Elis@Provinciali –
La foresta era in fiamme, gli animali fuggivano, si comunicavano il pericolo…un minuscolo colibrì volava a perdifiato, in direzione contraria, verso il grande incendio. <Ma dove vai, mettiti al sicuro!> lo ammonì il leone <Porto un po’ d’acqua nel becco, faccio la spola dal lago al bosco.> <Ma cosa vuoi fare, col tuo beccuccio, poche gocce alla volta…> <Beh -rispose l’uccellino – io faccio la mia parte! > Sicuramente avete letto questo apologo, si attaglia alla perfezione al momento disastroso che il mondo intero sta vivendo: ne possiamo trarre la severa lezione che ci impegna tutti, nessuno escluso, a dare il suo contributo, ed effettivamente al netto delle polemiche , su grande scala, ciò sta accadendo per davvero. I ricchi industriali donano, si aprono sottoscrizioni, la Russa, l’Albania, Cuba inviano medici, la Cina mascherine e presidi sanitari, si offrono pasti caldi ed assistenza ai senza dimora, si moltiplicano le iniziative solidali volontarie. Le fabbriche tessili si riconvertono per cucire camici e mascherine, le industrie meccaniche assemblano altri dispositivi di protezione. Il Papa trasmette in diretta mondiale la solenne Benedizione, i parroci si attrezzano per celebrare la S.Messa in streaming, sono solo alcuni esempi di quanto il bisogno aguzzi l’ingegno. Pienamente rivalutata la comunicazione elettronica.
Ed a Pra’, come si vive, ai tempi del Coronavirus? Una prima parte di interviste sono state pubblicate, continuiamo sulla scia. “Fai parlare la gente” cosi’ ci dicevano al corso di giornalismo, già ai tempi del Praino. Allo scopo, ho sentito molti medici di famiglia della nostra ex delegazione, apprezzando in tutti, oltre alla professionalità, l’abnegazione che molto spesso li porta a compiere visite domiciliari, pur non essendo dotati di tutta l ‘attrezzatura idonea alla protezione: <Ci arrangiamo come possiamo, io ho convertito gli occhiali da sub in visiera, lavo e sanifico le mascherine, ed ho acquistato il saturimetro, per valutare l’ossigenazione>. <Veramente, facciamo i salti mortali per avere i dispositivi di protezione, manca lo stretto indispensabile>. <Dobbiamo comunque non trascurare le altre patologie, per le quali è prevista la visita in ambulatorio, previo appuntamento> <Importante fornire ai pazienti supporto psicologico, e dare fiducia e rassicurazione, perchè noi li conosciamo da tempo, sappiamo l’anamnesi ed i punti deboli.> <Riguardo al Covid19, dobbiamo accertare al telefono la sintomatologia e segnalare, se c’è febbre, tosse, respiro corto, al 112 e tramite mail Pec, ad un presidio dedicato, per l’iter di eventuale tampone e ricovero.> <Non credo che sarà breve questa pandemia, mi riterrei felice di poter andare in campagna per agosto>. <La battaglia si vince sul territorio, limitando assolutamente le uscite e gli assembramenti, che favoriscono il contagio, noi vediamo continuamente persone che non rispettano le 
restrizioni.> Sono alcune delle riflessioni, di cui mantengo confidenziali gli autori come mi è stato chiesto, per non turbare i pazienti. Purtuttavia, il DPCM riconosce la continuità del ruolo del medico di base, quale punto di riferimento primario per tutti noi, ma l’azione si svolge in modo diverso: sospese le visite libere in studio, solo su appuntamento individuale come pure tutte le prestazioni ambulatoriali differibili, salvo certificazione medica che ne riconosca l’urgenza. Blocco alle prenotazioni CUP. Gli screening oncologici, pur se già in calendario, vengono spostati a data da destinarsi, ma se il medico o lo specialista ne attestano l’indispensabilità, possono essere eseguiti. Il nostro curante continuerà a scriverci le ricette di farmaci e presidi,a curare le altre patologie non Covid 19 ed a risponderci al telefono, salvo i festivi e la notte, quando subentra la Guardia Medica. Gli uffici relazioni col pubblico fanno accoglienza telefonica, ad esempio nel nostro distretto URP via Camozzini tel. 010 849 9068/9052 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14 mail:urp@asl3.liguria.it . Collegandosi al sito wwwASL3liguria.it si possono conoscere le nuove modalità di accesso ai servizi sul territorio, fermo restando che le priorità sono garantite, mentre ad esempio, gli accessi diretti per prelievi e vaccinazioni sono sospesi e regolati sempre dal criterio dell’urgenza, stabilito dal medico curante; per noi a Pra’ occorrerà recarsi presso la piastra “ex Martinez” o il poliambulatorio via Camozzini, chiuso il palazzetto di Villa de’ Mari. Per mantenere la distanza di sicurezza, l’attesa viene effettuata all’esterno e sono attivi diversi servizi telefonici di consulenza ed ascolto, ad esempio per la gravidanza, il diabete, le sanità mentale e così via.
