Giuseppe Bruzzone –
Navigando in rete, mi sono imbattuto in una notizia
di un giornale locale, datata 8 Novembre 2022, questo è il titolo:
“Fascia di rispetto di Pra’, in arrivo sei campi da padel al posto
del prato del campo sportivo”
“Prevista anche la realizzazione di un campo da beach volley al
posto del prato di levante”
Notizia sconcertante : il campo di atletica nella parte di levante della
fascia di rispetto terminato nel 2019, (per me completamente sbagliato
come progettazione) verrà stravolto!
Realizzato con un finanziamento del Fondo Europeo di Sviluppo
Regionale del 2007-13 (9 milioni di euro) dal Comune di Genova, dopo
nemmeno quattro anni il nostro Comune vi realizzerà 6 campi di padel;
3 al coperto e 3 campi all’ aperto sul “ prato rustico”, e nella zona di
levante un campo di beach volley, dandoli poi in gestione a una ditta
privata. Il Padel è un nuovo gioco, un tennis frenetico giocato al chiuso di una gabbia, va di moda in questo periodo, nato in Messico e cresciuto in
Sud America e ora in Europa. Praticato da molti ex famosi calciatori,
molto redditizio: il business del momento. Testuale dal giornale (Genova
24) “Un progetto presentato dall’ Autorità di Sistema Portuale (la stessa dei cassoni!) per il completamento dell’ impianto sportivo della fascia di
rispetto di Pra’ per il quale il Comune di Genova ha dato il parere
favorevole”. Nel silenzio assoluto! Prima le società praesi Aragno e La Giostra della Fantasia si erano proposte per gestire l’area che invece è stata assegnata dopo il bando di gara nel luglio 2020 a una nuova società: la Centro Sportivo Pra’. Ma cosa ci azzecca direbbe il P.M. Di Pietro l’ Autorità Portuale con il campo di atletica? Intanto a metà febbraio sono entrare ruspe e trattori, il prato verde sede in estate del cinema all’ aperto è già all’aria, pronto a una nuova piattaforma di cemento. Prevista finita a giugno 2023. Come praino e amante dell’ atletica leggera esprimo il mio disappunto. Il centro di atletica leggera di 12600 mq è un progetto sbagliato, ideato con gli spogliatoi (pure senza pannelli solari sul tetto) che tagliano a metà l’area; mai vista una ubicazione così inaudita! Non manca il solito campo di calcetto-tennis- pallacanestro incluso in un anello finto olimpionico “ baby” dove non corre nessuno, con alle estremità dei cesti per il basket come monumenti al nulla. I bambini dell’ asilo e i ragazzi delle scuole primarie e secondarie della zona si vedono raramente, meno gli amatori d’ atletica praticamente mai invogliati a frequentare il campo, inadeguato e senza anima. Per forza non ci sono società di atletica presenti. Installati i campi di padel rimarrebbe la pista da 100 metri a 4 corsie (invece delle classiche 8) e una pista per il salto in lungo e la pista finto olimpionica; che miseria! Quindi nessuna attività seria, forse solo qualche raduno scolastico delle scuole della zona, per lo spazio di un fugace mattino sotto il solleone! Venti anni fa partecipai a un concorso indetto dal Comune dal titolo ” Ioun’ idea c’e l’ avrei”. Proponevo l’ area di levante tra la via Aurelia e la ferrovia con un palazzetto dello sport da 400 spettatori, un bocciodromo con 8 campi gare e un un parcheggio intermedio tra le due costruzioni. In ombra alle due costruzioni, in linea un’ area di atletica leggera con pista ad otto corsie di 110 metri per la corsa ad ostacoli e i 100 metri, una piazzola per il lancio del peso, una di salto in lungo e triplo, una di salto in alto e con l’ asta. Si potevano praticare 7 discipline di atletica, Tutto questo doveva nascere da unacollaborazione tra il Comune di Genova la Fidal regionale (Federazione atletica leggera) e le principali società del settore: Cus Genova, Don Bosco, Trionfo Ligure etc, per la gestione del centro. Queste attività ancora si potrebbero svolgere su questa area riveduta e corretta.
Ovviamente per lo spazio a disposizione non si possono praticare i 200
metri e tutte le discipline del giro di pista, i lanci del disco, martello e
giavellotto. Ma 7 discipline non sono poche! Un impianto così concepito avrebbe lo scopo di introdurre i giovani alle più comuni discipline di atletica; proprio un campo scuola dove crescere per poi passare quando formati a Villa Gentile a Sturla o alla Sciorba, per gareggiare a un livello superiore. Parlo di me, da ragazzo a fine ani “60” ero molto veloce, nelle gare tra amici in via Roana e sull’ area di fronte al pontile e anche sulla sabbia d’estate, ero rapido, mi piaceva la corsa breve e anche il salto in alto, ma … a Pra’ e dintorni non c’erano e non ci sono impianti. Bisognava andare a Sturla (come ora) all’epoca un lungo viaggio snervante per i treni limitati e bus, per questo dovetti desistere a malincuore.
