Uno chef nella piana del basilico

Giuseppe Bruzzone –

Sabato 9 luglio io e mia moglie Alba siamo stati “Cuochi per un giorno” a una gara di cucina amatoriale, organizzata da un centro commerciale della Val Polcevera.
La gara consisteva in una elaborazione di un piatto che ricordasse un viaggio.
I prodotti usati dovevano essere per la maggior parte del centro commerciale, in venti minuti si doveva comprare i prodotti occorrenti, cucinarli e impiattarli in mezz’ora.
Il “contest” come si dice oggi era diretto da uno giovane chef romagnolo: Simone Finetti, allievo di due grandi chef Giacinto Rossetti e Gualtiero Marchesi, conosciuto per aver partecipato a diversi programmi televisivi tra cui Masterchef e Detto Fatto, fautore di piatti tradizionali, quelli della nonna; una cucina di sostanza.
Comprati velocemente i prodotti ci siamo cimentati assieme a tre coppie concorrenti, seguiti da un video operatore e dallo chef che girando tra le postazioni consigliava e spiegava malizie molto utili e interessanti. Ripresi televisivamente abbiamo preparato un piatto di pesce e contorno a ricordo dei piatti caraibici. Per la cronaca i quattro piatti erano ottimi, la palma della vittoria è andata a una giovane coppia che ha realizzato un piatto della cucina greca.
Finita la gara a microfoni spenti, il giovane chef parlando della cucina ligure chiese se nelle vicinanze ci fossero dei produttori di basilico, era curioso di vedere come fosse la coltivazione.
Allora mi presentai, davanti a sè un aveva un nipote di coltivatori della piana del basilico di Pra’. Meravigliato mi chiese se era possibile una visita, purtroppo la serra dello zio Gino era ormai sguarnita di basilico così contattai Francesco Ratto detto ” Lilli” il vicino dello zio, fortunatamente le serre erano ancora verdi.
Domenica pomeriggio con chef Finetti accompagnato dal video operatore ci incontrammo al casello autostradale di Genova Pra’, dove a pochi metri di distanza resistono ancora le serre di basilico.
Accolto simpaticamente dalla famiglia di Lilli Ratto, il bacan ha lasciato la scena alla quarta generazione della famiglia: le nipoti Chiara e Eleonora molto entusiaste dell’inaspettato incontro, ci hanno accompagnato alla serra.
Entrati nella serra infuocata un tappeto verde ha meravigliato lo chef, inebriato anche dall’ aroma del basilico.
Chiara e Eleonora hanno illustrato ampiamente la storia e la tempistica della semina , mostrando poi come si esegue la raccolta dei mazzi di basilico stando in equilibrio sulle strette tavole, allungate sopra il manto verde.
Il video operatore anche lui entusiasta ha ripreso le scene soffermandosi sul mantello verde mentre chef Finetti ha improvvisato un collegamento Instagram spiegando con entusiasmo ai suoi seguaci (followers) la storia del basilico e la ricetta del pesto.
Alla fine lo chef felice dell’ immersione nella serra è partito per la sua Romagna deciso a parlare di più del basilico ligure negli incontri e nelle trasmissioni televisive.
Ha portato con sé il nostro oro verde non vedendo l’ ora di arrivare ad Argenta a sfogliare le foglioline per trasformarlo in vero pesto.
Battuta finale, dice che dalle sue parti il basilico di foglie giganti è inguardabile; lo usano come decorazione su balconi e terrazzi, non c’è paragone!
Per preparare la salsa fredda più consumata al mondo bisogna utilizzare sette ingredienti.
Per 4 persone: Pinoli : 15 gr.
Aglio : 1/2 spicchi
Sale: 1 pizzico
Basilico: 50 gr (possibilmente di Pra’)
Parmigiano: 70 gr.
Pecorino: 30 gr
Olio extra vergine di oliva: 100 cc. circa