Intervistiamo ora Paolo Bruzzo, presidente da 16 anni della Croce Verde Praese, storica pubblica assistenza (dal 1906!).Un centinaio i militi volontari, 13 dipendenti autisti in regola, 5 ambulanze, 6 autovetture e 2 automediche, servizio h 24. Bruzzo asserisce che le chiamate in queste settimane sono diminuite, <la gente ha paura dell’ospedale, prima ci telefonavano anche per malesseri lievi, ora cinque/sei giornaliere, tutte per sintomi sospetti di Coronavirus, di cui solo un paio si concludono col ricovero. Molto spesso, è sufficiente la nostra presenza, il malato si tranquillizza, misuriamo i parametri come pressione, saturimetro per l’ossigenazione, pur non essendo medici, l’esperienza ci aiuta ad identificare i casi gravi.> A domanda sui presidi protettivi, risponde che hanno provveduto da soli ad acquistare guanti, mascherine, camici, occhiali ecc.ra, mentre la sanificazione delle ambulanze all’interno già era prassi consolidata tra un paziente e l’altro. <Ci ha fatto una grossa donazione di mascherine l’associazione MIME, onlus sorta in memoria di Michele Meardi, un ragazzo voltrese, una importante oblazione “Regina Margherita” e “Casa viva ferramenta”, per il resto cerchiamo di far fronte con le nostre casse. Oltre al consigliere Ferrando, presenza costante sul territorio, desidero ringraziare il consigliere Matteo Frulio, che giornalmente si informa se abbiamo delle necessità. Osservo ancora tanta gente in giro, in particolare i genitori conducono i figli sulle biciclettine davanti alla sede e questo crea qualche problema se dobbiamo uscire per urgenze. Infine segnalo la nostra disponibilità per la consegna a casa gratuitamente di spesa e medicine, per gli over 65 e persone con difficoltà motorie, prenotazione 345306775, h 9/14.> Alla mitica Croce, tutto il nostro affetto.
Concludo con una nota di tenerezza: Niccolò ed Aida sono due bei bimbi che vivono a Pra’-Palmaro, la loro mamma, Manuela Monaco, maestra e scrittrice (vedi articolo sul libro 16157), intervistata sulla vita in famiglia in questi tempi di isolamento, così ci risponde:< Faccio parte delle persone che , per ora, non possono lavorare, per mancanza della mia “materia prima”: essere insegnanti a distanza è quasi un ossimoro, ed è cosa difficile e complessa, sebbene le istituzioni scolastiche abbiano cercato di attivare modalità didattiche alternative, ma è ovvio che ciò che viene a mancare, è il contatto diretto e lo 
scambio affettivo gli alunni. Anche nel mio ruolo di madre, comprendo come per i miei due bambini, catapultati, come tutti, in una dimensione aliena, chiusi in casa, nessun contatto fisico con gli amichetti, sia destabilizzante non andare a scuola, perdere la routine, non poter abbracciare i nonni, non potersi comprare un pezzo di focaccia dal forno, Naturalmente, cerco di interessarli, ad esempio abbiamo aggiornato le regole della casa, assegnando un punteggio ai buoni comportamenti, facciamo disegni, dipingiamo le magliette…speriamo tutti che la quarantena finisca presto, e si possa tornare a riabbracciarci e stare vicini.>
Ultim’ora: è pochi giorni fa la notizia che il governo ha autorizzato la breve uscita dei bimbi, con un solo genitore, nei pressi dell’abitazione (e ci mancherebbe, potevano uscire i cani!), mentre il governatore Giovanni Toti ha disposto che si possano acquistare materiali di cancelleria, fogli, colori , pennarelli , dapprima esclusi, appunto per consentire ai piccoli almeno di disegnare, nelle lunghe giornate casalinghe. La creatività li tiene occupati, aiutandoli ad esprimere il loro vissuto con il disegno. Ai bimbi dedico questo semplice tutorial per costruirsi una mascherina, usando carta da forno…magari le possono fare anche per i loro pelouches e bambole, per sdrammatizzare, normalizzare ciò che purtroppo normale non e’. Ed infine, per chi vuole approfondire la materia, linko un’ intervista del nostro scrittore praino, Francesco Provinciali, ad un eminente scienziato che ha il pregio raro della chiarezza e semplicità nel divulgare una materia altrimenti complessa. Pandemia covid 19 Alla prossima serie di incontri, #restiacasa chi può e chi lavora per la comunità si protegga bene. Ne usciremo!
