Antonella Freri –
E bello vedere Pra’ che vive le sere d’estate, è bello vedere le gelaterie piene ogni sera, sa di vita, sa di continuità. Venerdì sera si è tenuta una tradizione storica: la messa in acqua della statua di san Pietro. Un tempo i pescatori la facevano transitare sulla spiaggia, partendo dal “mucchio”, oggi è fra le barche e fra i lumini posizionati sul piccolo pezzo di mare che rimane. La processione accompagnava questo rito. Tanta gente era attaccata alla balaustra per ammirare l’evento, anche io mi trovavo li, non che fossi religiosa, ma ogni cosa che accade a Pra’ merita di essere vista e vissuta, il caldo di questi giorni ha fatto si che alcune persone con la sera facessero evaporare tutto il calore dalla pelle, allora mi sposto vagando e cercando un’idea per questo insolito articolo. Incontro il Signor Sorbara una persona squisita di rara cordialità, anima della Banda Colombi, mi chiedo se posso avvicinarmi ai suonatori e lui mi concede di curiosare. Fra le note, per me incomprensibili, ammiro tutti gli strumenti che illuminano la sera, il colore oro degli ottoni a fiato, gli sguardi di quelle persone appassionate fisse sul leggio, la Banda Colombi, che lunga e meravigliosa tradizione. Mi allontano e mi avvicino ai Cristi immensi, grandi, ci fa sentire piccoli, non è cosi che ci si deve sentire davanti a Dio?
Mi avvicino ad un prete, è vestito di nero con un abito lungo, spicca fra la gente che con questa temperatura ha gambe e braccia scoperte, il caldo pressante anche se è sera, ma lui si preoccupa di ciò che potrei scrivere, me ne vado e torno alla balaustra dove mi aspetta la mia amica. La trovo in mezzo ad un grande gruppo di suore che parla con una sorella di madre Teresa di Calcutta, ha la pelle nera, bella, un sorriso che ti avvolge quando mi accosto lei mi bacia sulla guancia, profuma di buono, di pulito , la trovo straordinariamente semplice cordiale non è cosi che dovrebbe essere rappresentato Dio?
La barca con il Santo si accinge a tornare, scorgo la figura del Presidente del municipio Claudio Chiarotti , scherzando fra noi, vocianti signore accaldate, ci compiacciamo del fatto che non lo abbiamo sacrificato gettandolo giù dal barchino, Chiarotti è una brava persona e so che non se la prenderà per questa mia battuta, in fondo ogni tanto fa bene allo spirito sdrammatizzare un po’. Concludo questo mio strano e un po’ bizzarro articolo e quando mi vedete passare per le feste di paese, state accorti, potrei scrivere anche di voi su “Supra’tutto”….
Grazie Antonella per questa cronaca insolita e un po’ birichina…. Ci fa rivivere una bella serata di inizio estate e ci riporta alla antica tradizione della processione di San Pietro con i pescatori nei loro abiti tradizionali, con la statua portata fino alla spiaggia e sul mare…una bella e antica tradizione che purtroppo si perse per tanti anni e che poi don Giorgio (il nostro amatissimo e compianto don Giorgio Parodi, parroco di N.S.del soccorso e San Rocco) volle riprendere e che continua tuttora. Si, le tradizioni sono molto importanti perchè ci ricordano chi siamo e da dove veniamo, ci fanno sentire parte di una comunità, ci danno una identità, e Pra’ oggi sta costruendo una sua nuova identità, che partendo dal glorioso passato vuole traguardare un avvenire positivo, costruire un futuro basato su un luogo in cui sia confortevole vivere.
Viva San Pietro, viva la Banda Colombi, viva i nostri pescatori e soprattutto….viva Pra’.