Nel ponente di Genova nel triangolo Voltri-S.P. d’Arena-Ponte X siamo
più o meno 250 mila abitanti, per fare vera atletica i praticanti devono
andare per forza a Sturla, alla Sciorba in Val Bisagno oppure a Celle
Ligure! Una situazione inverosimile. Per cui sono e sarò contrario a snaturare l’ area di atletica. Il Comune non si deve arrendere, l’ errore è rimediabile l’ impianto si può correggere disponendo al meglio le aree con l’ aiuto come ho detto prima della Fidal e le società sportive. Mi infastidisce tutto questo, noi praesi abbiamo marciato, discusso, partecipato ad assemblee per avere che cosa? Sul “ prato rustico” dei campi da padel. Per i campi di padel ci sarebbero altre aree nel ponente, tra Sestri Ponente e Voltri ci sono diversi spazi che possono essere occupati da questi impianti. Il nostro ponente non deve subire un’ altro scippo, e ai ragazzi e ragazze ponentine si deve offrire la possibilità di provare le discipline di atletica senza andare oltre Bisagno o fuori provincia. Il campo di atletica sulla fascia con 7 discipline perché no potrebbe essere un trampolino di lancio degli eredi di Marcel Jacobs, Filippo Tortu, Gianmarco Tamberi, Silvia Salis, Elena Vallortigara, pronti per le future olimpiadi. Ma questo non interessa, meglio sul prato rustico una colata di cemento con pallone antivento? Un bel fungo, regalo di Autorità P
ortuale.
Concordo in pieno con quanto sostenuto da Giuseppe Bruzzone. Addirittura, quando ancora la zona di levante era prato e discarica e si ragionava di progetti, io sponsorizzavo un parco acquatico, perché noi Praini siamo “orfani dell’acqua” e inoltre le superfici acquatiche rinfrescano l’aria circostante. Invece il Comitato per Pra’ aveva spinto per lo skatepark, cemento, cemento, cemento… E skate Park fu…
Adesso padel…boh….
Nemmeno ad Albaro li vogliono i campi di padel. Il noto ex calciatore Cassano su un suo terreno in Valletta Puggia vorrebbe installare tre campi regolari per tornei internazionali dopo un disboscamento dell’ area. Gli abitanti sono contrari e si oppongono, il fatto circola da mesi sui giornali nazionali. A Pra’ invece tutto sottotraccia e ora abbiamo le ruspe dentro il campo d’ atletica. e televisione. Autorita’ Portuale e Comune hanno cominciato a fare le prove per arrivare ai cassoni?
Il problema è sempre lo stesso. La considerazione che abbiamo dei giovani. Occorre vederli per quello che sono una grande risorsa!!! Occorre costruire strutture non di sola apparenza ma di sostanza. Veri palazzetti dello sport e strutture dove le società sportive possano in serenità fare praticare attività ai ragazzi e creare un contesto dove i giovani possano vedere coperti i propri bisogni. I ragazzi possono praticare lo sport dopo la scuola e aver studiato. A Prà siamo comodi per i mezzi pubblici, mettiamo una biblioteca dove possoano studiare e le strutture per fare sport.
Che tristezza avere un campo inutilizzato, concordo con Giuseppe in pieno. Conosco persone del ponente che si sobbarcano un viaggio fino a Villa Gentile a Sturla quando in poco tempo potrebbero essere a Pra’ a praticare se il campo fosse stato progettato meglio 7 discipline di atletica; una occasione persa.
Sport e cultura a ponente non servono, se possibile affari per privati.
Anch’io condivido le considerazioni di Giuseppe Bruzzone. Come mai non è stato possibile trovare un un Accordo tra il Comune di Genova, la Fidal regionale e Società Sportive per consentire ai giovani del Ponente genovese di avvicinarsi alle discipline di atletica leggera che si sarebbero potute realizzare già da anni???
Ah già…….ma adesso é di moda il padel!
Sono di Savona, dove abbiamo un impianto completo di atletica leggera detto della Fontanassa, un campo gestito dal Cus Genova, sicuramente se il campo di Pra’ fosse stato realizzato con almeno 6-7 impianti il Cus Genova lo avrebbe preso in gestione, buono per gli atleti del ponente. Sulla pista della Fontanassa è venuto Marcel Jacobs due volte richiamando gli appassionati di atletica in gran numero. Mi spiace senza un vero gestore di atletica un campo così è perso.
Anch’io negli anni 70 sarei andato a Villa Gentile a fare salto in lungo, ma era distante per me, così rinunciai per il viaggio.
Se ci fosse stato un campo così a ponente allora sarei andato di corsa l’ubicazione è favorevole: treno e bus a portata di mano, peccato che lo sara’ per il padel! Per fare atletica a ponente arrangiamoci