Rogo notturno alla Croce azzurra di Ca’ Nova: distrutte otto ambulanze ed un’auto medica. Sottoscrizione aperta per aiutare la pubblica assistenza praese

Luciano Bozzo #

Una scena desolante e spettrale si presenta sabato mattina nel piccolo piazzale davanti alla sede della Croce Azzurra di Ca’ Nova in Via Martiri del Turchino. Nella notte tra mercoledi 5 e giovedi 6 febbraio un incendio è divampato nel parcheggio delle autoambulanze all’aperto, a pochi metri dalla sede della Pubblica Assistenza; un milite della Croce si è accorto dell’incendio intorno all’una ed ha subito dato l’allarme. Il pronto intervento dei pompieri non ha però potuto evitare che il rogo distruggesse ben otto ambulanze ed un’auto medica. I loro scheletri giacciono ora carbonizzati sotto un cielo grigio carico di nuove promesse di pioggia. Un danno enorme, pesantissimo per la pubblica assistenza che fornisce quotidianamente un servizio essenziale per il sestiere di Ca’ Nova e per tutta Pra’. Abbiamo incontrato Duilio Romei, Presidente della Croce Azzurra di Ca’ Nova dal 1996 per avere qualche informazione su quanto accaduto e sui danni subiti. “Un disastro.” ci dice  “Delle nove macchine distrutte, quattro sono della Croce Azzurra ed erano ferme in attesa di riparazione; e visto che le riparazioni le effettuianmo noi, quando il tempo ce lo consente, per risparmiare sulle spese, avevamo interrotto il contratto di assicurazione e quindi, purtroppo, non avremo alcun risarcimento. Le altre cinque macchine erano in leasing ed in questo caso l’assicurazione copre l’azienda di noleggio e non certo noi. La stima dei danni complessiva è di circa 200.000 euro metà dei quali a carico della Croce Azzurra; bisogna anche considerare che nel rogo, oltre alle autoambulanze sono andate distrutte le preziose e costose attrezzature mediche e di soccorso che erano ospitate al loro interno.” Ci viene spiegato che nella notte trova ricovero nel piazzale la buona parte dell’intero parco di autoambulanze di tutte le sei Croci Azzurre che operano nel territorio di Genova, circa una quarantina di mezzi; per questo motivo nel parcheggio le ambulanze erano attaccate le une alle altre, come si può vedere dalla fotografia, ed ecco perchè il fuoco ha distrutto cosi’ tante macchine; questo nonostante l’intervento celere dei pompieri, i quali peraltro hanno dovuto anche fare i conti con la presenza di bombole di ossigeno vicino alle fiamme e quindi al rischio che l’incendio potesse diventare ancora più virulento e pericoloso per la loro stessa incolumità. Gli abbiamo chiesto come contano di poter far fronte a questo disastro e poter riprendere a pieno l’attività al servizio della gente del quartiere. “Per fortuna possiamo contare sull’aiuto di altre pubbliche assistenze sparse per l’Italia; stiamo aspettando sei ambulanze in prestito in arrivo da La Spezia e dalla Sicilia. Il problema sono le spese che nell’immediato dobbiamo affrontare per assicurare queste nuove macchine e per riacquistare parte dell’attrezzatura distrutta. Solo l’assicurazione di una autoambulanza ci costa 2.500 euro all’anno e senza le dovute coperture assicurative non possiamo utilizzarla, a maggior ragione perchè non sarebbero neppure le nostre macchine. Abbiamo fatto i conti ed entro la prossima settimana, fra tutto, dovremmo spendere circa 30.000 euro che però al momento non abbiamo.” La Croce Azzurra svolge un servizio essenziale per il territorio di Ca’ Nova e di Prà riuscendo a svolgere tra i 2.000 ed i 2.500 interventi di urgenza ogni anno a cui si sommano quasi 15.000 servizi ordinari, come il trasporto di persone anziane o in difficoltà per visite ospedaliere ed ambulatoriali.  L’incendio della notte scorsa rende ora molto difficile poter riuscire a mantenere lo stesso livello di servizio per i cittadini. Romei si augura che la solidarietà espressa prontamente di persona o al telefono dal Presidente di Municipio e da assessori comunali e regionali possa tradursi anche in un aiuto concreto. Nel frattempo è stata lanciata una sottoscrizione a favore della Croce Azzurra di Ca’ Nova.

Chi volesse può contribuire con un versamento sul conto IT58U0503401410000000124024 della Banca Popolare.

L’ultima domanda la poniamo sulle possibili cause del rogo visto che si sente fare l’ipotesi di un incendio appiccato volutamente o dal gesto estemporaneo di un piromane o per qualche motivo legato a possibili ripicche o a questioni di appalti. Su questo argomento il Presidente Romei appare deciso: “Mi rifiuto di pensare ad un incendio doloso. In oltre vent’anni di personale esperienza non abbiamo mai avuto episodi di danneggiamento o vandalismo compiuti contro la Croce Azzurra. Ed il giorno che, malauguratamente, dovessi scoprire il contrario, me ne andrei dopo cinque minuti perchè vorrebbe dire che in Italia abbiamo proprio toccato il fondo. Penso invece che l’incendio possa essere nato per un guasto tecnico su una delle macchine che avevamo fermato in attesa di essere riparate, forse proprio dall’ultima ambulanza che avevamo messo in fermo nel parcheggio.”