Luciano Bozzo –
Lunedi 20 luglio si è svolta in videoconferenza la seconda riunione del Gruppo di Lavoro (GdL) Bravo del Tavolo Tecnico Pra’lmarium che affronta in particolare i temi legati all’impatto ambientale del viadotto di collegamento tra casello autostradale e porto di Pra’, sia quello attuale che quello che verrà costruito nei prossimi 3 anni e che sostituirà l’esistente.
Erano presenti: per il Comune di Genova l’Assessore Francesco Maresca (Sviluppo economico, portuale e logistico), Elisa Gosti, Alessandra Maestro (Sviluppo economico e innovazione strategica), Valentina Jannacone (Segreteria assessorato), Grazia Mangili (Responsabile UOC Acustica); per il Municipio VII Ponente il Presidente Claudio Chiarotti; per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale: Sara Arri (Servizio Ambiente e Impianti) e Erica Torre (Direzione Tecnica e Ambiente); per Autostrade per l’Italia: Marco Centolani (già responsabile del progetto del nuovo viadotto); per il Consiglio di Comunità Praese e le associazioni locali: Mauro Antoniazzi, Guido Barbazza, Luciano Bozzo, Niclo Calloni, Piera Canale e Renato Polidoro. Questo incontro segue la decisione della Giunta Comunale che nello scorso mese di giugno ha riconosciuto ed istituzionalizzato il Pra’lmarium come organo per il governo della città con lo scopo di migliorare la situazione ambientale e la vivibilità del sestiere praese di Palmaro.
In questa riunione si sono verificate la situazione e gli sviluppi per tutte le azioni e gli obiettivi già concordati nel corso del primo incontro del GdL Bravo e che si articolano intorno a tre temi principali: la riduzione del rumore causato dal transito dei tir sull’attuale viadotto, la riduzione dell’impatto ambientale del nuovo viadotto in progetto e l’abbellimento dell’innesco dell’uscita del casello autostradale di Genova-Pra’ su via Pra’. Per quanto riguarda l’attuale viadotto nei mesi scorsi PSA ha riferito che i lavori di sostituzione dei giunti ammalorati e di livellamento del piano stradale sono stati effettuati proprio da PSA nella prima settimana di ottobre 2019. Per PSA il rumore è causato dal sobbalzare degli accessori metallici dei rimorchi (twist, barre) che transitando sui giunti senza il container generano rumore. I residenti di Via Porrata, la via che forse più di tutte subisce il fastidio del rumore del transito dei camion sul viadotto, hanno testimoniato che dopo questi lavori di manutenzione si è notato un sensibile miglioramento che è durato però solo lo spazio di qualche settimana; poi il problema si è riproposto uguale a prima tanto che il rumore è sempre presente ed incessante e rende invivibile la vita a chi abita in quella zona. Evidentemente il fondo stradale dopo un po’ cede e rende vani i “tappulli” ed i rattoppi che vengono fatti. Inoltre la rumorosità non è solo legata al passaggio dei tir “vuoti” che risultano effettivamente più rumorosi ma anche a quello dei camion con container. A questo punto, in attesa di verificare se siano possibili ulteriori interventi di miglioramento sul fondo stradale del viadotto e in particolare sul livellamento dell’asfalto intorno ai giunti ci si è concentrati sulle azioni in atto per cercare di limitare la velocità di transito dei camion; anche la velocità infatti è uno dei fattori che acuisce la rumorosità dei tir. A tale scopo tra la fine del 2019 e i primi mesi del 2020 sono stati installati un autovelox e due pannelli dissuasori di velocità con rilevazione e segnalazione della velocità dei camion, uno per ciascuna direzione di marcia. Questi ultimi sono indubbiamente funzionanti in quanto mostrano effettivamente la velocità rilevata e danno immediata segnalazione del fatto che la velocità sia corretta oppure troppo elevata. A fronte di questi nuovi mezzi tecnologici i cittadini hanno però fatto notare che la velocità dei camion non sembra diminuita e questo è ulteriore motivo di inquinamento acustico, in particolare nella stagione estiva con le finestre aperte. Per di più in questo periodo caratterizzato da interminabili code in autostrada i camionisti dopo aver accumulato notevoli ritardi difficilmente forse rispettano i limiti di velocità sul viadotto. Si è così valutato che prima di tutto occorre che siano pienamente attivi e funzionanti al meglio i dispositivi installati e si è chiesto ad Autorità Portuale e PSA di verificare il funzionamento degli autovelox e dei dissuasori installati sul viadotto di collegamento tra casello autostradale e porto di Pra’ fornendo evidenze sulle velocità medie registrate e su eventuali multe comminate. Si attendono ora questi riscontri ma si è anche ipotizzato che nel caso in cui dissuasori e autovelox non risultino efficaci a limitare la velocità dei mezzi in transito si dovrà procedere con ulteriori soluzioni quale ad esempio il controllo da parte di agenti della polizia stradale.
