Redazione –
All’eta’ di 78 anni, se ne è andato Arcadio Nacini, ex-saldatore in pensione, politico, sindacalista, voce della protesta nel ponente genovese. Lascia moglie, due figli ed i ricordi di una battaglia indefessa negli ideali del proletariato, portata avanti sino all’ultimo. Praese per adozione, fece parte del Consiglio di Circoscrizione di Pra’ e di quello del Municipio VII Ponente, di cui Pra’ fa parte. Fu leader e protagonista in comitati di protesta, specialmente del Ponente, passando dalle file dell’ex Partito Comunista Italiano, alla sinistra integralista della Rifondazione Comunista. Eletto in Consiglio Comunale, incarnò la delusione di coloro (egli stesso in primis) che avevano accettato la realizzazione del porto di Pra’, per il miraggio dei nuovi e tanti posti di lavoro, promessi e mai realizzati. Infatti, parecchie furono le voci dissonanti e critiche nei suoi confronti, in quel di Pra’, per aver creduto nelle fantomatiche promesse di un benessere trasversale a tutti i ceti sociali che il porto avrebbe potuto far conseguire, al prezzo altissimo ed irrevocabile della distruzione della bellissima spiaggia di Pra’. Gli si riconobbe comunque, in tempi più recenti, di essersi poi opposto fermamente a qualsiasi ipotesi di ampliamento del Bacino Portuale di Pra’, nel denunciarne fortemente le criticità, nel rappresentare la protesta operaia, nell’esigere attenzione e cura al territorio. Lunedì, 29 giugno, alle 12, riceverà con rito civile, l’estremo saluto presso il Parco Achille Dapelo, simbolo di quel risarcimento, mai abbastanza equo, per la perdita della spiaggia di Pra’ perseguito caparbiamente negli anni dai cittadini di Pra’.
Rispetto e onore all’uomo politico che si è battuto per i suoi ideali , che ci credeva onestamente.Era una persona tenace e coerente.
Ma tutta la critica possibile ai partiti di sinistra comunista e rifondazione che allora avevano voluto il porto a tutti i costi col miraggio dei posti di lavoro.
Siamo rimasti col cerino in mano per quel cedimento così illusorio in quegli anni, vedevano il dito e non la luna
Adesso ci cucchiamo i risultati di quelle scelte sbagliate che nessuno ha poi ammesso.
Credo che chi finisce il suo cammino terreno vada lasciato in pace, mentre compie il suo transito. Non si evocano i defunti per rinvangare il passato o attaccare i vivi.
Ciò che è stato è stato. Chiuso.
Colpe ne abbiamo tutti.
Anche quella di aver pensato che qualcosa fosse utile per poi rivelarsi in mano a poteri più forti di noi e a disegni che nessuno a Prà ha mai fatto.
Onore ad Arcadio Nacini e alla sua lotta civile: uno che spende la sua vita per i valori in cui crede e per il bene degli altri va sempre rispettato, da qualunque parte sia stato.”Io non condivido le tue idee ma farò tutto il possibile affinchè tu possa esprimerle”.Questo secondo Voltaire era il concetto di democrazia.
Lo condivido in pieno. Magari anche oggi fosse così…!
Arcadio Nacini è stato per me soprattutto un carissimo amico. Quante vacanze di Natale condivise a sciare a Prèit, quanti Capodanni…
Poi ho condiviso le sue battaglie per arginare lo strapotere del Porto e per scongiurarne ulteriori espansioni. C’ero anche io quando nella Sala Consiliare del Municipio di Voltri Arcadio consegnò al Sindaco Pericu le migliaia di firme di cittadini che dicevano STOP all’avanzata del Porto e che portarono ai famosi 9 punti per fermare nuovi riempimenti. Arcadio era schietto e sincero e denunciava apertamente i comportamenti poco chiari con il suo proverbiale :”Signori, qui si ciurla nel manico… “.
Qualche mese fa lungo la passeggiata sulla Fascia abbiamo fatto una bella chiacchierata, ricordando le esperienze vissute e le vecchie battaglie… Caro amico, ci mancheranno il tuo sorriso, la tua arguzia e la tua allegria e quel modo saggio e lieve di affrontare le difficoltà della vita.
Questo articolo è vergognoso non si può assolutamente imputare al grande compagno Arcadio Nacini il fatto che ci sia il porto a Pra’ ,,,,,,,semmai lui ha avuto il merito grazie alle sue lotte e di tanti altri di fermare l’avanzata del porto verso Voltri….. vorrei ricordare che semmai sono gli attuali detentori del potere a Genova (Bucci e Toti) che sono pappa e ciccia con i terminalisti basta vedere chi ha finanziato le loro campagne elettorali e ho paura che le loro scelte possano vanificare le lotte nostre e di Arcadio.
Se oggi abbiamo ancora una spiaggia a Voltri lo dobbiamo ad Arcadio, se no il porto sarebbe arrivato fino a Vesima! Nacini si è sempre battuto contro le cementificazioni, questo articolo contiene pesanti inesattezze, e quello che è più grave è che molti stanno cercando inutilmente di pubblicare i loro commenti, state censurando quelli che non vi aggradano
Gentile signora Marina, su questo sito web vengono cancellati solo i commenti che contengono offese personali o turpiloquio.
Non ci risulta che sia stato cancellato alcun commento a questo articolo.
Noi che abbiamo i capelli bianchi e che c‘eravamo non ci ricordiamo di nessuna manifestazione dei “compagni” del PCI contro il porto e a difesa della spiaggia anzi. Detto questo a me sembra che l’articolo sia il piu’ completo e equilibrato rispetto a altri giornali. Niente “peana” lepegosi e partigiani ma la realta’. Rispetto e apprezzamento per l’uomo per i suoi ideali e per le sue lotte senza nascondere niente. Articolo equilibrato e coraggioso.
Non capisco perché’ ci deve sempre essere chi non perde mai occasione per fare polemiche e buttarla in partitica. Nacini mi e’sempre sembrato una persona rispettabile e che cercava di fare qualcosa ma non era di certo il solo, quello che è’ stato scritto sul giornale io a Pra l’ho sempre sentito dire. In quanto alla spiaggia di Voltri NESSUN piano di espansione del porto di Pra’ ha mai interessato Voltri ne la sua spiaggia visto che picchiavano tutti solo e sempre sul martoriato territorio Praese. Neanche uno andava oltre il Rio San Giuliano. Semmai era il primo progetto Anni 60 che voleva il porto fino a Crevari (e non a Vesima) proprio quello che piaceva tanto al PCI e alla compagnia Unica per i famosi e fantasmagorici 5000 posti di lavoro operai. Chi scrive e spara sentenze specialmente se da fuori Pra’ per favore prima si documenti. Grazie
Io ricordo che all’epoca i pochi a Pra’ che erano contrari al porto furono isolati e mobbati da un certo partito e ci fu una brava persona di Pra’ che ne soffri molto fu trattata molto male e che pure si suicido’ per quel motivo.