Ernesto Soressi –
Se ai mondiali di calcio under 16 partecipasse una squadra genovese ci sarebbero i manifesti per le strade e al rientro all’aeroporto ci sarebbe la banda ad accoglierli.
Questo è quello che meritano Alessio, il praese Andrea, Luca, Nicolò e Tommaso, i cinque campioni, dai 9 ai 16 anni che costituiscono la squadra vincente “SpeedyByte Robofriends”. Lo sport praticato con successo dalla SpeedByte non è il calcio, ma la Scienza (quella con la S maiuscola).
Gli SpeedByte, “allenati” da due adulti, Paolo Capobianco e Claudia Arnoldi, hanno partecipato infatti alle competizioni organizzate da FIRST e LEGO nell’ambito della FIRST LEGO LEAGUE.
Mentre tutti conoscono la LEGO, la storica Azienda inventrice dei famosi mattoncini colorati, è necessario spiegare che FIRST significa “For Inspiration and Recognition of Science and Technology”, letteralmente: “Per l’ispirazione ed il riconoscimento della scienza e della tecnologia” e che è un ente statunitense per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica.
La competizione FLL, perché anche se giocosa sempre di competizione si tratta, è nata nel 1998, stimolata e sponsorizzata da queste due realtà.
Gli SpeedByte, dopo essersi qualificati per i campionati Italiani alle selezioni dell’area Nord Ovest, tenutesi a Genova il 12 Febbraio, e aver ottenuto il terzo posto alla finale nazionale di Rovereto del 3-4 Marzo, si sono guadagnati l’onore di rappresentare l’Italia al campionato Open Asia e Pacific, a Sidney dal 6 al 9 Luglio 2017. Quindi sono volati nella terra dei canguri per il round su scala mondiale del concorso che ha visto la partecipazione di rappresentanti da 88 nazioni (avete capito bene: ottantotto!).
Il cimento della FLL si articola su diverse prove. In quella sulla robotica i ragazzi progettano, costruiscono e programmano un robot mentre per la prova che verte su un progetto scientifico proposto dagli organizzatori i nostri giovani scienziati si sono impegnati sul tema “Rapporto tra uomini ed animali”.
A questo proposito il progetto scientifico presentato ha un titolo di per se stesso esplicativo: “Estinzione Emys Orbicularis – Miglioriamo il ripopolamento delle testuggini palustri liguri”, ed è stato sviluppato in collaborazione con il centro EMYS di Albenga, l’acquario di Genova e l’Università di Genova.
Nelle parole di Maura Bruzzone, c’è tutto il giusto orgoglio della mamma: “i ragazzi hanno affrontato questa avventura entusiasti, consci che sarebbe stata un’esperienza fantastica e pronti a confrontarsi con ragazzi di tutto il mondo, che come loro si sarebbero impegnati molto per ottenere il miglior risultato possibile. Questa loro consapevolezza li ha portati a lavorare ancora meglio insieme risolvendo, durante la competizione, i piccoli problemi che si sono presentati e andando oltre il problema della lingua (tutto ovviamente doveva essere spiegato ai giudici in inglese). I ragazzi alla fine della competizione hanno ricevuto dai giudici giudizi molto buoni in ogni campo e si sono classificati sesti nella gara di robotica. Un risultato inaspettato (le squadre partecipanti erano tante e tutte preparate) ma meritato.
C’è solo da aggiungere che al di là della competizione, è stato bello vedere ragazzi di ogni nazionalità unirsi insieme a creare un’atmosfera unica con canti, balli, scherzi e scambi di piccoli gadget.”
Un enorme scrosciante applauso a questi ragazzi, per l’impegno e l’entusiasmo con il quale hanno affrontato queste prove, e a tutti coloro, famiglie, insegnanti, amici, che li hanno spronati e supportati nel loro cimento.
Siamo particolarmente contenti che tra questi encomiabili ragazzi ci sia un nostro compaesano, che, siamo sicuri, continuerà a portare nel mondo fieramente il nome del paese nel quale sta crescendo.
Bellissima notizia, competizione interessante perché affratella i bambini di tutto il mondo.
Attraverso il gioco i ragazzi si pongono in contatto con il mondo ed apprendono abilità anche impegnative: programmare un robot non è cosa fa poco!
Mi rende orgogliosa venire a sapere che laddove vi sono buoni risultati, vi sia un praino!!! Stiamo ripopolando la cronaca , sempre ai primi livelli delle classifiche più disparate.
Grazie Andrea ed istruttori, che sono volati nel paese dei canguri portando in alto la bandiera italiana e praese.
Grazie a SUPRATUTTO e a Ernesto Soressi per averci dato la possibilità di conoscere questa bellissima iniziativa. La scienza affascina da sempre i ragazzi e, se incontrano qualcuno che li aiuta a sviluppare le loro naturali curiosità facendole “salire” di livello, poi si ottengono questo risultati… Sono particolarmente lieta e orgogliosa di avere un mio concittadino praese tra i giovani scienziati…