Via le brutture per una Fascia di Rispetto D.O.C.

Velocifero #

Con i lavori del P.O.R. sparirà finalmente la barriera, fisica e psicologica dell’ex-sedime della ferrovia, che per lunghi anni ha separato la Fascia di Rispetto dall’abitato di Pra’, e le due aree potranno finalmente ricongiungersi. E’ prevedibile che la Fascia diventi ancora più frequentata dai cittadini di Pra’ e zone limitrofe, così come aumentino le attività delle associazioni sportive che vi operano, cose che supporteranno la visione di “Cittadella dello sport”. Anche e proprio per questo è fondamentale che la Fascia di Rispetto si presenti sempre curata e mantenuta nel modo migliore. Una Fascia pulita e ben mantenuta attira gente pulita, educata e rispettosa dell’ambiente, una fascia sporca ed in disarmo, tutt’altro. Ciò è facilmente realizzabile con piccoli, continui interventi che ne mantengano curati i dettagli, evitando che, trascurando le cose per anni, siano poi necessari interventi considerevoli e dai costi elevati. Ad esempio, sostituendo con continuità sezioni mancanti o danneggiate delle ringhiere, ed effettuando ritocchi di pittura; rimettendo in sede e/o sostituendo le soglie in pietra dei muretti, che cominciano ad essere rotte o mancanti in diversi punti, asportando con continuità nastri, avvisi, manifestini, adesivi, etc. che imbrattino cancelli, ringhiere e pali, sostituendo costantemente le lampadine bruciate sia dei pali dell’illuminazione, sia delle luci di cortesia del ponte sul Rio San Pietro. Niente di straordinario o di particolarmente costoso, ma di grande e positivo  impatto, anche “psicologico” sui frequentatori. E’ anche fondamentale che quanto di nuovo venga realizzato, siano esse opere civili, impianti, dotazioni e/o accessori sia adeguato al contesto, per progetto, materiali, estetica, sicurezza. A tal riguardo portiamo all’attenzione dei cittadini di Pra’ e del Municipio VII (Pegli-Pra’-Voltri) e dell’Associazione Pra’ Viva, che condividono la responsabilità della gestione e mantenimento della Fascia di Rispetto di Pra’ due veri obbrobri che dovrebbero essere eliminati al più presto: la “ringhiera” lato ponente della pista ciclo-pedonale e “l’accosto” dei Battellieri delle Grazie alla foce del Rio San Pietro. La “ringhiera” è in realtà un accozzaglia di reti di ferro per il rinforzo delle solette in cemento armato degli edifici saldata alla ringhiera esistente, all’estremità di ponente della pista ciclo-pedonale. Chi l’ha messa in opera non l’ha neanche pitturata,  è tutta arrugginita e, con le sue estremità appuntite costituisce anche pericolo per l’incolumità dei cittadini ed in particolare per coloro che svolgono esercizi fisici come corsa, bicicletta, etc. Va semplicemente rimossa e, se serve una recinzione più alta in quel punto realizzare una cancellata come si deve, a norme di legge e debitamente rifinita e pitturata. L’accosto, realizzato ed  utilizzato ormai da qualche anno è stato costruito in modo improvvisato con tubi da ponteggi, tavole e cordame di recupero, si presenta come un trabaccolo arrugginito ed in malo arnese: se è stato autorizzato da Municipio e/o Pra’-Viva non c’è niente di male, ma deve essere demolito e costruito come si deve, come l’altro in esercizio di fronte all’accesso alla stazione ferroviaria, distante poche decine di metri verso levante, o comunque come tutti gli altri accosti, moli e pontili delle associazioni. Lo “status quo” è inammissibile. I cittadini, che ci hanno segnalato le due anomalie, si aspettano un rapido e decisivo intervento di Municipio e di Pra’ Viva per rimuovere gli obbrobri e ricostruire le due opere a regola d’arte e con senso estetico appropriato alla Fascia di Rispetto.