Brava Elisa. Una bella panoramica sulla situazione non proprio positiva e semplice che stiamo vivendo, con fatica, giorno per giorno! Si intravvede uno spiraglio anche se non possiamo abbassare la guardia…Il nemico che stiamo combattendo, ognuno come può, secondo le possibilità e le esigenze, è infido! È di oggi la notizia che una paziente guarita una prima volta, ha nuovamente contratto il virus! Dobbiamo tenere duro ma l’esempio che diamo nel nostro piccolo e come nazione vale la pena di essere riconosciuto e valorizzato! Ce la faremo. ..Il nostro proverbiale ingegno ci aiuterà a reinventarci, come e meglio di quanto stiamo gia facendo, quando finalmente potremo riprendere, lentamente, la nostra “normalità”.
Cara Elisa, hai sviscerato bene il momento che stiamo vivendo, ed il pericolo del dopo non è da meno, bisognerà ricominciare e lavorare tutti per vedere di non perdere tutto quello ottenuto in questi anni. Forza e coraggio, stiamo in casa pronti a ricominciare appena sarà possibile con gioia e determinazione. A presto
Caspiterina sei veramente forte!!!! Complimenti davvero…. Sei sempre sul pezzo….. Buonanotte amica mia, andrà tutto bene
Grazie per il bell’articolo che ci rende partecipi di che cosa succede intorno a noi.
Stando in casa si perde il contatto con la realtà!
Molto bello e ricco di informazioni utili. Brava come sempre !
Grazie bellissimo articolo!!
http://www.ildomaniditalia.eu/il-nome-della-cosa/
Dovremmo capire dal dibattito scientifico le cause scatenanti e l’eziopatogenesi della Pandemia Coronavirus . Sommessamente invio in redazione il mio contributo che cerca di fare sintesi tra l’intervista al Prof Arnaldo Benin – Emerito dell’Università di Zurigo e il Rapporto ONU/OCSE del 2019 sulla estinzione delle biodiversità per mano dell’uomo.
Interessante la relazione esistente a livello di sostenibilità ambientale tra umanità e pianeta, specie se– come è accaduto negli ultimi decenni- la crescita della specie umana ha raggiunto dimensioni innaturali. Cresce di 70 milioni di persone all’anno e ha raggiunto i 7 miliardi e mezzo di abitanti. Secondo gli studi del biologo Edward O. Wilson una volta superati i 6 miliardi di abitanti la presenza dell’uomo diventa incompatibile con l’ambiente: essa si può rallentare per eventi patogeni o – per lo stesso motivo- può arrestarsi all’improvviso. E’ come se la natura mettesse un limite, un semaforo rosso all’espansione degli esseri umani sulla terra, una sorta di crollo per incompatibilità: è questa la ragione principale dello scatenarsi delle pandemie, che diventano fenomeni aberranti di autoregolazione di una soglia di tollerabilità sistemica.
Confrontando le due analisi sopra evidenziate (Intervista al Prof Benini e Rapporto ONU/OCSE ) si giunge ad una interpretazione molto interessante e documentata a livello scientifico circa le cause dello scatenarsi di pandemie cicliche, che si verificano peraltro con frequenti e incontrollabili mutazioni genomiche nel passaggio del virus dall’animale all’uomo per zoogenesi. Con assoluta umiltà metto a disposizione dei lettori di Supratutto la sintesi dei due studi (ovviamente non miei)
Veramente un articolo di grande livello ma accessibile a tutti.
Eri già così dalle Orsoline.
Bravo Francis.
Articolo fantastiico sig Francesco. Un godimento intellettuale leggerlo, grazie
Grazie gentile Sig Antonino.
Lei mi ha fatto un complimento che non merito.
Però ho letto molto, ho scritto un po’ meno e soprattutto ho cercato di confrontarmi con personalità della scienza e della cultura, ho letto in particolare il Rapporto ONU di 1800 pagine e quello ridotto e riassuntivo OCSE di 40.
Illuminante e decisiva è stata l’intervista con il Prof Arnaldo Benini, neurologo, neurochirurgo, italiano, Emerito all’Università di Zurigo.
