“Scuola : dopo 2 mesi disagi, opportunità, prospettive”

Maria Luisa Decotto –

Questo il tema di una delle tante dirette Facebook di Pippo Rossetti, vice presidente del Consiglio Regionale, che in questo periodo ne sta organizzando parecchie, coinvolgendo diverse figure. Questa volta l’esperto era Iris Alemanno, Dirigente Scolastica. Una conversazione molto interessante, da cui è stato possibile trarre alcuni spunti di riflessione. La parola che emerge costantemente è “insieme”. Questo momento terribile che dura già da due mesi ci ha fatto scoprire l’importanza della collaborazione. Quindi integrare le risorse e fare squadra diventa indispensabile. Moltissimi ragazzi si sono trovati meglio nella dimensione di smart working rispetto alla dimensione scolastica normale e questo deve far pensare, sarà importante analizzare meglio questa loro realtà, diventare più empatici e comunque ciò che appare evidente è che la didattica tradizionale ha fatto il suo tempo. E sempre a proposito di tempo, proprio l’uso del tempo è al centro dell’attenzione . Per esempio il tempo delle spiegazioni on line deve essere breve, con un uso della voce e del gesto che aiuti l’ascolto , così come la presenza di una telecamera, il “vedersi” , aiuta a mantenere una certa relazionalità , che è indispensabile per un buon apprendimento. Indubbiamente le scuole che già avevano iniziato ad utilizzare questi strumenti digitali si sono trovate avvantaggiate, rispetto alle altre. Altro argomento delicato è la valutazione, per la quale si dovranno trovare nuove strade, magari ribaltando il paradigma e, invece di verificare ciò che manca, valutare e valorizzare quello che c’è . Una nuova prospettiva viene offerta anche delle alleanze familiari, dall’uso condiviso degli spazi, dalla necessità di dedicare spazi per le varie attività di studio e di lavoro nonché dalla diversa modalità di approccio e di uso del mezzo informatico, che per i ragazzi è una crescita. Per esempio l’uso di uno stesso strumento tra ragazzi e docenti può favorire una relazione migliore e più proficua. Un po’ di preoccupazione desta la fascia di età 3-6 anni, quella della Scuola dell’Infanzia , per la quale sarà indispensabile pensare ad una nuova alleanza con il territorio, con la realtà associativa. La Fase 2 e la Fase 3 dovranno tenere conto di questa fascia di età e dedicarvi molta attenzione. Per la ripartenza scolastica occorrerà ancora una volta lavorare insieme per studiare attentamente come e quando partire: l’uso degli spazi, gli eventuali turni, la sanificazione degli ambienti e l’igiene , i numeri degli organici . Ci saranno ovviamente dei Criteri Generali che poi saranno declinati nelle varie realtà. Bisognerà trovare un nuovo paradigma positivo che richiederà la collaborazione da parte di tutti. Sarà indispensabile trovare o ritrovare lo spirito di comunità : il mio comportamento virtuoso aiuta tutti gli altri. Già ora nella ripartenza del mondo del lavoro si evidenzia l’importanza della corresponsabilità con la raccomandazione di “non andare al lavoro se non si sta bene”. I sacrifici e il dolore che tante famiglie hanno dovuto affrontare in questo terribile momento dovranno portare un frutto : il miglioramento della nostra società.

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