Quando il sogno accarezza la realtà

Niclo Calloni

L’anno scorso, ai primi di agosto, Alfredo mi aveva parlato di un sogno e, per non lasciarlo svanire, ne aveva fissato l’immagine quasi a voler anticipare che la sua visione profetica non avrebbe tardato a trasformarsi in realtà. Alfredo sapeva sognare a colori e sapeva anche che il sogno anticipa quello che sarà.
Quel terminal, che si era portato via la bellezza e le risorse di Pra’, ne cancellava anche l’identità esponendo, di fatto, al mondo l’imbarazzante denominazione di “VOLTRI TERMINAL EUROPA”. Come altri errori del passato che hanno penalizzato l’immagine e l’identità di Pra’, anche questo fatto ha trovato immediata collocazione nell’elenco degli obiettivi della FondAzione PRimA’vera, dove prioritario è, per definizione, eliminare qualsiasi elemento che possa interferire o minacciare l’interesse e la dignità di Pra’, quella dignità che non ci farà mai abbassare la testa né a levante né tantomeno a ponente, come mi piace dire. E ci siamo ritrovati tutti, stretti intorno a questa visione profetica di Alfredo, con la consapevolezza che mettendo a disposizione il nostro tempo, le nostre capacità e le nostre energie in questo cammino verso la verità, nessuno avrebbe potuto fermarci, e comunque, anche se nulla avessimo ottenuto, avremmo comunque onorato e difeso la dignità di Pra’.  Mercoledì 21 ottobre, proprio nel momento in cui saliva al cielo la preghiera per Alfredo, tre rappresentanti della FondAzione incontravano il PSA con l’obiettivo di fare il punto sulle proposte della FondAzione per realizzare il concetto di “Porto Amico”.

Alfredo era lì ad aspettarci con il suo sorriso, un po’ dolce e un po’ ironico, e il suo viso aveva un’immagine che, mai, ci saremmo aspettati di vedere: il nome di Pra’ a dare il benvenuto a chi entra nel suo Porto. Finalmente l’insegna dalla errata e offensiva denominazione “VOLTRI TERMINAL EUROPA” é stata rimossa e, a completamento dell’operazione di “rebranding” o cambio d’immagine, fatta dal PSA ed evocata dalla FondAzione, ora il nome di Pra’ compare su tutti i documenti e su tutte le attrezzature sociali, dalle giacche degli operatori, all’intestazione della carta da lettera fino al tappetino dell’ascensore. Nel momento in cui ci siamo guardati negli occhi con PSA è stato subito evidente che non eravamo completamente soddisfatti di quel “Voltri” che ancora fuorvia e si frappone al completo ristabilimento della realtà;  per un nostro senso di rispetto del lavoro e delle esigenze degli altri, abbiamo porto la nostra gratitudine ricevendo in cambio la sensazione della transitorietà della soluzione con l’obiettivo di giungere quanto prima alla realizzazione del sogno di dare universalità al nome: PSA PRA’.  Di fronte a noi nella chiesa dell’Assunta, in quel momento, la fede e l’amore sgranavano i loro rosari, ma la mia sensazione era come se Alfredo ci fosse vicino e in qualche modo ci stesse aiutando a dare concretezza alle nostre proposte. E infatti, le risposte alle richieste della FondAzione sono giunte sotto forma di conferme: la conferma che PSA intende contestualizzare come territorio di riferimento PRA’ per cui, da subito, i loro contributi verranno devoluti solo ed esclusivamente su Pra’, senza più disperdersi verso Voltri o verso Pegli, a significare la presa di coscienza di un dialogo e una collaborazione possibile tra il Porto e il suo  vero  ed unico territorio di riferimento. Non solo, perché quando “lassù qualcuno ti ama” non c’è limite al bene, il PSA si è detto interessato e dato disponibile a co-finanziare il progetto del “Centro Civico Culturale Praese” come proposto dalla FondAzione per adibire i locali della ex stazione ferroviaria a Museo della Spiaggia e del Porto con la realizzazione anche di una sala conferenze e annessa biblioteca multimediale. Il PSA è disponibile a stanziare i fondi già dal 2016, ora si tratta di avere il via libera dal Municipio e mettere insieme gli altri sponsors istituzionali di riferimento quali Autorità Portuale, Comune, FondAzione MuViTa, che peraltro hanno già ufficiosamente manifestato interesse e collaborazione in merito.
Un grande ringraziamento va pertanto al management di PSA del Porto di Pra’ per aver capito le ragioni della gente di Pra’, decriptato la vera realtà del territorio e della toponomastica così come le genuine aspirazioni ed aspettative dei cittadini, oltre ad aver avuto il coraggio e la lungimiranza di interrompere un percorso di negatività e di contrapposizioni, peraltro ereditati dalle precedenti gestioni e generati da gravi errori della politica e delle istituzioni locali che ne hanno condizionato il percorso. Le azioni di PSA si allineano peraltro con l’altrettanto lungimirante opera del Presidente uscente dell’Autorità Portuale, Dottor Luigi Merlo che, per decreto, ha finalmente assegnato ufficialmente e per la prima volta, la denominazione del porto realizzato a Pra’, e cioè “Porto di Pra’ “.  Da oggi la visione di “Porto Amico”, con PSA e cittadini che collaborano insieme in una visione di win-win diventa realtà lasciando trasparire l’arrivo di periodi di positività, collaborazione e reciproci vantaggi. Mentre percorriamo la strada del ritorno, ci fermiamo un attimo per alzare gli occhi al cielo e, spontaneo, ci esce un grazie: “Grazie Alfredo, anche questa volta hai voluto esserci, anche questa volta non ci hai lasciato soli”. “We have a dream”, sicuramente non saremo all’altezza di Martin Luther King, ma tutti noi della FondAzione PRimA’vera siamo capaci di sognare a colori e non abbiamo paura che il nostro sogno svanisca, perché l’immagine é ben fissa, per cui niente ci potrà impedire di trasformare in realtà la visione della “Pra’ Futura” che portiamo dentro al cuore.