Verso la riqualificazione del Waterfront di Pra’

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Il presente articolo riporta un estratto di una ricerca effettuata in merito al ruolo del waterfront nel più ampio tema della riqualificazione di una città. Trattasi del caso di Genova ed in particolare dell’area di Pra’. Genova costituisce un esempio significativo di rapporto tra mare e città; i cambiamenti verificatisi negli anni hanno reso consapevoli tutti delle potenzialità esistenti soprattutto lungo quella sottile fascia di terreno che talvolta collega e talvolta separa la città con il porto, ossia il waterfront. Molto è stato realizzato per le aree comprese tra il Porto Antico e la Fiera del Mare, molto è ancora da fare. A tal proposito di notevole interesse diventa

l’area Pra’, dove il tradizionale rapporto storico con il mare è stato messo in crisi a partire dagli anni ‘80 con attività legate all’economia industriale e containeristica del porto e le relative conseguenze. Tale area rappresenta in oggi pertanto una zona “strategica” nella città di Genova, che può e deve essere ripensata diventando un vero e proprio laboratorio di riqualificazione urbana sostenibile e partecipata. A partire da esperienze con realtà mediterranee emerge come la trasformazione di un waterfront rappresenti un’occasione di rinascita e cambiamento per l’intera città e dall’analisi svolta risulta che il waterfront di

Ponente continui a vivere ancor oggi una situazione critica. La proposta del nuovo Piano Regolatore Portuale di Genova vede in tale zona la possibilità di realizzare la continuazione del canale di calma fino al Rio San Giuliano che ridefinirebbe i confini tra città e porto, tra terra e acqua. E’ in tale contesto che si inserisce la ricerca svolta che ha visto un dibattito tra attori diversi, dal mondo universitario della ricerca ad Enti territoriali di pianificazione e gestione locale. A riguardo sono state elaborate alcune proposte progettuali, di cui si riportano alcuni esempi nelle Figure, che evidenziano le diverse possibilità di rapporto con l’acqua: dalle passeggiate su due diversi livelli, sopra e sotto il Canale, alla possibilità di rivivere la spiaggia per la balneazione, all’aspetto ludico-sportivo nel nuovo Canale in continuazione delle attività presenti nel Canale già esistente. Tali elaborazioni sono volte a determinare le funzioni che il nuovo Canale potrebbe assumere diventando a sua volta uno strumento di riqualificazione a livello urbano. L’influenza del Canale, infatti, dovrebbe raggiungere il centro cittadino riallacciandosi ai percorsi storici e alla passeggiata per diventare parte integrante della quotidianità.

(*) Estratto da: Tesi di laurea “Waterfront e riqualificazione urbana” di Davide Erriu e Fabio Tondelli, Relatore: Prof.ssa Ing. Francesca Pirlone, Co-Relatori: Prof. Arch. Alessandro Braghieri e Arch. Vittorio Lagomarsino, Scuola Politecnica (Ingegneria) – Università degli Studi di Genova, Ottobre 2015.