L’assessore Francesco Maresca si è dichiarato disponibile sia a sensibilizzare e sollecitare su questo tema Autorità Portuale e PSA sia, nel caso fosse necessario, a coinvolgere anche l’Assessore comunale Stefano Garassino per un controllo da parte di agenti della Polizia stradale. In questo periodo poi si è notato anche un maggior transito di camion lungo via dei Canottieri, la via interna tra Distripark e ferrovia ma abbastanza vicina alle abitazioni nel tratto davanti al sestiere di Pra’ Palmaro e fino al nuovo passaggio a livello di ingresso al porto; qui il fondo stradale è molto dissestato e genera ulteriore rumore. Si è quindi concordato di richiedere ad Autorità Portuale una particolare attenzione per il miglioramento del fondo stradale di questa via e si auspica l’installazione di almeno un dissuasore di velocità anche in questo tratto per limitare la velocità dei camion in transito. Si è poi passati al nuovo viadotto che andrà a sostituire l’esistente e delle azioni per limitarne l’impatto ambientale in termini di rumore, inquinamento, impatto visivo.
L’ingegnere Erica Torre (RUP del progetto del nuovo viadotto per conto dell’Autorità di Sistema Portuale) ha informato del fatto che al momento si sta attendendo l’approvazione della convenzione tra Autorità di Sistema Portuale ed Autostrade da parte del ministero competente senza la quale non si può nemmeno avviare la gara per i lavori. L’obiettivo è di aggiudicare la gara entro la fine di quest’anno e di avviare i lavori nel primo trimestre o quadrimestre del 2021. La durata dei lavori sarà di circa due anni e mezzo; in gara ci si aspetta di valutare possibili contrazioni di tempo nell’esecuzione dei lavori come criterio di merito. Nel frattempo l’Autorità Portuale ha già avviato il confronto con il Municipio VII Ponente per la fase dei lavori ed in sede di commissione municipale sono già state fatte delle osservazioni e delle proposte migliorative; una di queste riguarda il fatto di non mettere i detriti del cantiere davanti alla stazione ferroviaria di Voltri. Per il rispetto dei tempi sarà essenziale la buona collaborazione con RFI visto che per collocare le travi metalliche sopra la ferrovia occorrerà bloccare temporaneamente il traffico ferroviario. Per poter costruire il nuovo viadotto anche nel tratto più settentrionale, in cui si sovrappone al vecchio, senza bloccare il traffico verrà costruita una rampa provvisoria di innesto sul vecchio subito a ponente di esso. Una volta entrato in funzione il nuovo viadotto, sia la rampa che il vecchio viadotto saranno demoliti. Il nuovo viadotto nella parte più settentrionale e più vicina alle case, a nord di via Pra’, ripercorrerà il tracciato di quello esistente risultando leggermente più largo perchè ha una carreggiata in più per servire al meglio i flussi di traffico; il viadotto peraltro risulterà più ampio a levante rispetto all’attuale solo di un metro e mezzo. I tecnici hanno poi tranquillizzato i rappresentanti delle associazioni locali per la riduzione dell’impatto ambientale e del rumore; infatti ci si aspetta che il nuovo viadotto risulti di gran lunga migliore dell’attuale per due motivi: la soluzione tecnologica dei giunti a tampone, assai meno rumorosi di quelli tradizionali presenti oggi sul viadotto e la presenza di barriere antirumore di 5 metri di altezza; queste presenteranno una parte cieca in basso e trasparente sopra, e saranno in forma convessa, con un dispositivo in alto per la diffrazione sonora che deve limitare ulteriormente il rumore percepito dai residenti anche ai piani più alti. Per quanto riguarda i giunti a tampone molto della loro efficacia nel ridurre il rumore dei mezzi in transito dipende dalla loro messa in posa, in fase di esecuzione dei lavori. Il livellamento deve essere fatto bene in modo da evitare anche minimi disallineamenti che potrebbero amplificare il rumore. Il fatto di avere una travata continua, secondo i tecnici, aiuta a ridurre il rischio di possibili discontinuità.
