Velocifero #
Ridare il mare a Pra’-Palmaro, e Cà Nuova, si può. Tecnici della FondAzione hanno effettuato delle misurazioni comparative del braccio di mare esistente tra lo scalo e il modo della Società di Mutuo Soccorso Pescatori, trovandolo identico in larghezza a quanto proposto per il canale che, nella visione della FondAzione, dovrebbe collegare il canale di calma di Pra’ con il mare, in corrispondenza della foce del Rio San Giuliano, a ponente delle ex-officine Verrina. (Che rappresenta il confine storico tra Pra’ e Voltri). Infatti sono entrambi larghi 12 metri, così come lunghi tratti del “Canal du Midì”, in Francia, e dei Navigli a Milano. Ciò conferma il fatto che, nei fatidici ed ormai famosi “27 metri” (forse anche 30) che verranno liberati da Reti Ferroviarie italiane dove corre attualmente la linea Genova-Ventimiglia sono sufficienti alla realizzazione delle colline boschive, del canale e della passeggiata a mare. Gli sforzi della FondAzione, in collaborazione con il Municipio VII Ponente, si concentreranno ora nell’ottenere che le Ferrovie realizzino anche il ponte in corrispondenza del Rio San Giuliano essenziale per consentire lo sbocco del canale in mare, passando sotto alle linee ferroviarie.
Bene……dobbiamo battere il ferro finché è caldo…….è doveroso restituire a Palmaro un po’ della sua vivibilità (se solo ripensiamo alla perla che era……un elegante quartiere residenziale!!!) …..e tutto ciò che si può fare…..si DEVE fare……!!!!!
Ottimo…il fatto che sia confermata la possibilità di rendere concreto il progetto è strapositivo, almeno non vi saranno scuse del genere”non si può…non è realizzabile”.
A questo punto, bisogna agire!
Sono stata recentemente in Costa Azzurra, lì i canali lambiscono spiagge,porti,case. L’acqua che scorre ha un senso di purificazione,
é consona all’identità umana, è vita e collegamento:cambierebbe immediatamente la percezione del territorio!