#tuttiacasa# Gli aspetti di questa esperienza sulla nostra interiorità e stati d’animo, con alcuni contributi di riflessione

Elis@Provinciali –

Abbiamo vissuto come indispensabile questo isolamento domestico, per ridurre il contagio e la circolazione del Covid 19, vitale per la nostra sicurezza, e rispondente all’istinto primario di conservazione : primum vivere, deinde filosofari…OK,andava fatto, ed ha raggiunto lo scopo. Ma, adesso, dopo due mesi di ordinata quarantena , in cui siamo stati ligi ai provvedimenti, ci chiediamo, a quale prezzo ? I contagi sono diminuiti, ma questo periodo come ha inciso sul nostro modo di essere, sull’umore, sui rapporti familiari, quanto la mancanza di interazione con gli amici ad esempio, ha turbato e segnato bambini e ragazzi? Parlando con tanta gente, si evince che vi sono stati aspetti positivi e no: si è detto di un rinnovato gusto per attività manuali e casalinghe, come praticare hobby, cucinare, cucire, occuparsi del giardino….abbiamo tutti letto di più, ed abbiamo dedicato maggior tempo per parlarci, in famiglia, per giocare con i nostri figli, e magari, taluni si sono presi cura di sè in un modo diverso: tutorial di meditazione, cure di bellezza in casa, corsi di yoga e fitness online…In contemporanea, però, apprendo da molti concittadini/e, che nei bambini e ragazzi si sono riscontrati disagi e sofferenze, sono mancate le corse all’aperto, il contatto fisico con gli amichetti e con i nonni… i giovani hanno una forte resilienza, termine mutuato dalla fisica, che indica le proprietà di una materia sottoposta a pressione, di ritornare come prima, una volta cessata la forza stressoria…almeno, lo speriamo! Mentre negli adulti ed anziani, non sono mancati effetti di destabilizzazione emotiva: l’essere umano è abitudinario, un simile cambiamento, vedere lo scenario distopico di vie e piazze deserte, (solo i mezzi di P.S. per i controlli), ascoltare ai tg notiziari allarmanti, a volte contraddittori, ha reso molti di noi timorosi, depressi, mi hanno riferito amici e concittadini di essere spesso preda di insonnia, sbalzi d’umore e non sono mancati momenti di crisi tra coniugi, dovuti alla forzata e continua vicinanza. Ascoltiamo la psicologa e psicoterapeuta specialista in emergenza Marina Bozzano, che vive ed opera a Pra’ << Stiamo vivendo tutti una fase ad elevata emotività: bambini, adulti, anziani. E’ stato un evento improvviso, che ha condizionato il nostro quotidiano, composto da ritmi ed abitudini: scuola, lavoro, sport, vita sociale, ciò ha causato disorientamento ed ansia: è importante perciò ancorarsi a ciò che è certo, noto e prevedibile, come parlare con gli amici e famigliari, utilizzando videochiamate, ed avere un confronto costruttivo. I bambini in questo periodo, possono manifestare emozioni tipo rabbia, paura, colpa, tristezza ed anche reazioni fisiche (es.mal di testa, mal di pancia), dovute al protrarsi dell’isolamento, al fatto di non poter andare al parco, a scuola, in piscina ecc.ra . Possono avere reazioni emotive discontinue, paure improvvise ed incubi notturni. In questo caso la presenza del genitore è fondamentale per rassicurarli, parlare loro con tono tranquillo, lasciarli esprimere le emozioni, regolandole e normalizzandole. Ad es.”Sei arrabbiato perchè non puoi uscire? Anche io lo sono sai…”, evitare di lasciarli soli alla tv, ma sempre in presenza di un adulto. Occorre dir loro la verità sul Covid, chiaramente adeguando il linguaggio all’età, perchè come sappiamo, sono attenti osservatori, senza banalizzare l’evento, creare una comunicazione trasparente, anche con gli adolescenti, perchè se percepiscono incongruenze, aumenta la loro preoccupazione. Farli partecipi del fatto che ci sono tanti professionisti che lavorano per aiutare tutti, dando loro sicurezza. Termino con un messaggio alle persone della terza età, dicendo loro che è normale sentirsi soli, isolati e confusi, sono le reazioni che la mente attua per sfuggire allo stress. Seguire le norme igieniche del Ministero della Salute, ed ascoltare le informazioni relative alla pandemia solo una volta al giorno, se possibile in orario lontano dal riposo notturno. Cercare di mantenere il più possibile le abitudini che avevate (lettura di un buon libro, ascolto della musica preferita, preparazione di un piatto gradito, qualche semplice esercizio fisico). Riposatevi bene, telefonate