Luciano Bozzo#
Il litorale praese con la sua bella ed ampia spiaggia di sassi e di rena, accompagnandosi ai pianori ed alle verdi colline dell’immediato retroterra, è stato per quasi tremila anni la vera e principale ricchezza di questa zona di Liguria.
Alla spiaggia, al litorale, al mare gli abitanti di questa terra hanno guardato per secoli come si guarda ad un tesoro ad un patrimonio di grande valore; il litorale ha rappresentato infatti per innumerevoli generazioni di Praesi il luogo verso cui rivolgere le proprie attività e da cui trarre vita e sostentamento prima con la pesca, poi con i cantieri navali ed infine con gli stabilimenti balneari. Per chi ha vissuto a Pra’ prima del 1980 la nostra bella spiaggia sacrificata per il cosiddetto progresso, rappresentato nella fattispecie dal porto container, è soprattutto motivo di ricordi, di rimpianti e di una amarissima nostalgia per avere perso un qualcosa di ineguagliabile bellezza e di inestimabile valore.
A partire dagli anni 90 del secolo scorso molti Praesi, proprio per reagire a questa pesantissima menomazione subita, hanno cercato di recuperare quelle radici e quella identità della Pra’ di un tempo che rischiava e rischia di andare perduta insieme alla nostra spiaggia; nè è nato così un fiorire di iniziative culturali, di pubblicazioni, di raccolte e di esposizione di foto, diapositive e di materiale storico inerenti la Pra’ di ieri. Un processo di recupero, di riappropriazione e di difesa della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre tradizioni che continua anche grazie al nuovo impulso che a questa meritoria opera di riscoperta identitaria ha saputo dare la FondAzione PRimA’vera. In tale ottica vanno lette alcune iniziative che la PRimA’vera sta portando avanti per fare rivivere la memoria e diffondere la conoscenza di ciò che è stato (il tutto beninteso senza però dimenticare di guardare anche all’oggi e soprattutto al domani per cercare di contribuire a migliorare il nostro paese ed il benessere di chi ci vive.)
Il primo importante passo verrà compiuto martedi prossimo 17 novembre con l’intitolazione della Passeggiata a mare che costeggia il Canale di Calma:
alla Spiaggia di Pra‘ nel segmento a ponente della foce del Rio San Pietro
ai Cantieri Navali di Prà nella parte di levante.
Alle ore 10 di martedi mattina sulla Passeggiata proprio all’altezza del ponte pedonale alla foce del Rio San Pietro ci sarà la cerimonia di inaugurazione delle targhe con le nuove denominazioni della passeggiata alla presenza del Vice Sindaco Stefano Bernini, del Presidente del Municipio Mauro Avvenente, dei due parroci Claudio Valente e Antonio Lovati, della Direttrice Scolastica Francesca Migliorero oltre ai rappresentanti della FondAzione PRimA’vera; ma ci saranno soprattutto la Banda Carlo Colombi con il Gonfalone di Pra’, Nino Durante, autore dell’inno di Pra’ che per l’occasione canterà accompagnato dal coro dei bimbi praesi, i rappresentanti delle associazioni sportive della Fascia di Rispetto, tanti bambini delle nostre Scuole Primarie e tutti i cittadini di Pra’ che avranno il piacere di partecipare; si prevede anche un piccolo rinfresco.
Si tratta del primo passo dicevamo a cui speriamo possa presto seguire la creazione di un Centro Civico e Culturale Praese, magari nell’edificio della vecchia stazione ferroviaria, un nuovo spazio nel centro del nostro paese dove poter esporre e mettere a disposizione di tutti in maniera permanente un piccolo ma significativo museo della spiaggia con foto, documenti, informazioni e filmati sul nostro litorale e sulla storia che su questo prezioso lembo di terra si è svolta nel corso dei secoli.
Un modo per fare rivivere la memoria e per tramandare anche alle nuove generazioni la nostra storia, le nostre radici, la nostra cultura, in altre parole il nostro essere Praini all’interno del contesto e della storia di Genova e della Liguria.
Bellissimo articolo…preciso nel rievocare la storia del nostro arenile e pieno di speranza, contagiosa, per il futuro di Pra’.
