Il giorno mar 19 ott 2021 alle ore 12:30 Costa Giorgio ha scritto:
Rispondo partendo dall’ultimo punto.
– Le wanshigtonie dei giardini Dapelo sono volutamente mantenute con le vecchie foglie attorno al tronco in quanto queste garantiscono protezione allo stesso. Il fatto che in altri luoghi si sia proceduto all’eliminazione delle foglie ha provocato problemi di scottature e accentuato il problema della caduta delle foglie.
– Come accennato nel corso dell’incontro da lei citato, abbiamo un percorso di recupero delle aree verdi di Prà che non possiamo accelerare per vari motivi: un anno è stato necessario per recuperare nel complesso le aree verdi e valutare la situazione delle alberature. In prima fase abbiamo proceduto all’impianto di due platani mancanti.
In questo secondo anno abbiamo richiesto il finanziamento per l’impianto di circa 20 alberi in sostituzione delle fallanze come quelle segnalate. L’impianto procederà secondo gli spazi idonei che si stanno creando. In particolare non sembra possibile sostituire la palma presso la vecchia stazione per la presenza di troppi sottoservizi in quella piccola area. Allo stesso modo nel parcheggio della stazione vanno riposizionati i due posti pianta collocati in mezzo alle aree di manovra perché non ha senso piantare alberi che verrebbero “demoliti” in breve tempo.
Infine preferiamo non eseguire tutti gli impianti contemporaneamente perché gli alberi vanno poi seguiti in fase di attecchimento e per far questo è necessario distribuirli negli anni.
Speriamo di eseguire i nuovi impianti nel corso di questo inverno.
Cordiali saluti
Giorgio Costa
Gentile Dottor Costa,
innanzitutto la ringraziamo per la pronta risposta, l’attenzione e la collaborazione.
1) Prendiamo atto della scelta relativa alle Washingtonia del Parco Dapelo e altri punti della fascia di Rispetto di Pra’ e gireremo la sua risposta ai cittadini che hanno inviato questa segnalazione specifica, sperando che non cadano rami e non si faccia male nessuno. Certo quello che si vede al Porto Antico e nei comuni metropolitani limitrofi conferisce un ben più rassicurante senso estetico, di cura e manutenzione, senza visibili segni di scottature e diradamento delle foglie, anzi. Rispettiamo comunque la vostra competenza e decisione in merito.
2) Per quanto riguarda la palma della vecchia stazione riteniamo che, nonostante i sottoservizi, che esistevano anche prima dello sconsiderato taglio, sia possibile piantumare comunque una nuova Washingtonia, come fatto sull’altro lato dell’edificio, ma, qualora la decisione sia proprio quella di non ri-piantumare allora non ci sembra accettabile che venga lasciata un’aiuola vuota, con un tronco tagliato, piena di erbacce e destinata a trasmettere senso di incompletezza e degrado, oltre che a fungere da “raccogli spazzatura” e siamo quindi a chiedere la copertura dell’aiuola con una pavimentazione di pietre di mare o comunque interventi opportuni per riportarla al decoro.
3) Per quanto riguarda i due “posti pianta” nel piazzale della vecchia stazione, premesso che in sede progettuale tali opere dovrebbero essere progettate in modo più opportuno, comprendiamo le difficoltà di piantumazione ma, ancora, la soluzione non dovrebbe essere quella, come è stata, di mantenere in sito per anni ed anni aiuole incolte e con residui di alberelli rinsecchiti ma, semmai, di eliminarle e realizzare continuità di pavimentazione.
4) Per quanto riguarda i 20 (anzi 21) punti di ri-piantumazione richiesti e sollecitati, documentati da immagini, dopo anni ed anni di attesa e dopo la promessa di intervento entro l’anno è difficile recepire positivamente messaggi come: “Speriamo di eseguire i nuovi impianti nel corso di questo inverno”, ma siamo cortesemente, nuovamente a chiedere una conferma, impegnativa, che il lavoro sarà fatto, tutto, completamente, e bene, entro il prossimo inverno, che sta già per cominciare.
Molte grazie, distinti saluti.
SEGRETERIA
Inutile spendere risorse ad abbellire il villaggio, se poi i beni non vengono gestiti al top manutentivo…un albero secco, rotto, appassito e’ un orrore da guardare, altro che parco urbano!
Bene fa la Fondazione a tallonare i responsabili ed in tutta sincerità, le motivazioni adottate per non fare o rimandare sono discutibili: ma quando mai le foglie secche proteggono il tronco? Al contrario, se rimosse, la pianta respira ed è portata a “buttare” nuovi germogli e foglie.
Al lido di Pegli, l’imponente gruppo di altissimi esemplari di iucca aveva una “barba” immensa di scarti e seccume, tolta quella, sono comparsi fiori e nuovi getti. Basta darci un occhiata.
Cmq quando passo e vedo la vegetazione fiorente del Parco Dapelo, mi si allarga il cuore, il dott.Piciocchi ha distaccato due nuove figure per mantenere il verde…e come mai invece questi “poveri ex alberi” in ogni dove?