Sulla vecchia stazione è scontro tra Municipio e Comune

#Luciano Bozzo

Sulla futura destinazione d’uso della ex stazione ferroviaria di Pra’ è scontro aperto tra il Municipio VII Ponente e la Giunta Comunale. Municipio e Comune infatti portano avanti da tempo idee diverse soprattutto per quel che riguarda l’utilizzo dei locali del primo piano; la Giunta comunale ed in particolare l’Assessore ai Lavori Pubblici Paolo Fanghella ed il gruppo consiliare della Lega Nord vorrebbero assegnare quello spazio ad una associazione che intende realizzarvi un centro di ascolto per chi soffre di disturbi alimentari mentre il Municipio pensa invece ad un Centro Civico e Culturale dotato di moderne tecnologie multi-mediali.
Al di là delle diverse idee è però soprattutto il metodo adottato dalla Giunta Comunale a non piacere affatto nè al presidente del Municipio Claudio Chiarotti, nè alla gran parte dei consiglieri municipali, nè ai praesi che venerdi sera 10 maggio hanno partecipato ad un dibattito pubblico sull’argomento, indetto nel Centro Remiero proprio dal Presidente del Municipio.
L’atteggiamento dell’Assessore e della Giunta Comunale fino a questo momento disegnano ancora una volta la spiacevole situazione in cui decisioni che riguardano il nostro territorio e che hanno ripercussione sulla vita dei Praesi vengono prese altrove, imposte dall’alto, ignorando le esigenze e le proposte già avanzate da chi su questo territorio vive e rifiutando sistematicamente il dialogo con il Municipio che, fino a prova contraria, queste persone, queste idee e queste esigenze rappresenta in maniera più diretta.
E, secondo il presidente Chiarotti, da parte del Municipio la disponibilità al dialogo non manca, tanto da aver promosso l’incontro pubblico di venerdi sera proprio nella speranza di un confronto sereno tra le parti, discutendo delle varie proposte sul tavolo alla presenza dell’Assessore, che però, invitato, non si è presentato (così come sinora non ha mai voluto partecipare a discussioni sul merito nemmeno all’interno del Comitato di monitoraggio sul P.O.R.) e dei rappresentanti dei vari gruppi politici presenti in Consiglio comunale, anch’essi peraltro nella gran parte assenti all’incontro, e dei cittadini praesi.
Prima di dare la parola alle persone intervenute all’assemblea, Chiarotti ha fatto un pò di storia partendo dalla decisione presa dalle precedenti amministrazioni del Comune di recuperare lo storico edificio della vecchia stazione ferroviaria per metterlo a disposizione della comunità praese per uso sociale in quella che era pensata come una nuova “agorà pubblica” proprio nel centro del paese, grazie anche ai lavori di riqualificazione del P.O.R. che hanno disegnato intorno alla vecchia stazione una nuova area pedonale.
Tramontata l’idea di trasferirvi la nuova sede della Polizia Municipale del Ponente, la sola area di levante a pian terreno era stata pensata, in relazione al progetto del P.O.R., a servizio di un mercato a Km zero di prodotti agro-alimentari locali. La passata amministrazione comunale aveva poi deciso di destinare 600 mila euro per il rifacimento del tetto e delle facciate, lavori che si stanno svolgendo proprio in questi mesi. L’idea di massima per un Centro civico multi-mediale con moderna biblioteca era già stata avanzata nel 2012 dal Comitato dei genitori praesi ed è stata poi perfezionata e meglio articolata dalla FondAzione PRimA’vera prima e dal Consiglio di Comunità Praese poi, puntando su un moderno spazio poli-funzionale e multi-mediale al primo piano e pensando di valorizzare al meglio il basilico ed il pesto, risorse principi della nostra terra, nei più ampi spazi del piano terra.
Questa proposta aveva quindi incontrato il favore sia del Municipio che della precedente Giunta comunale anche in virtù del fatto che potrebbe contare sull’appoggio dei produttori locali di basilico e sul finanziamento di P.S.A. per le dotazioni multi-mediali; inoltre potrebbe soddisfare anche l’esigenza espressa dal Consiglio municipale di avere un’aula di studio da mettere a disposizione dei ragazzi di Pra’ e del ponente cittadino.

Lo scorso 26 marzo in una riunione di Commisione municipale dedicata all’argomento alcuni tecnici del Comune hanno invece presentato un progetto già pronto che destina gli spazi del primo piano ad una associazione per la cura dei disturbi alimentari con 200 mila euro di spesa per la sistemazione complessiva degli interni del palazzo; tutta la Commissione ha rigettato questa ipotesi soprattutto perchè presentata senza averla prima discussa e condivisa con il Municipio e perchè non tiene in nessun conto quanto già proposto in precedenza dal Municipio e dal territorio. Pochi giorni dopo il Consiglio comunale ha approvato una mozione che sostiene invece il progetto del centro di ascolto per disturbi alimentari, evidentemente già portato avanti dalla Giunta comunale. La Giunta municipale invece, preso atto di ciò, ha comunicato all’assessorato ai lavori pubblici il rifiuto di questo progetto dichiarandosi però pronta ad una discussione per arrivare ad una soluzione condivisa in grado di soddisfare davvero la comunità di Pra’ e di offrire un servizio reale e continuativo al territorio.

