Via Giovanni Mauro la paura dei residenti

Davide Bozzo #

Via Giovanni Mauro è una delle tante strade che portano nell’entroterra della nostra delegazione. Parte dalla fine di Via Cordanieri e, sviluppandosi per circa due chilometri, giunge fino alle gallerie dell’oleodotto. La strada comunale, che costituisce spesso il percorso ottimale per una bellissima passeggiata , è però anche l’unico modo per arrivare alle proprie case per una decina di famiglie contadine che abitano lungo la via.
I residenti sono molto preoccupati per la situazione in cui versa la strada e soprattutto per  lo stato in cui si trova la riva sovrastante che, ad ogni fenomeno piovoso un po’ più intenso, finisce per riversare sul tracciato smottamenti di piccole e medie dimensioni che rendono la sede stradale inagibile, isolando di fatto gli abitanti della zona dal momento che è l’unico modo per rimanere collegati con il centro di Pra’. In realtà una strada di collegamento alternativa vi sarebbe, realizzata dalla SNAM durante la costruzione dell’oleodotto,  e che porta a Torre Cambiaso ma non tutte le famiglie hanno le chiavi per aprire la sbarra e rimuovere la catena. Dopo le intense piogge natalizie sono dovuti intervenire gli abitanti per sgomberare la strada dai detriti precipitati e ripristinare il corretto scorrimento del traffico. I residenti della zona sentiti da Supra’tutto hanno dato sfogo alle loro angosce e ai loro timori. « Se non consolidano il versante prima o poi qualcuno finisce sul giornale» ci dice Davide « il comune sa, le autorità sanno, ma non fanno mai nulla, l’ultimo intervento di consolidamento è stato dopo l’alluvione del ’93, da li in poi non si è più visto nessuno». « L’anno scorso, dopo che le forti piogge avevano danneggiato il muretto della strada» ci dice invece Franco « mi sono messo li ed ho sistemato tutto il muretto a mie spese, in modo che l’acqua venisse incanalata nella giusta direzione». Verso il termine della via inizia una salita con forte pendenza, questo tratto di strada versa in condizioni critiche, dove le buche e la carenza di asfalto la fanno da padrone. « Abbiamo chiesto al comune di intervenire almeno per tappare le buche più profonde, ma niente, dobbiamo a turno armarci di cemento e cercare di rattoppare» ci fa notare Pino che inoltre sottolinea « è inutile che a Pra’ puliscano il letto del fiume e lo facciano diventare un biliardo, quando a monte in certi punti versa in pessime condizioni».
La maggior parte dei residenti cerca di tenere pulito il più possibile il fiume, ma da soli l’impegno diventa estremamente gravoso: in alcuni punti al primo ingrossamento rischia di fuoriuscire dal letto e di fare danni, vanificando tutti gli sforzi quotidiani dei residenti.