Elis@ Provinciali –
Pare quasi di sentirlo sferragliare e sbuffare, il grande convoglio che decora e caratterizza quello che era un semplice muro di cemento della nuova stazione ferroviaria di Pra’. Completato un lavoro lunghissimo e minuzioso dei due street artists DrinaA12 e Giuliogol, i viaggiatori possono apprezzare questa grande realizzazione urbana, che caratterizza ed ingentilisce spazi altrimenti banali, quando non soggetti ad essere deturpati da scritte vandaliche.
I bravi pittori lavorano insieme, oltre che essere una coppia nella vita, e creano immagini di forte impatto estetico, che uniscono in proporzioni variabile acquerello, trompe l’oil , affresco, tecniche figurative varie un un mix del tutto originale, che lascia a bocca aperta l’osservatore.
Drina e Giulio hanno gia lavorato sul nostro territorio, donandoci opere come la grande figura femminile, e la “viaggiatrice”, sempre alla stazione, ed inoltre, contornati da schizzi di vernice “splashati” ad arte , sullo sfondo di intenso color ocra delle Palazzine del Remo, i deliziosi bambini intenti al gioco con una barchetta. Perfettamente in tema con l’ambiente circostante.
Prima ancora, circa due anni fa, gli artisti avevano lavorato per moltissimi giorni ad un grande murale, lungo ben 10 metri, dedicato a Don Gallo, e raffigurato sulla superficie dell’area Pianacci, a Ca’ Nova. Il “prete di tutti” era molto amato nel quartiere, che volle cosi’ ricordare il suo impegno sincero.
Opere contestualizzate, quindi, che si inseriscono con “appropriatezza” in un luogo,interpreti di quello che i latini chiamavano il “genius loci”, lo spirito di quel paese e quella gente. Veicolano, pertanto, un messaggio mai banale, ma forte e definito per dove sono collocate: l’ambiente marino perduto, il treno che e’ metafora di viaggio e cambiamento, una grande figura genovese che era sempre presente in aree di disagio sociale: tutto questo si attaglia in modo dirompente alla nostra Pra’, territorio bellissimo, violentato dall’urbanistica selvaggia che crea quartieri-dormitorio, dal porto containers che ha ingoiato per sempre la spiaggia e l’orizzonte, ma abitato da persone che credono e lottano duramente per migliorare e recuperare una dimensione di vita gradevole, ed un ambiente riqualificato, ove sia bello comunque, abitare, passeggiare, fare sport e ritrovarsi insieme.
In questa prospettiva, ben si inseriscono le opere dei due artisti, che peraltro, hanno prestato la loro opera gratuitamente, supportati dal Municipio7 Ponente , mentre una sinergia di aziende , da Gaggero Costruzioni, a Coop Liguria, a Boero vernici , ha fornito i materiali necessari.
Si potra’ anche pensare a coinvolgere i ragazzi del Liceo Artistico, come gia’ e avvenuto vicino a noi, nel sottopasso di Pegli. Non mancano certo le superfici anonime da “nobilitare”
Le buone idee, se condivise, danno vita a grandi cose e queste realizzazioni ci proiettano in una dimensione fortemente moderna, al pari di moltissime citta’ “disegnate” del Nord -Europa.
Che dire? Sempre piu’ si configura nettamente la Pra’ dei nostri sogni: piu’ verde urbano, ampia scelta di sports per tutti, molti servizi e piu’ spazio per il tempo libero, maggior presenza di specchi e lame acquee, piu’ cultura, memoria e ricordo delle nostre radici, e dulcis in fundo, tanti, tanti, tantissimi affreschi murali, a sconfiggere il grigiore del cemento….annullando il banale squallore con il disegno di un fiore, un sorriso, un’onda marina.
Sono bellissimi ed “emozionanti” questi affreschi urbani che decorano e danno vita a scorci particolati di Pra’.
Nei miei viaggi, ne ho visti molti, in Italia ed in citta’ europee, ma questi mi danno un senso di appartenenza particolare, li sento parte del mio mondo.
Un grazie MURALE agli artisti ed a tutti coloro che li hanno aiutati!
Condivido in pieno le osservazioni di Elisa ed Ariel. Bellissimo il murales, per il quale ringrazio di cuore i bravi autori. Con l’auspicio che altre opere compaiano a impreziosire e ingentilire gli spazi grigi e vuoti di cui la nostra delegazione abbonda, come spesso accade in città. La mia preoccupazione, adesso, è che questo disegno non finisca vandalizzato. Sono tutt’altro che ottimista. Che a Pra’, dall’estare scorsa, scorrazzi un branco di ragazzini senza senso civico e senza orari di rientro (dove? a casa … quale casa?) è risaputo. Non sono nemmeno tutti “autoctoni”, perché io li vedo salire sul bus a Sampierdarena, Cornigliano, Sestri, dandosi appuntamento telefonico “sul pratone di Pra'”. I risultati, purtroppo, sono conosciuti e ben visibili: piante divelte o spezzate, muri, panchine, persino cordoli e bidoni della spazzatura imbrattati con la solita scritta. Che è una specie di marchio con il quale ci si appropria del territorio, segnandolo. Per l’appunto, “marchiandolo”. Ora chiedo … si pensa di agire per fermare le mani di questi insensati o dobbiamo posare gli occhi sul “nuovo” già rassegnati a vederlo “vecchio”? E quindi sporco, deturpato, degradato. Non raccontiamoci la storiella delle telecamere perché in stazione ci sono e sappiamo cosa succede. Muri imbrattati oggi, stasera ridipinti a forza di pezze, domani puntualmente ri-offesi. Stesse scritte, stesso “stile”, stesse mani. Possibile non si riesca a coglierle nel sacco? Tremo per il muro nuovo, lo vedo in pericolo. E anche a breve. Si era parlato di un sistema di protezione … si è deciso nulla?
Naturalmente, le preoccupazioni di Paola sono tuttaltro che infondate, ed e’ vero quanto riferisce, vi sono stati svariati articoli sul sito in merito a costoro, giovani vandali, che non rispettano nulla.
Anche io esorto alla reazione le istituzioni ed i cittadini, la Fondazione ha dialogo costante con con gli amministratori del territorio. Cerchiamo di stringere i tempi per il problema della sicurezza nel Parco Dapelo!
Per quanto attiene specificamente i murales, ho sentito che sono/saranno protetti da un film protettivo e lavabile.Non e’ molto, ma e’ cmq qualcosa.
Grazie, Ariel. Come dici a proposito del murales … è già qualcosa. Chi può intervenire spero ci legga e si attivi quanto prima. Le scritte sui muri e ovunque ci siano superfici degradabili stanno comparendo ovunque. Mi dicono persino negli atri dei condomini. La mano è sempre la stessa. Possibile che questo individuo non possa essere fermato?? Segnalo inoltre episodi vandalici di altro tipo, come la presa a calci di portoni e saracinesche di negozi. Fatto cui ho assistito personalmente: gente che giustamente si indigna, ragazzetti (e ragazzette) che rispondono con dito medio alzato e insulti della peggior specie. Cosa bisogna fare per salvarsi, arrivare alle ronde fai da te?? Possibile che nessuno, istituzionalmente, possa metter fine a questa vergogna?? Praini, dove siete, vi va bene così??? Forse, se facessimo un’istanza collettiva, qualcuno potrebbe prendere atto dell’emergenza!!!