Maria Luisa Decotto –
Oggi secondo incontro del Progetto “RUMBLE”, un progetto europeo che si pone come obiettivo la riduzione del rumore portuale e una migliore convivenza tra i porti e gli abitanti che vivono accanto ad essi. Questo secondo incontro si è svolto in modalità “da remoto” vista l’emergenza Covid. Come FondAzione PRimAvera avevamo già partecipato al primo incontro di presentazione e di raccolta dati sulla situazione attuale e sulle possibili soluzioni e avevamo portato il nostro contributo di esperienze ( relazione pubblicata su SUPRA’TUTTO). Nel frattempo ci sono state le misurazioni delle emissioni acustiche delle attività portuali presso alcune abitazioni e l’avvio dell’elettrificazione della banchina e della prima Duna di separazione tra la passeggiata ciclo pedonale e il porto. Oggi erano presenti diversi relatori che hanno presentato le opere di mitigazione in fase di costruzione o ultimazione in altre realtà territoriali tra cui Livorno, Isola d’Elba, Venezia, Sardegna e Vado Ligure, una serie di buone pratiche da condividere. Per Genova sono state appunto presentate elettrificazione e Dune, sia la Duna 1, ormai ultimata, sia il Parco delle Dune che interesserà la parte finale della passeggiata. L’auspicio è che queste opere possano veramente migliorare la nostra situazione e mitigare molti dei rumori derivanti dal porto. Una misurazione effettuata alla fine dei lavori sarà la prova tangibile dell’atteso miglioramento.
Come FondAzione PRimAvera abbiamo fatto notare che anche i segnalatori acustici dei mezzi di piazzale e di banchina dovranno essere coinvolti con opportuni interventi di modifica e schermatura dei cicalini o con la loro sostituzione con altri modelli a “rumore bianco” che è assai meno fastidioso per l’orecchio umano.Il problema del rumore non è assolutamente da sottovalutare perché può danneggiare sia il sistema nervoso sia quello cardiovascolare, diventando fonte di intenso stress per l’organismo umano. Ho portato la mia personale esperienza di partecipazione al primo tavolo di incontro tra abitanti e porto, in tutte le sue varie componenti, e i risultati positivi che erano stati raggiunti ed ho auspicato che tali tavoli vengano sempre proposti e attuati, perché sono i soli che possono portare dei miglioramenti concreti per noi che viviamo accanto ai porti. IL PRA’LMARIUM è un esempio di tavolo di confronto e incontro e sta dando buoni frutti. Verso maggio/giugno è già previsto un terzo incontro che coinvolgerà maggiormente i cittadini e al quale contiamo di partecipare per poi relazionare ai nostri lettori.
Questa iniziativa si affianca al Pra’lmarium, che analizza il rumore come fonti portuali, e propone provvedimenti per limitare il disagio per i cittadini. Ben venga tutto ciò che va nella giusta direzione:la compatibilitò abitativa tra insediamenti urbani e grandi realta’ industriali.