un progetto “Win-Win”, che soddisfi gli interessi e le necessità dell’Autorità Portuale, ma al tempo stesso anche le legittime necessità e aspirazioni dei cittadini di Pra’, Pegli e Voltri. Tutti vincono, tutti sono contenti, nessuno perde e/o ci rimette qualcosa di sostanziale. Si può fare. Ci sono idee, spazi di manovra, possibilità. Niente più “barricate” a Pegli e a Voltri, per non essere devastati, sperando che il tutto resti sempre contenuto nell’ambito di Pra’, e che il “Porto vampiro” non ghermisca anche pegliesi e voltresi, come efficacemente visualizzato in una popolare vignetta praese. Niente “alzate di spalle”, tra i praesi, pensando che, ormai, la questione dell’espansione del porto non sia più affare loro, in una logica di “mal comune, mezzo gaudio”. Il piano regolatore portuale deve interessare, eccome, in primis, proprio a Pra’ in quanto, se ben gestito, rappresenta un’opportunità forse irripetibile per allontanare il porto dall’abitato, dare contropartite per il territorio e la gente del posto. In poche parole avere i mezzi, soprattutto finanziari, per realizzare quello che, con un po’ di sale in zucca, si sarebbe già potuto fare decenni fa quando il porto fu costruito, e cioè un’ isola portuale, staccata dalla terraferma e che non impatta più di tanto sull’abitato. A Pra’ ci sono due importanti, forti e radicate realtà in grado di rappresentare, veicolare, tutelare, con modalità diverse e che si possono integrare alla perfezione, gli interessi dei Praesi: il Comitato per Pra’ e la FondAzione PRimA’vera. Anche il Comitato dei Genitori può portare un importante, fresco, entusiastico, contributo. Siano, insieme, i propulsori del cambiamento, gli innovatori dello sviluppo, per fare felici tutti: Praesi, Pegliesi, Voltresi, e persino l’Autorità Portuale e il VTE. Win-Win.
Lascia un commento