Luciano Bozzo–
Lunedi 27 gennaio si è tenuta nella Sala Roberto Montecucco del Cinema Palmaro la prima riunione del Gruppo di Lavoro (GdL) denominato Echo, del Tavolo Tecnico Pra’lmarium.
Com’è noto il Tavolo è stato istituito dall’Assessore del Comune di Genova Francesco Maresca e dal Consiglio di Comunità Praese, su richiesta delle associazioni e dei residenti di Pra’, con l’obiettivo di essere un Tavolo Tecnico capace di prendere decisioni e di intraprendere azioni concrete che riducano l’impatto ambientale del terminal container e delle altre servitù industriali ed infrastrutturali che gravano sullo storico e popoloso sestiere praese di Palmaro e che avviino la riqualificazione del quartiere.
Il GdL Echo in particolare si occupa di riqualificazione e miglioramento dell’esistente, soprattutto nella zona del centro storico del sestiere.
A questa prima riunione erano presenti alcuni tecnici dei due Assessorati del Comune di Genova per i Lavori Pubblici e per il porto ed il litorale: Stefano Bertoncini, Ferdinando de Fornari, Gianluigi Frongia, Elisa Gosti, il presidente del Municipio VII Ponente (Pegli, Pra’, Voltri) Claudio Chiarotti ed i rappresentanti del Consiglio di Comunità Praese: Guido Barbazza, Luciano Bozzo, Maria Cristina Brenta, Niclo Calloni, Giuliano Ferrando, Rosa Angela Filiberti.
All’ inizio dell’incontro si è preso atto con soddisfazione della avvenuta rimozione della vecchia gabbia di accesso agli ex Bagni Special, sul lato sud di via Pra’ e della opportuna sistemazione del tratto di marciapiede antistante. La rimozione della gabbia costituiva il primo obiettivo del GdL stesso visto che la gabbia stava lì da tantissimi anni e creava disturbo, intralcio, degrado. La sua rimozione è anche un fatto simbolico a dimostrare che le cose si possono migliorare anche partendo dalle piccole azioni. Si è quindi chiesta la rimozione anche del vespasiano automatico dismesso in piazza Palmaro. Gianluigi Frongia (Area tecnica del Comune – Direzione Facility management) si è preso in carico di occuparsi della sua rimozione, dopo aver fatto le dovute verifiche che non vi siano particolari competenze di cui tener conto.
Si è discusso quindi della riqualificazione dell’area del Borgo Storico di Pra’-Palmaro, attorno alla chiesa di S.Maria Assunta. Il presidente del Municipio, Claudio Chiarotti, ha fatto presente che gli spazi liberati dal programmato spostamento a mare dei binari della linea ferroviaria, nel tratto tra la chiesa dell’Assunta ed il Branega saranno quasi nulli (a differenza invece della zona a ponente, tra la chiesa e la ex officina Verrina) e che questa parte di Palmaro non godrà quindi dei benefici del progetto di riqualificazione collegato allo spostamento dei binari e alla creazione di una mini Fascia di Rispetto davanti alle case. Si può e si deve quindi iniziare a pensare di riqualificare proprio partendo da qui e con altri progetti, finanziati da Comune e Municipio. A tal fine si stanno mettendo a punto due lavori. Il primo interesserà il rifacimento del marciapede di via Pra’ nella zona davanti alla chiesa di Palmaro, e di via N.S. Assunta, immediatamente dietro; un marciapiede nuovo fatto per bene e non con semplice asfalto. Per fare ciò si attingerà ai fondi di capitalizzazione a disposizione del Municipio concordando l’intervento con Aster; per fare le cose nella maniera migliore servono però anche il contributo del Comune e la partecipazione dei residenti di alcuni civici visto che una parte del marciapiede in oggetto costituisce proprietà privata. I fondi comunali sono a maggior ragione indispensabili per il secondo lavoro di riqualificazione a cui il Municipio sta pensando. Questo secondo progetto riguarda l’area di piazza Palmaro tra il cimitero e la chiesa, e via della SS trinità che costeggia il Branega e che si congiunge poi a piazza Palmaro. Tutta questa strada intorno al cimitero ed alla chiesa (con anche il tratto di via N.S. Assunta fino all’incrocio con via Murtola) la si vorrebbe pedonalizzare e riqualificare con elementi e materiali di pregio. Il progetto parte da un’idea sviluppata insieme all’architetto Milena Matteini per via della SS Trinità (a fianco del Branega) e prevede di riqualificarla con una pavimentazione lastricata in pietra a ricordare le vecchie “creuse” di un tempo e una sorta di pergolato, rendendola pedonale; e pedonale o semi-pedonale diventerebbe anche il resto del percorso intorno al cimitero e davanti alla chiesa, anche se probabilmente con un tipo di pavimentazione leggermente diversa.
