Giuseppe Bruzzone –
A metà gennaio, devo confessare una cosa: bimbi, ho disfatto il presepe! Si ho ceduto, ho seguito il detto “L’ Epifania tutte le feste porta via” ripetute da tutti, parenti, conoscenti e amici come una litania. Ho tolto le statuine, ognuna fasciata in carta di giornale, i Re Magi, le casette di sughero, nei sacchetti gli animali, il muschio, i fogli stellati e del terreno, tutto inscatolato. In più non ho rispettato il detto delle nonne Manin e Beppa , tutte due dicevano “U presepe u se lascia fin a Candelora“, che è il 2 febbraio. Io dopo questa data in giorni diversi andavo ad aiutarle, volevano che fossi presente. Era un rito uguale in tutte due le case; si partiva dai lati togliendo le statuine per ruoli: i pastori, le contadine, gli artigiani i Magi e in ultimo la Sacra Famiglia, tutte fasciate e messe nelle scatole riposte poi dai nonni nel “suvaiò” (soffitto). Alla fine prima di uscire mi allungavano un sacchetto di canestrelli con l’ultima fetta del pandolce tenuta da parte per San Biagio, il protettore della gola (si festeggia il 3 febbraio) “Assazilu che u te preserva a gua” che pativo assai da bimbo. Non sapevo il perchè della data, e allora ho fatto una ricerca. Brevemente la ricorrenza della Candelora segna la fine del tempo di Natale: la domenica dopo l’Epifania si celebra il Battesimo di Gesù, e il giorno della Candelora, a quaranta giorni
dalla nascita, si ricorda la presentazione di Gesù al Tempio, secondo l’ antica usanza ebraica. Questo periodo rappresenta la fanciullezza di Gesù Bambino. Anche se non è affatto semplice mantenere per un altro mese la casa addobbata dopo l’ Epifania, faccio un appello. Bimbi ditelo alle mamme di lasciare fino al 2 febbraio il presepe! Si rispetterebbe la tradizione delle nonne e si darebbe modo ai Re Magi di ambientarsi nel presepe, di viverlo come le altre statuine, perché, poverini loro, entrano nel presepe il 6 gennaio e il giorno dopo subito si tolgono. Non è giusto! E Gesù Bambino gioirebbe di più dei regali ricevuti.
Davvero un quadretto delizioso….i Re Magi che poverini appena arrivati devono uscire….le nonne che insieme al piccolo Giuseppe sovrintendono allo ” smantellamento” del presepe, la tradizione della Candelora….ricordo che si diceva: ” quando arriva Candelora dall inverno siamo fora!
Magari!….grazie all autore che ci porta semprre indietro nel tempo .
A completamento dello scritto si può tornare indietro a febbraio 2019,da leggere “Ricorrenze ed usi di Gennaio e Febbraio” con la merla,candelora e San Biagio
Siccome i Re magi erano tra le statuine più belle che avevo (a cavallo dei cammelli)io da bambino le mettevo insieme alle altre dal primo giorno di preparazione del presepe solo che le mettevo nel punto più distante dalla grotta e poi giorno per giorno le avvicinavo lentamente.Tutti i giorni la mia preoccupazione (e la mia gioia) era quindi di muovere un pochino queste tre statuine rendendo ancora più “vivo” il mio presepe.Che bei ricordi Pino.