Iniziativa di grande valore l’intitolazione delle passeggiate sulla Fascia: davvero un tassello significativo per la riqualificazione, a patto che seguano a ruota le migliorie concrete sul territorio ( dune ed alberi, canale su Palmaro, ricongiungimento passeggiata da Pegli a Voltri)…e non sia solo una cerimonia, per quanto coinvolgente.
Allora, tutti martedì 17 all’appuntamento!
Articolo molto bello e interessante. Dobbiamo riscoprire e tramandare radici e tradizioni del nostro passato, valorizzarle nella loro dimensione storica, sempre ricca di insegnamenti ancora oggi attuali. Complimenti!
Non sa dove andare chi non sa da dove viene…… Intitolare le due “passeggiate” lungo il Canale di Calma a due delle nostre storiche caratteristiche, la spiaggia e i cantieri navali, ci aiuta a ricordare le nostre radici e la nostra identità. “Pra’ ancora bella” è il progetto che noi tutti dobbiamo avere bene in mente, un progetto che vede ampi spazi verdi di separazione tra l’abitato e il Porto, il prolungamento del Canale e della Fascia di Rispetto, una manutenzione decorosa, la valorizzazione delle nostre vecchie e nuove eccellenze. La FONDAZIONE PRIMAVERA ha avuto questa preziosa intuizione che ha determinato un deciso cambiamento di rotta. Bene…..tutti insieme uniti e decisi possiamo raggiungere grandi risultati.
La Fondazione sta facendo un grosso lavoro atto a far rivivere e celebrare il passato ed a pensare il futuro di Pra’. Purtroppo quando si tratta di futuro, a mio parere, si fa spesso convincere dalla nostra amministrazione che e’ troppo brava a disattendere le aspettative e a non mantenere le promesse. Per tutto cio’ che riguarda il presente invece… mai vista la Fondazione farsi promotrice o affiancatrice di proteste per i disagi che ogni giorno viviamo. Forse un tempo accadeva ma da un certo punto in poi, chiaramente sempre a mio parere, Porto, Autorita’ Portuale, Comune e Municipio, sembrano avere sempre l’appoggio della fondazione.
Cortese Signor Marco
la ringrazio per l’apprezzamento che ha espresso verso l’impegno della Fondazione PRimA’vera per la tutela e la valorizzazione della storia e delle tradizioni di Pra’.
Mi permetto però di non essere d’accordo con la sua ultima affermazione in quanto è vero proprio il contrario di quanto lei sostiene. Non si tratta certo di essere allineati aprioristicamente con la politica del Municipio, del Comune, della Regione o dell’Autorità portuale nè di fare da stampella, da supporters o da servi sciocchi di questa o quella istituzione o parte politica locale anche perchè, detto con tutta onestà, le persone di Pra’ che hanno dato vita e corpo alle attività della FondAzione PRimA’vera avrebbero almeno cento modi migliori di questo per impiegare il loro tempo libero.
Al contrario si cerca di avanzare idee, proposte e progetti nei confronti delle istituzioni, e di fare pressione su di esse affinchè queste idee, proposte e progetti vengano inseriti nelle loro agende e se possibile realizzati in tempi ragionevoli per il bene del nostro territorio, della sua identità e del benessere di chi lo abita. E quando questi progetti vengono accettati dalle istituzioni e dalle realtà locali troviamo giusto, corretto, necessario collaborare con loro e al tempo stesso vigilare e controllare affinchè vengano realizzati nei modi migliori.
I risultati fin qui raggiunti sembrano dimostrare che questa potrebbe essere la via giusta e ci spronano a continuare in tale direzione; cito tra le varie cose il cambio del nome del Porto da Voltri a Pra’, l’impegno e la pressione di Municipio, Comune e Regione su Società Autostrade per il cambio del nome del casello, il nuovo Piano Regolatore Portuale che ha fatto proprio il concetto di porto isola e che prevede un porto che si allontana dall’abitato e che prolunga Canale di Calma e Fascia di Rispetto a ponente fino al confine con Voltri, l’approvazione ed il finanziamento dell’elettrificazione delle banchine e del potenziamento delle dune a separare il porto dalla Fascia e dal paese, le borse di studio per gli studenti più meritevoli di Pra’, solo per citarne alcune. Ma pensiamo che questo debba essere solo l’inizio di un percorso volto a costruire la Pra’ Futura, una realtà urbana che benefici di un rapporto più equo, paritario e rispettoso tra porto e città, con una qualità della vita e dell’ambiente migliore e con una sua identità sempre più riconosciuta e valorizzata.
