Luciano Bozzo –
Dall’anno scorso un cumulo di terra è posizionato all’interno del cantiere di Rete Ferroviaria Italiana (R.F.I.) per il potenziamento della linea ferroviaria al servizio del porto container e si trova proprio davanti al sestiere di Pra’ Palmaro all’altezza della chiesa di Nostra Signora Assunta, della Farmacia Palmaro, dei numerosi negozi e delle abitazioni presenti in quella zona.
Questo cumulo di terra è abbandonato lì da molti mesi e crea problemi, al di là del mero aspetto estetico; infatti non è né coperto né protetto cosicchè il vento trasporta questa terra direttamente nelle case della gente. R.F.I ha dato garanzia sulla non nocività di questo terreno che però genera un evidente disagio per i residenti che già devono loro malgrado convivere con la presenza di lavori di lunga durata a stretta vicinanza con le abitazioni oltre che con i rumori del vicino parco ferroviario e del porto.
Già lo scorso anno le associazioni locali di cittadini (in specie il Comitato Palmaro) e poi il Municipio VII Ponente avevano sollevato il problema e richiesto la rimozione del cumulo di terra o per lo meno una copertura dello stesso.
La questione è stata portata avanti anche dai rappresentanti del Consiglio di Comunità Praese all’interno del Pra’lmarium, il Tavolo Tecnico di confronto con l’amministrazione pubblica, l’Autorità di Sistema Portuale e diverse istituzioni (tra le quali anche R.F.I.) per la soluzione dei problemi che gravano proprio su Pra’ Palmaro. In particolare in occasione della riunione del Gruppo di Lavoro Foxtrot, tenutasi a Palazzo San Giorgio, sede dell’Autority portuale nei primissimi giorni di marzo, i cittadini praesi avevano chiesto esplicitamente all’Autorità Portuale di spingere per la rimozione del terreno abbandonato nel cantiere delle ferrovie. Gli stessi sono poi tornati sull’argomento anche nella riunione on line del Gruppo di Lavoro Delta di venerdi 3 aprile alla presenza anche dei tecnici di R.F.I coinvolti nel più generale progetto di potenziamento del nodo ferroviario di Genova nella zona tra Pra’ e Rio S.Giuliano ed il cui esito finale, com’è noto, sarà lo spostamento a mare dei binari e la creazione di una Mini Fascia di Vivibilità con passeggiata ciclopedonale, alberi, “lama” d’acqua corrente tra via Pra’ e la ferrovia dalla ex Verrina sino quasi al rio Branega.
Tornando al cumulo di terra l’ingegner Francesca Pino della Direzione Tecnica e Ambiente dell’Autorità di Sistema Portuale ha affermato di avere chiesto nelle scorse settimane delucidazioni alla direzione lavori del cantiere.
Il cumulo di terra era rimasto fermo in attesa delle necessarie verifiche burocratiche per il suo smaltimento. I permessi richiesti sono nel frattempo arrivati ed è anche interesse dell’azienda procedere celermente con lo smaltimento del terreno; ma il cantiere è ora fermo dal 18 marzo per l’emergenza sanitaria. Non appena riaprirà, quel cumulo dovrebbe quindi essere tolto.
Era ora!!!
Grazie Pralmarium!
Perfetto , un po di tempo fa il cumulo era tra uscita autostrada Prà e villa de mari, così come ora si è spostato davanti alla farmacia a palmaro proprio in mezzo ai binari .
Il vento solleva parecchia terra e noi
Che abbiamo le case davanti la respiriamo . Infatti , sapendo i tempi piuttosto lunghi ,che sono passtati dal primo cumulo prima che lo togliessero, avevo chiesto almeno di coprire con teloni in modo che la terra non voli.Aspettiamo con infinita pazienza che il cumulo che ormai è diventato una collina venga urgentemente rimosso .
Acci che notizia era ora speriamo che lo tolgano alla svelta virus permettendo qui non se ne poteva più ho due dita di terra sui davanzali. Grazie alla fondazione e a tutti quelli che si danno da fare per prapalmaro