Lui mi ha proibito di chiamarlo “scienziato”: a riprova che le persone grandi sono persone semplici e umili nel porsi.
Se posso fare un riassunto in quattro parole: il CORONAVIRUS ha origine animale. Nello specifico deriva da un pipistrello. Entra nel corpo umano come ospite perchè a causa del degrado ambientale subisce una mutazione genetica. Ecco perchè si parla di ZOOGENESI: la mutazione del virus e il nuovo genoma avviene per passaggio da un animale ad un uomo. Ne basta uno e si può diffondere a livello pandemico, per contagio veloce e pervasivo.
Un problema consiste nella sua cangianza: assume forme diverse con RNA diversi. Per questo è difficile trovare un antidoto vaccinale OLISTICO (cioè totale).
Possiamo dire che la pandemia è figlia della sovrabbondante presenza dell’uomo sul pianeta. Fino a quando/quanto potremo arrivare? L’aumento spropositato della specie umana indebolisce il DNA dell’uono e lo espone agli attacchi dei virus.
INFINE, ma QUI STA LA SPIEGAZIONE CHE RIASSUME TUTTO… LA PANDEMIA è FIGLIA DIRETTA DELLA GLOBALIZZAZIONE. Su questo dovremo riflettere a lungo ma presto, prima che sia troppo tardi.
Mi scusi se mi sono dilungato. Ho solo riassunto ciò che mi è stato spiegato, ho letto e ho capito. Questo è un problema che riguarda tutti e non possiamo dimenticarlo parlando di campionato di calcio o del Festival di Sanremo. Grazie ancora per la paziente lettura.
Mi unisco ai complimenti per l’articolo di Elisa e per l’interessante contributo scritto dal prof Provinciali. Anche a Prà abbiamo degli scrittori in gamba da valorizzare. Questo del Prof Provinciali è molto più documentato e scientifico di tante ciarle che sentiamo alla televisione. Un bel servizio pubblico per Pra , per merito di Elisa
Complimenti per la tua presenza sul territorio e che riesce ad abbracciare tutta la realtà e a trasmetterla con semplicità e serenità . Grazie a Elisa perché in un momento così unico è difficile dove si vedono e sentono notizie di ogni tipo e genere riuscire a fare sano giornalismo e quindi trasmettere la giusta informazione non fa altro che arricchirci e alleggerire Il momento . Un abbraccio Flavia
Ho letto l’intervista al Prof. Benini e l’articolo di Francesco Provinciali dove vengono illustrate le più recenti ricerche scientifiche sulle cause del Coronavirus. Fa piacere come scrive Flavia trovare su Supratutto del giornalismo di livello nazionale e internazionale visto che il Prof. Benini insegna a Zurigo.Elisa sa scovare menti di alto livello ovunque. Anche questo è un bel servizio per i lettori.
Complimenti a tutti.
Mi unisco con piacere ai complimenti per il servizio di Elisa: i due interventi di Benini e di Provinciali sono di livello scientifico altissimo. Una sintesi a portata di mano per tutti di ricerche e studi
che si trovano su riviste specializzate ma sono ora leggibili da tutti nella loro chiarezza veramente competente e fantastica. Sentendo certe baggianate televisive qui siamo su un altro pianeta. Ma come hai fatto Elisa a scoprire due teste del genere?
Grazie da tutta Pra, se mi posso permettere.
Arriveranno topi e pipistrelli anche nei container del porto di Pra?
La domanda sorge spontanea . Metteranno i banchetti per venderli, invece delle acciughe. Poi si porteranno via il pandolce, il Pigato e il pesto . Buono scambio diceva quel tale
Elisa sei grande. Grande servizio
L’avvio stupendo del tuo pezzo con il colibrì. La grande conoscenza del territorio e della sua gente.
Il finale proiettato nel futuro con i bambini…Brava, grazie!
Cara Elisa hai scritto un articolo esaustivo.Che dire su questo momento triste che stiamo attraversando? Non finirà presto ma se noi riportiamo l’epidemia sotto controllo, poi potremo combatterla con altre armi e non solo con lo stare in casa.Sono giorni decisivi e DOBBIAMO tenere duro, sapendo che, se vinceremo, il futuro sarà nostro. Non sarà facile ma ognuno di noi, con il suo comportamento,garantisce del TEMPO alla sanità. Nessuno può tirasi indietro.
Cari amici lettori,
grazie di cuore per il vostro unanime apprezzamento, che va ben oltre i miei meriti, ma mi gratifica molto, spingendomi a fare sempre del mio meglio, per documentarmi, approfondire ed essere al servizio della verità nella notizia. Sono ormai 10 anni che scrivo di e per Prà, e posso dire che “Supra’tutto” occupa una parte importante della mia vita, peraltro piena di affetti e serena.
