Renato Polidoro –
Da qualche giorno si è ripreso a parlare molto della nuova diga foranea di Genova, e non solo per quanto riguarda i cantieri o i cassoni, ma proprio del progetto costruttivo. Il dibattito si è nuovamente acceso dopo le dichiarazioni del Vice-Ministro Edoardo Rixi riguardo la vecchia diga antistante il Porto Antico che, secondo lui, dovrebbe essere demolita completamente in quanto limita le possibilità di utilizzo dello specchio acqueo antistante. Queste sue osservazioni hanno riacceso l’attenzione e stimolato riflessioni da più parti, anche perché alcune questioni come la profondità di realizzazione della diga stessa sono sempre rimaste in campo, oggetto di critiche e di incognite progettuali. Diversi sono stati i contributi giunti da più parti: esponenti politici e manager del settore portuale hanno invitato a riprendere in mano la discussione alla luce delle mutate condizioni. La Redazione di SuPra’tutto è andata così a cercare nei suoi archivi e ha trovato un articolo pubblicato l’11 marzo 2022 in cui viene descritto l’interessante progetto concettuale “Wildcard”, che tradotto in italiano significa “Jolly”, ideato dal Praese Guido Barbazza, Ingegnere e Executive Internazionale del settore marittimo, industriale e portuale, presentato sotto il “brand” “ixMach!na” già ad inizi del 2021, una cui sintesi venne anche inserita nei quaderni del “Dibattito Pubblico”. Il progetto venne allora pubblicato con grande evidenza sia dal secolo XIX sia dalle principali testate giornalistiche online specialiste del settore marittimo-portuale quali Ship2Shore e Shipping Italy, generando grande interesse e consenso. Questi i concetti Wildcard di “ixMach!na”: 1) prevedeva già di demolire la vecchia diga evitando così di andare ad insistere su fondali troppo elevati, minimizzando costi e tempi. 2) ampliava il bacino di evoluzione nella posizione attuale, quella ideale, rendendolo ottimale e praticabile con facilità anche alle più grandi navi da crociera del futuro. 3) creava importanti aree sulla nuova diga foranea per depositi petrolchimici ed eventualmente anche porto petroli e combustibili navali del futuro, ma anche per le riparazioni navali, alla massima distanza possibile dalla città. In poche parole, forniva la soluzione per ottimizzare le aree portuali già esistenti a Sampierdarena senza alcuna necessità di ulteriori ampliamenti a ponente o a levante. 4) prevedeva di utilizzare quale retroporto logistico le ampie aree non utilizzate da decenni dell’ex ILVA e il raddoppio della Marina Fiera di Genova. Interessante notare, valutando gli elaborati grafici, che anche il noto progettista di porti ingegner Piero Silva nel realizzare la propria proposta per la diga di Sampierdarena ha in seguito prefigurato per la parte centrale e di levante una impostazione in sintonia con quella dell’Ingegnere Praese, poi candidato ed eletto Presidente del Municipio 7 Ponente (Pegli – Pra’ – Voltri), cosa che ne rafforza la valenza. Indubbiamente questo progetto consegna una visione di assieme, con sguardo al futuro per razionalizzare ed ottimizzare tutto il porto di Genova, costa molto meno, può essere realizzato in tempi inferiori, non ha incognite tecniche e rende superflui i futuri e paventati ulteriori riempimenti a Pra’.
Nuova diga, il ministero vuole demolire tutta quella vecchia: “Via i vincoli della Soprintendenza” – Genova 24 https://www.genova24.it/2023/05/nuova-diga-il-ministero-vuole-demolire-tutta-quella-vecchia-via-i-vincoli-della-soprintendenza-345933/?share_from=whatsapp
Fin da quando fu presentato a me il progetto concettuale Wildcard di IXMACHINA è piaciuto moltissimo e francamente non ho mai capito perché non sia stato preso in seria considerazione. Adesso il tempo stringe, ma mi sembra che la realizzazione di un’opera così importante e imponente come la nuova Diga foranea di Genova, opera anche molto costosa, valga bene un surplus di meditazione e di approfondimento.