Guido Barbazza #
C’è un sogno, grande, struggente, che alberga, coscientemente o incoscientemente nei cuori dei cittadini di Pra’, ed in particolari tra quelli che hanno vissuto prima i tempi felici della “Pra’ Balneare”, e poi la devastazione portuale: rivedere la spiaggia a Pra’. Una idea del genere fino a qualche tempo fa poteva solo essere considerata una nostalgica utopia, ma, da qualche tempo, a Pra’, stanno succedendo cose nuove, e anche una cosa praticamente impossibile, come quella di “Ridare la spiaggia a Pra’ “ potrebbe entrare nel campo della fattibilità, prima o poi. Tutto nasce dall’originalità della proposta “Pra’ Isola – Porto Amico”, con cui la FondAzione Primavera, nel maggio dell’anno scorso, ha provato a lanciare un nuovo modo di fare politica locale. Basta con le urla, le proteste, i cortei, i mugugni, bensì mettere talenti professionali residenti in zona al servizio di Pra’ e confrontarsi con le istituzioni e gli entri preposti sulla base del merito e delle idee. Nonostante ciò ci voleva la brillante soluzione, ideata da Autorità Portuale, e in linea con la visione della FondAzione, di creare un “bacino di evoluzione” per accogliere le navi giganti del futuro al Porto di Pra’ per far scoccare la scintilla per “Ridare la spiaggia a Pra’ “. Infatti, quando il nuovo Piano Regolatore Portuale sarà realizzato, la diga foranea non seguirà più un andamento rettilineo ma, con il suo nuovo profilo, creerà una specie di golfo, con imboccatura verso
levante, che potrebbe rendere possibile l’impossibile. Infatti, con un piccolo “aiutino”, leggi scogliera artificiale di massi e tetrapodi per creare uno “zoccolo sul fondale marino addossato alla diga, la lenta e costante opera del mare potrebbe contribuire a ricreare e a mantenere un bello spiaggione, proprio davanti alla Delegazione di Pra’. L’idea germogliava già nelle menti dei brillanti e creativi giovani del settore sviluppo e programmazione dell’Autorità Portuale, che hanno proficuamente collaborato con la FondAzione PRimA’vera per l’affinamento del piano regolatore portuale. La FondAzione, specie dopo l’approccio possibilista del Presidente dell’Autorità Portuale, Dottor Luigi Merlo, non poteva far altro che farla sua ed ha contattato una delle più grandi ed autorevoli società di lavori marittimi del mondo, con sede in Olanda, per reperire esempi e suggerimenti per la preparazione di un primo progetto concettuale. Interessante l’esempio del terminal di Maasvlakte 2, a Rotterdam, dove proprio realizzando un nuovo terminal container è stata realizzata una nuova spiaggia sull’esterno della diga foranea. Anche l’isola artificiale di Jumana, realizzata negli Emirati Arabi, supporta l’opinione che al giorno d’oggi, una impresa di questo tipo sia tecnicamente possibile. L’operazione potrebbe essere effettuata prevedendo una collaborazione pubblico-privato con la realizzazione, in aggiunta alla spiaggia, di un accosto per la nautica da diporto e abitazioni tipo cottage che renderebbero la zona simile ad una specie di “Palm Beach”. La nuova spiaggia di Pra’ potrebbe estendersi in totale per una lunghezza di circa 2 chilometri, e sarebbe raggiungibile tramite un ponte pedonale e ciclabile direttamente dal termine della pista che corre lungo il lato sud del canale di calma di Pra’. Il ponte potrebbe facilmente essere realizzato costruendo un paio di isolotti artificiali che, oltre ad abbellire il paesaggio, renderlo meno “portuale”, fungerebbero da fondazioni per i piloni di sostegno. Le acque che lambirebbero la nuova, rinata, spiaggia praese sarebbero cristalline, trovandosi a più di 1500 metri dalla costa, proprio come quelle che un tempo frangevano sul “risetto” della spiaggia di Pra’.
Grande grande grande…Sarebbe il sogno che si materializza…d’altronde, se l’hanno fatto gli arabi, gli olandesi, ecc.ra, perchè no I PRAINI?
Ragazzi, mi vedo già spaparanzata sulla sdraio, col mio drink,ombrellone e, davanti a me, il blu del mare della mia infanzia! Da non credere!
La realtà superi la fantasia e si faccia questa cosa:davvero un’idea geniale:-)
Innegabile l’ impegno della Fondazione e la bellezza dell’ idea, ci tengo solo a sottolineare che l’ autorita’ portuale, in tutti questi anni, se ne e’ ben guardata dal tutelare fli abitanti di Pra’ di tutti i disagi portati dal porto. Rumore, inquinamento, problemi che ci sono da anni e tutt’ ora creano disagi enormi e problemi di salute. In questi anni non sono nemmeno stati considerati. Credo che siano problemi di piu’ facile risoluzione che la progettazione di un’ isola/spiaggia che, ci mancherebbe, magari si realizzasse. Quando si parla di mugugni e proteste, lo si fa tappandosi gli occhi o con la molletta al naso perche’ basta guardarsi intorno e vedere che, nonostante sarebbe bellissimo un giorno riavere la spiaggia a Pra’, occorre anche lottare ogni giorno con il degrado che la contraddistingue. Chi ci amministra non riesce a costruire due dune di terra o una strada con corsie complanari nei tempi a disposizione, la protesta nasce da questo, e dal pensiero che dobbiamo pensare in grande per il futuro ma anche lottare per il presente. Ultimo mio pensiero… Le idee della Fondazione , che considero molto valide, sarebbero state prese in considerazione dagli enti preposti, a prescindere dall’ aver preso parte alle proteste legittime degli abitanti di Pra’ senza dover per forza mostrarsi i primi della classe.