Grazie anche a mio fratello Francesco, che fornendomi i suoi prestigiosi articoli, arricchisce significativamente il risultato finale. #restiamoacasa e ce la faremo.
I cani possono uscire con la museruola e i loro padroni sono pregati di rimuovere le deiezioni. Altrimenti il prossimo articolo sarà sulle aiuole. I bambini devono stare in casa invece, altrimenti Il contagio.si propaga a manetta e si porta a casa. Questo per precisione. Solo il colibrì vola libero, brava Elisa
I cinesi hanno tenuto nascosto il virus e il contagio per 11 giorni, permettendo a 5 milioni di abitanti di lasciare il paese e impestando il mondo. Silenzio di stato e di regime. Altro che accordi con l’Italia. Hanno responsabilità precise nella pandemia che ha impestato tutto il mondo.
E inutile che adesso ci regalino mascherine di carta straccia, caro ministro Di Maio e caro presidente Conte. La verità verrà a galla. Se Salvini va davanti al tribunale per lo sbarco dei clandestini voi dovete andare al tribunale militare.
da un po’ di anni ad oggi abbiamo assistito a fenomeni più grandi di noi che stanno a significare che la natura nella sua complessità si sta ribellando all uomo. E non parlo solo degli eventi atmosferici ma anche del rapporto che noi abbiamo costruito con gli animali che fanno parte del nostro pianeta. Abbiamo semplicemente pensato che potevamo fare ciò che volevamo sempre e soltanto per il nostro tornaconto. Questo è anche il risultato del ciò che abbiamo costruito e temo che non sarà l’ultimo . Dobbiamo riflettere e cercare di costruire dalle ceneri un mondo diverso. Migliore. Da lasciare ai nostri figli. Tanti di loro non avranno più i nonni decimati da questa pandemia e che erano tanto preziosi. Non mi piace quando si dice :erano vecchi. Non è così . Erano i “nonni”!! Quelli che hanno combattuto da ero per costruirci un mondo migliore più giusto . Un mondo diverso. Non questo. E ora i veri eroi sono tutti coloro che stanno lavorando anche mettendo a rischio la loro vita per noi . Dottori ,infermieri ,protezione civile , ma anche commessi, e tante tante altre categorie di persone che stanno lavorando per noi. Non dimentichiamoci di tutto questo perché la storia insegna ma a quanto pare non ha memoria. Grazie Elisa
E’ tutto uno sconquasso perchè non ci accontentiamo mai.
Ognuno se ne stia al suo paese e segua le abitudini imparate dai nonni.La colpa di quello che sta accadendo è sempre dell’uomo non del colibri
https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/21859720/coronavirus_stati_g7_3200_miliardi_cina_prezzo_epidemia_vendetta.html.
Qualcuno deve pagare!
Verità e giustizia, la Cina non può passarla liscia
Grazie Eugenia per il bel commento, concordo con te che l’animale più letale della Terra, l’uomo stesso, ha sconvolto, depredato, ucciso flora e fauna del Pianeta, trasformandone gli habitat a suo usoo ed egoistico consumo. Lo “spillover” ovvvero il salto di specie di un virus dall’animale all’uomo, e’ il risultato, infatti abbiamo avuto la Sars, l’Ebola, l’aviaria, il morbo mucca pazza, la peste suina, taluni scienziati sostengono che anche l’AIDS sia nato da tale fenomeno.
Ergo: dovremo imparare da questa pandemia, dopo cui la nostra vita non sarà piu’ la stessa, il rispetto e la protezione del pianeta ed i suoi abitanti, un’etica più responsabile di fruizione delle risorse, nuovi stili di vita piu’ compatibili.
A quel simpaticone di Yuri :e chi ha mai detto che la colpa e’ del colibri’? povero… semmai e’ altruista!
Caro Ivan, l’accostamento dei bimbi ai cani e’ ovviamente una provocazione, ma riguardo ai primi, nonostante le varie versioni fornite dal governo, l INTERPRETAZIONE CORRETTA E’, NORMALMENTE, I BAMBINI STANNO A CASA, MA SE IL PAPA’ O LA MAMMA DEVONO uscire per validi motivi E NON HANNO A CHI AFFIDARLI, POSSONO CONDURLI, PROTETTI E PER BREVE SPAZIO E TEMPO, CON SE’. A maggior ragione se trattasi di bimbi con problematiche, che male tollerano la reclusione.