A seguito di queste informazioni il GdL Bravo ha richiesto, per tramite di Autorità di Sistema Portuale, una particolare attenzione da parte della futura Direzione dei lavori del nuovo viadotto per l’installazione ed il corretto allineamento dei giunti a tampone in fase di esecuzione dei lavori.
Ha anche chiesto ad Autorità di Sistema Portuale di prevedere in fase di collaudo del nuovo viadotto un collaudo particolare sul buon allineamento dei giunti a tampone e sulla loro silenziosità. Autorità Portuale ha aggiunto che tra i criteri per l’assegnazione dell’appalto intende premiare anche ulteriori miglioramenti per la limitazione dell’impatto ambientale. Anche la presenza di barriere di alberi accanto al tracciato del viadotto può rivelarsi un valido metodo per mitigare rumore e inquinamento e nel GdL si sta quindi insistendo molto su questa soluzione. Ad oggi è in programma la sistemazione a verde a raso per l’attenuazione dell’impatto visivo dell’opera con piantumazione di specie vegetali autoctone nella parte iniziale (alta) e finale (bassa) del viadotto a livello del terreno. Ci sono probabilmente degli importi che in risparmio potrebbero essere usati per avere una ulteriore barriera arborea in particolare sul lato di levante della parte alta del viadotto, quella più vicina alle abitazioni, ma è necessario il diretto intervento dell’amministrazione pubblica in quanto gli alberi andrebbero piantumati in aree che non sono oggi di competenza di Autorità portuale né sono state concesse per la realizzazione del nuovo viadotto. Occorre quindi la collaborazione del Comune e anche della Città Metropolitana (per la zona di Villa Podestà a ponente del viadotto ). Se si apportano poi delle modifiche progettuali anche dal punto di vista paesaggistico occorrerà passare attraverso i pareri degli enti competenti: Soprintendenza e Regione. Intanto si è deciso di creare un Gruppo di Lavoro all’interno del Consiglio di Comunità Praese che, avvalendosi anche della collaborazione con il Municipio, avanzerà una proposta di piantumazione di alberi per la creazione di una ulteriore barriera di mitigazione di rumore e inquinamento in particolare nella zona a levante del nuovo viadotto. L’assessore Maresca prevede di coinvolgere anche gli altri assessori competenti in materia quando le proposte di piantumazione avanzate dai cittadini saranno presentate nella prossima riunione di questo GdL proprio per favorirne il percorso realizzativo nel rispetto dell’iter procedurale vigente. Infine il tema dei miglioramenti estetici dell’accesso al casello autostradale di Genova-Pra’.
Negli scorsi anni il Consiglio di Comunità Praese ha proposto un progetto concettuale contenente diversi miglioramenti estetici per l’accesso al casello autostradale da via Pra’. Autostrade per l’Italia ha confermato disponibilità e volontà di realizzare quanto proposto nonostante sia possibile e probabile che parte di esso debba poi essere rifatto in occasione della costruzione del nuovo viadotto autostradale. Occorre avere un progetto di un tecnico per poi fare l’affidamento del progetto e dei relativi lavori dopo il parere del Municipio. A tal fine la FondAzione PRimA’vera ha più volte richiesto un incontro di approfondimento con l’Ing. Mirco Nanni, Direttore del Tronco di Genova di Autostrade, finora però senza successo. Il Consiglio di Comunità Praese tornerà quindi a richiedere tale incontro confidando anche nell’aiuto dell’Assessore Maresca.
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