Non nego che in alcuni campi, sul P.O.R. in particolare, abbiamo purtroppo visto e stiamo sperimentando diverse promesse non mantenute e tante P.O.R.cate fatte ma dobbiamo anche riconoscere che si tratta di un progetto nato male tanti anni fà e proseguito anche peggio su cui abbiamo cercato di intervenire in corsa per far si che ne venisse mantenuto il più possibile il concetto originale di riqualificazione urbana e per suggerire alcuni possibili miglioramenti.
Qualcuno, in buona o cattiva fede che sia, può scambiare o fare apparire questa nostra strategia come una piaggeria o una accondiscendenza verso le istituzioni, ma di questa cosa francamente poco ci importa, perchè pensiamo che le valutazioni debbano essere date solo sulla base dei risultati raggiunti.
Aggiungo che nel corso del 2014 abbiamo più volte richiesto un incontro con il Comitato per Pra’ nell’ottica di una possibile collaborazione a partire dal tema del rapporto con il porto e del Piano Regolatore Portuale in divenire, ottenendone però solo una totale e reiterata chiusura.
Personalmente poi, credo di avere partecipato a tutte le manifestazioni indette dal Comitato per Pra’, almeno negli ultimi quattro o cinque anni e ricordo di essere sfilato in corteo già negli anni 90 per chiedere la copertura dell’autostrada e la creazione prima ed il potenziamento poi della Fascia di Rispetto ma, al pari delle altre persone della PRimA’vera ritengo che la sola azione di protesta non sia di per sè sufficiente a cambiare realmente le cose, che limitarsi al mugugno o peggio a fare la guerra alle istituzioni cittadine o al porto non possa dare i frutti sperati se tutto ciò non si accompagna ad una visione propositiva, progettuale, creativa e se non si coniuga con una disponibilità al dialogo ed alla collaborazione sia con la cittadinanza e le associazioni che con le istituzioni.
Questa è la nostra idea di cittadinanza attiva: nè accettare supinamente ciò che arriva dall’alto nè limitarsi a criticare ma informarsi, vigilare, bacchettare quando c’è da bacchettare ma anche suggerire, proporre e, se possibile costruire insieme. Non per niente il nostro motto recita:
INFLUENZA, RAPPRESENTANZA, IDENTITA’.
E su queste basi ci auguriamo di poter contare su una partecipazione ed una collaborazione sempre maggiore di tutte le persone di Pra’ che vogliono impegnarsi a vario titolo per migliorare questo nostro paese, questo territorio, tanto maltrattato e misconosciuto quanto bello e ricco di storia, di cultura e di persone di intelligenza, capacità e talento.
Luciano Bozzo
La risposta dell’autore dell’articolo (ripeto, veramente interessante e documentato) dimostra che ci sono persone in gamba che si impegnano per il bene comune, che analizzano i numerosi problemi esistenti, che propongono soluzioni, che mantengono viva la propria presenza di cittadini attivi e partecipi e alto il senso civico che li ispira. Troppo spesso le osservazioni negative e le descrizioni delle evidenze “declinano” nel mugugno e nell’inazione. Dobbiamo, credo sia un dovere di tutti, riconoscere che ci sono competenze da valorizzare come quella del Sig. Luciano Bozzo: se fossero più condivise e riconosciute, stimate, apprezzate – perchè animate da senso civico e desiderio del bene comune – ci sentiremmo tutti più gratificati da questa dedizione che tutti ci unisce e ci rappresenta. Dobbiamo gratitudine a chi esprime questi valori e dimostra attaccamento e amore per questo territorio troppo spesso bistrattato e dimenticato. Voglio esprimere il mio sincero, umile ringraziamento….