a famigliari ed amici, non parlando sempre e solo del “nemico invisibile”, ma ripetendo spesso, anche a voce alta:”Andra’ tutto bene” >>. L’associazione il Borgo di Palmaro, da tempo ospitava i soci, impegnati in lunghe partite a carte, tornei di bocce, cene conviviali ecc.ra. Era un rifugio, un punto di aggregazione importante per la fascia adulta ed oltre, che improvvisamente è venuto a mancare. Chiediamo al presidente Dino Brigida come hanno reagito gli associati alla chiusura: <<Beh, Elisa, puoi immaginare, vi erano soci che non perdevano un pomeriggio, ora quotidianamente mi chiamano in tanti per avere notizie, io purtroppo non posso certo parlare di prossima apertura, cerco di persuaderli a sopportare questa restrizione, che è necessaria per il nostro bene…hai visto i paesi che hanno allentato la quarantena ed ora hanno verificato nuovi focolai. Tra l’altro, come ben sai, abbiamo un caro associato in terapia intensiva al San Martino da oltre un mese, il miglioramento è lento, oltretutto il Borgo è frequentato perlopiù da persone in età a rischio, che sono molto impaurite, cui manca anche il conforto della Chiesa, vicina ma spesso chiusa. Anche per il futuro, ho difficoltà ad immaginare come si potrebbe fare: forse ancora per il campo di bocce, all’aperto, ma per la sezione del gioco di carte non è pensabile mantenere la distanza prevista, ci sono i tavolini e le 4 sedie attorno, siamo all’interno della veranda…Temo anche per la Sagra dell’Acciuga di luglio, sarebbe questa la 22esima edizione consecutiva, ma hai benissimo presente gli assembramenti che si creavano per le vie e i posti di ristoro ed ascolto musica…sarebbe molto, molto triste, ma di fronte a questa pandemia, il bene primario è la salute.>> A Pra’-Palmaro, una realtà consolidata e di valore è rappresentata dal Cinema Palmaro, unico in tutto il territorio, attualmente chiuso per decreto governativo; in proposito abbiamo sentito Remo Rimotti, punto di riferimento principale. <<Quello che ci ha colpito di più di questa malattia è che, per combatterla, dobbiamo ricorrere alla medicina della solitudine. Una medicina davvero amara. “Non è un bene che l’uomo sia solo”, disse Dio al termine della Creazione. E come ci stiamo rendendo ora conto della profonda verità di queste parole! Non è davvero un bene rimanere da soli. Il nostro cinema è stato da sempre impegnato a combattere la solitudine. Molti pensavano che la televisione ed internet avrebbero prima o poi fatto preferire la visione individuale, ma non è stato così. E’ bello uscire con gli amici per vedere un film al cinema, insieme! Pur in questa situazione drammatica, possiamo fare qualcosa per sentirci meno soli e tante iniziative ci dimostrano che è possibile restare a casa, stando insieme: ne sentiamo davvero la necessità. Sul sito del cinema è presente una sezione dedicata alla condivisione del nostro sogno di realizzare a Pra’-Palmaro una cineteca-biblioteca, un’iniziativa che avevamo in mente per i vent’anni dalla riapertura, che ricorrono proprio a settembre di quest’anno. Avevamo infatti iniziato a riflettere su come affrontare i diversi aspetti organizzativi e prima di tutto quelli giuridici e legali, quando è arrivato lui, il Covid 19, e ci siamo dovuti fermare. Abbiamo allora arricchito questa sezione con due pagine speciali, siamo molto contenti che SuPraTutto ci dia la possibilità di segnalarvi ciò. La prima è dedicata a come trascorrere il tempo a casa in modo inaspettatamente piacevole,con film in visione gratuita, lezioni per gli studenti, visite virtuali ai più importanti musei del mondo. La seconda raccoglie informazioni utili per i cittadini. Non sono informazioni nuove, magari le abbiamo già ricevute in vari modi e non ci ricordiamo più dove ritrovarle. Ed ecco che ora si ritrovano organizzate e facilmente consultabili: dai consigli sui farmaci, ai numeri telefonici di assistenza, all’elenco dei negozi che effettuano consegne a domicilio a Pra’. Tutti possono inviare nuove segnalazioni in modo da rendere le informazioni sempre più aggiornate e complete. Arrivederci dunque su  clicca qui !!!>> Anche qs magazine ha pubblicato le versioni digitali di due libri di Guido Barbazza, “Salvate il Generale” ed “Il Macchinista”. Finirà certamente questo tempo sospeso, e torneremo a riappropriarci della nostra vita, dobbiamo solo tenere duro, in vista di un domani sereno.