Inqualificabile, da terzo mondo, il comportamento di Autorità Portuale nei decenni scorsi, (meno male che alla fine si sono ravveduti)legittime le proteste dei Praesi, magistrale l’azione della Fondazione Primavera per tradurle in visone di insieme e in risultati concreti. Anche il conferimento corretto del nome del Porto di Pra’ ha riportato su Pra’ l’attenzione della politica e il centro delle decisioni. Andiamo avanti così, è l’unico modo. Quello che sta accadendo non sembra neanche vero da quanto è bello. Grazie a tutti voi.
Splendida proposta, del sapore dei sogni, ma della consistenza della REALTA’….perché si, tutto questo è fattibilissimo e neanche costosissimo. Questo si che sarebbe il “giusto” risarcimento ai Praesi…abbiamo rinunciato ad una spiaggia che era il fondamento della nostra vita e ….riceviamo una nuova spiaggia.
Tanti, tanti anni fa, quando ancora il progetto del Porto prevedeva il riempimento fino a terra, un gruppetto di studenti di architettura “sognò” un canale e una passeggiata che dividessero almeno una parte di Pra’ dal futuro Porto….. A tantissimi questo apparve come un’utopia, ma ad altri invece stuzzicò l’immaginazione….e nacque la “Fascia di Rispetto” con il canale di calma…ecc. ecc…
In quell’Assemblea, sotto la Chiesa di S.Rocco, animata dal nostro indimenticabile don Giorgio, e con tutta la gente, Praini, Amministratori, politici e chi più ne ha, più ne metta, un docente di Architettura disse a tutti noi: “Abitanti di Pra’, non abbiate paura di sognare…..” intendendo con ciò che non ci sono limiti alle possibilità, se c’è la volontà di realizzarle.
Ecco, è su questa VOLONTÀ che noi dobbiamo agire….tutti insieme….tutti uniti, così come insieme e u iti stiamo continuando la nostra azione per mitigare i disagi e migliorare la convivenza con questo MOSTRO che nessuno di noi avrebbe voluto e che invece è arrivato a stravolgere le nostre esistenze. Ora c’è e dobbiamo “contenerlo” e soprattutto ottenere tutto quello che possiamo per fare BELLA la nostra Pra’.
Grazie Guido perché ci hai donato non un sogno, ma una nuova speranza!
siamo alle solite: sempre innamoratiti di grandi progetti e sempre a sognare in grande…non sarebbe meglio progettare qualche piccola aiuola, a tener pulito quelle gia’ presenti etc….
Buon giorno. Non sono ligure e neanche italiano (quindi scusae i sguaroìn :-)), ma seguo con interesse questa vostra lotta, forse perche anche da noi, nella Catalogna, si è sacrificato il litorale in nome di un malinteso senso di progresso.
Quindi le vostre proposte e il vostro atteggiamento mi piacciono e avete la mia simpatia…
..ma veramente, “abitazioni tipo cottage che renderebbero la zona simile ad una specie di “Palm Beach”” è quello che volete?
Non soltanto si tratta forse di un progetto troppo grande come accenna Mario, ma secondo me sarebbe un po passare dal grigiore imposto dal urbanismo industriale alla futilità di quello turistico. Non ci sarebbe una via di mezzo?
Salutacions des de Catalunya
Ciao a tutti,non sono di pra’ ma vengo spesso per lavoro,la mia curiosità’ su pra’ e’ nata quando ho “scoperto” una cartolina con la lunga spiaggia,ed ho riconosciuto i medesimi palazzi in un ambiente stravolto,irriconoscibile cose che stringono il cuore.Non oso immaginare i disagi ed i disastri subiti negli anni della costruzione del porto che almeno oggi in parte sono mitigati. Dal momento che la spiaggia è fattibile e sarebbe la minima ricompensa per i Praesi,non vedo perche’ non possa essere realizzata.È un sogno ? Ma se è tecnicamente possibile perche’ non sognare? Mi pare che di incubi ne abbiate già’ vissuti anche troppi!
Leggo gli ultimi commenti, addirittura dalla Catalogna e da fuori Genova e Pra’e mi sento fiera di aver contribuito a tracciare la strada del rinnovamento nel nostro territorio.
Certo, la spiaggia ancora e di nuovo, vorrei sapere PERCHE’NO??????
Ludovivo mi fa venire in mente un mio caro cugino che veniva da ragazzo con la famiglia , a fare i bagni qui, e tornando dopo decenni, e’rimasto sconvolto dal nefasto cambiamento.
Anche io mi chiedo come abbiamo fatto a sopportare e resistere, e sono sempre piu’ convinta di voler rivedere il mare davanti alle mie finestre!
Se sogno, non svegliatemi.