Velocypher: il nuovo libro di Guido Barbazza

Ernesto Soressi –

Cosa hanno in comune una nave ipertecnologica governata dall’intelligenza artificiale e la Società di Mutuo Soccorso di Pra’?  Che differenza c’è tra un’abbattuta e una strambata? e soprattutto come si concilia la manovra di una barca a vela con il comando di un gigantesco futuribile cargo d’acciaio che solca gli oceani senza bisogno di equipaggio? Guido Barbazza è alla sua sesta prova narrativa, ricordiamo i precedenti: “Salvate il Generale!”, “Il Diavolo all’Acquasanta”, “Rewind”, “Uomini Neri”, e “Il Macchinista”. Sorprendentemente, riesce a legare concetti apparentemente molto distanti tra loro, confezionando una storia intrigante che parla di mare e di donne e uomini che del mare fanno e faranno il palcoscenico della loro esistenza. Ma non solo.

Il libro “Velocypher” è ambientato in un futuro, non molto lontano, nel quale le tecnologie che oggi sono considerate all’avanguardia saranno utilizzate intensivamente e considerate la norma. E’ un futuro dove l’intelligenza artificiale, l’automazione dei sistemi interconnessi, l’intensivo utilizzo della realtà virtuale e del controllo remoto di sistemi tecnologici complessi renderà sempre meno necessaria la presenza dell’uomo in tutte le fasi delle attività produttive. Nel romanzo una giovane e tosta pilota, Tesea Bignone, viene incaricata di riportare all’ordine il “Velocypher”, un immenso cargo-drone senza equipaggio, governato dall’intelligenza artificiale, che naviga fuori controllo. Il compito non è però così semplice come lei avrebbe potuto immaginare: si troverà a lottare contro un potente Cybercriminale e a guardarsi dai comportamenti contraddittori del computer di bordo Algidus.  Nella sua lotta la nostra pilota ha sempre la possibilità di avvalersi di un aiuto prezioso: la memoria delle sue radici, la forza che deriva dal non aver dimenticato la propria provenienza e la vera cultura, in questo caso marinaresca, che deriva dalla storia della propria genia. Tesea è sola e allo stesso tempo è sempre guidata dagli insegnamenti del bisnonno Achille. Il libro di Guido può essere letto, come i bei libri danno la possibilità di fare, a diversi livelli di profondità. E’ sicuramente un romanzo gradevole alla lettura e ci proietta in un mondo marinaro affascinante e in una storia avvincente e piena di suspense. E’ però anche colmo di importanti spunti di riflessione.  Qual è il modello di sviluppo industriale che il mondo ha intrapreso? Questa è una delle domande sottese a tutta la vicenda. Quale sta diventando l’etica stessa del lavoro in questo mondo globalizzato?  A prescindere dalla tecnologia, dallo strumento che si ha a disposizione, è l’essere umano, nel bene e nel male, che definisce gli obiettivi, le priorità. Cosa succede se la priorità massima non è più la salvaguardia della vita della comunità umana e la sua emancipazione? Il lavoro è sempre stata l’attività caratterizzante dell’uomo e per l’uomo. Lo ha sempre definito come attore protagonista, soggetto che lo compie e che ne raccoglie i frutti. C’è stato un momento in cui ne garantiva la sopravvivenza e poi lo sviluppo, il riscatto, il progresso.

E’ ancora così? Qual è oggi il vero obiettivo del lavoro, nel momento in cui lo si delocalizza o lo si dematerializza? Quale è la comunità che può o deve beneficiarne, direttamente o indirettamente?

E’ veramente utile e bello che, nella cornice di un godibile action thriller non si dimentichi di lambire questi temi fondamentali.

E’ poi singolare che, proprio in questo periodo, nel quale ognuno cerca di immaginare quale sarà la nuova normalità emergente da questa difficile situazione, sia proprio il futuro il protagonista principale di questa storia, altro segnale chiarissimo che se si hanno solide radici nel passato e chiara visione del presente si potrà sempre guardare al futuro con fiducia.

NdR

Il libro ha isbn 9788866492207 (international standard book number) e può pertanto essere acquistato attraverso i principali rivenditori on-line o ordinato attraverso qualsiasi libreria o cartoleria, Feltrinelli, Coop Porto Antico, Giunti alla Fiumara ed a Pra’.