E gli interventi succedutisi alla riunione di venerdi sera hanno in effetti percorso ed amplificato questi due concetti: disponibilità a trovare, attraverso il confronto, soluzioni che possano soddisfare le più diverse esigenze grazie all’idea di spazi poli-funzionali a disposizione di quante più persone, realtà associative ed esigenze possibile, ma ferma contrarietà ed ostilità a decisioni prese d’imperio e da attori lontani senza considerare in alcun modo le idee e le volontà espresse dai Praesi.

Mauro Rossi, presidente del C.I.V. Pra’ Insieme ad esempio non esclude la possibilità che il centro di ascolto sui disturbi alimentari possa trovare accoglienza un giorno alla settimana nei locali del primo piano ma pensare per esso ad un uso esclusivo di quegli spazi sembra oltremodo sbagliato.
E Chiarotti valuta anche la possibilità di trovare una diversa sede per questa associazione nel caso ne faccia richiesta.

Discorso abbastanza simile anche per le tre sale del piano terreno. Il mercato a Km zero può essere effettivamente una occasione di crescita e valorizzazione per prodotti e produttori locali a patto di avere un reale salto di qualità nella partecipazione dei produttori rispetto all’esperienza fin qui avuta sulla Fascia di Rispetto che si limita ormai ad un solo banchetto presente il sabato mattina. Ma il mercato potrebbe utilizzare quegli spazi per uno o massimo due giorni la settimana, senza contare il fatto dell’ulteriore spazio a disposizione sulla prospicente area pedonale; e negli altri giorni della settimana? Il rischio evidentemente è quello di un sottoutilizzo di un edificio che, posto in zona così centrale ed importante, può e deve diventare invece una risorsa per il paese, uno spazio aperto alla cittadinanza e fruibile tutti i giorni per residenti e turisti.

Ecco quindi l’esigenza di pensare anche a usi diversi di quegli spazi e compatibili con il mercato di prossimità. Sempre Mauro Rossi lancia insieme alla “Giostra della Fantasia” l’idea di una sorta di “Città dei bambini” sull’esempio di quella al Porto antico anche se diversa, più moderna, multi-mediale. Potrebbe diventare così un punto attrattivo in grado di far arrivare anche gente da altre parti della città.
La FondAzione PRimA’vera aveva proposto di allestire una sala informativa ed espositiva sul nostro basilico e sul pesto, trasferendo magari alcuni dei pannelli oggi presenti nella periferica Villa Sauli Podestà ed uno spazio-laboratorio per la preparazione del pesto per turisti e ragazzi delle scuole. Altri ipotizzano un luogo per acquisti solidali, promozione di prodotti eno-gastronomici locali, un punto di informazione per gli agricoltori e/o per tutti i cittadini, uno sportello di contatto con l’amministrazione pubblica da un lato, e di collegamento con gli impianti sportivi e le attività delle società sportive presenti sulla Fascia di Rispetto dall’altro.

Il primo piano dovrebbe invece essere adibito ad un moderno Centro Civico e Culturale con uno schermo per video-proiezioni, sala per conferenze, riunioni, studio e lettura, con wi-fi e perchè no biblioteca digitale. Varie postazioni multi-mediali digitali (e collegabili allo schermo per una fruizione condivisa) consentirebbero a tutti di accedere ad una vastissima e diversificata gamma di video, documenti, immagini su innumerevoli argomenti a spaziare dalla storia di Pra’, ai suoi monumenti (chiese e ville storiche in primis), dalle pratiche sportive e del tempo libero sulla Fascia di Rispetto alle passeggiate ed ai percorsi di tracking nell’entroterra, dal basilico, dal pesto e gli altri prodotti tipici ai negozi ed alle attività commerciali, dalla flora e fauna locali (compresa la migrazione dei rapaci e degli altri uccelli che avviene ogni anno nei nostri cieli) alle varie iniziative in programma nei nostri sestieri, da una mappa del porto con le attività che vi si svolgono ai progetti in cantiere per mitigarne l’impatto ambientale, migliorare la convivenza tra porto e città e riqualificare il litorale.

In questi locali potrebbe trovare sede il prezioso Archivio Storico Praese, di cui è già avviato il lavoro di digitalizzazione, con oltre un migliaio di documenti storici della Pra’ dell’Ottocento e del Novecento e ben più di mille fotografie sulla Pra’ di un tempo; potrebbe rivivere così pienamente, grazie alle nuove tecnologie digitali, il ricordo della nostra spiaggia con immagini, video, approfondimenti sulle ricche attività di pesca, cantieristica navale e turismo balneare, purtroppo spazzate via dalla costruzione del porto container. Mille temi ed argomenti relativi alla Pra’ di ieri e di oggi potrebbero trovare spazio nelle postazioni a disposizione di tutti; tutto ciò consentirebbe anche la realizzazione di veri e propri laboratori didattici su tanti argomenti diversi per i nostri ragazzi.

I contenuti sociali e culturali da mettere in questo vecchio edificio di metà Ottocento (la parte centrale della stazione fu inaugurata il 17 gennaio 1856) sono davvero tanti e con le moderne tecnologie questi spazi potrebbero essere davvero in grado di assolvere a funzioni diverse; la cosa importante è riuscire a farne uno spazio aperto, vissuto e mantenibile, cosa che può essere fatta però solo a patto di coinvolgere ed ascoltare le persone e le idee che nascono da Pra’ e dai Praesi. E per difendere questo spazio e questo diritto, per non farcelo “scippare” come è stato detto venerdi sera, qui a Pra’ si è anche pronti, se occorre, a dare battaglia.