Al momento però le risorse economiche disponibili da parte del Comune sono uguali a zero e invece servirebbero almeno dai 300 ai 400 mila euro. Chiarotti pensa che nelle prossime riunioni la Giunta ed il Consiglio Municipale possano fare propria l’idea dell’architetto Matteini e vadano quindi a chiedere al Comune di sviluppare ed ampliare questo progetto, quantificarlo economicamente e poi di finanziarlo inserendolo nel prossimo Piano triennale di lavori pubblici. I due tecnici dell’Assessorato ai Lavori pubblici hanno mostrato attenzione ed interesse per questa proposta.
I rappresentanti del Consiglio di Comunità Praese hanno chiesto di includere in questo progetto di riqualificazione anche la stradina di collegamento tra via Pra’ e piazza Palmaro, che passa accanto all’oratorio (anche se non sarà possibile pedonalizzarla per il passaggio di auto e mezzi per il cimitero e per l’area di sosta dei caravan). Hanno anche sostenuto con decisione che si debba proseguire la ri-sistemazione stile POR del marciapiede nord di via Pra’ dalla rotonda “Scoglio dell’oca” fino all’incrocio con via N.S. Assunta; il progetto, le soluzioni ed i materiali usati devono essere di qualità ed equivalenti a quando realizzato per il POR Pra’ – Marina nelle zone litoranee centrali ed orientali di Pra’, anche per mantenere un elemento di continuità estetica lungo tutto il litorale praese. Vale poi la pena ricordare che la chiesa di Pra’-Palmaro è una chiesa millenaria, la più antica ed importante di tutto il ponente genovese e che quindi la zona intorno ad essa merita una riqualificazione all’altezza di un luogo storico di pregio. Non sono più accettabili soluzioni di basso livello, al risparmio. Pra’ ha pagato e sta pagando un prezzo elevatissimo per la costruzione ed operatività del porto ed è giusto anche dal punto di vista etico che il territorio ed i cittadini vengano ricompensati dalla comunità con soluzioni di alto livello.Si è convenuto che oltre al Comune anche altre istituzioni dovrebbero e potrebbero contribuire economicamente alla riqualificazione del sestiere: il porto e l’Autorità Portuale innanzitutto (anche in virtù della grande rilevanza economica che detto porto ha a livello nazionale, della grande ricchezza che produce che va purtroppo di pari passi con il grande disagio arrecato agli abitanti del sestiere di Palmaro), ma anche l’Unione Europea e la Coop (quest’ultima almeno per la parte di marciapiede della zona su cui insiste).
La Giunta municipale sta anche ipotizzando la futura semipedonalizzazione di tutta via alla Chiesa di Pra’, che vede però la presenza di molte aree private a complicare questo progetto che, secondo il presidente Chiarotti, avrebbe bisogno anche del contributo operativo degli uffici della Mobilità del Comune.
Per quanto riguarda invece il punto sulla riqualificazione di Villa de Mari, visto il poco tempo rimasto si è deciso di rinviare la discussione ad un successivo incontro del GdL, un incontro che dovrebbe dedicare buona parte del proprio tempo a questo tema e a cui dovrebbe partecipare anche l’assessorato al Patrimonio e la A.S.L. (che ha una sede ambulatoriale aperta al pubblico all’interno della villa). Il presidente del Municipio Chiarotti ha comunque anticipato velocemente alcune idee e spunti per la discussione: una suddivisione in millesimi del parco (una parte del quale dovrebbe essere assegnato proprio ad A.S.L. che si sarebbe già detta d’accordo) e una maggiore chiarezza su quale debba essere il ruolo delle associazioni lì presenti, associazioni che dovrebbero anche avere l’incarico della manutenzione del parco come contropartita per la loro presenza perchè diversamente dovrebbero avere invece i locali sulla base di un bando. In relazione a questo ultimo spunto di discussione i rappresentanti del Consiglio di Comunità hanno però precisato che l’obiettivo del Pra’lmarium per Villa de Mari mira a concordare e realizzare miglioramenti strutturali ed estetici degli edifici, del parco e delle strutture architettoniche della villa e a migliorarne qualitativamente la fruibilità e la manutenzione e non tanto a discutere del ruolo delle associazioni che vi trovano sede.
Dovranno trovare i fondi al più presto, Palmaro è l’ unico sestiere di Prà che è rimasto fuori dai por’ Palmaro è rimasta scoperta senza una seria mitigazione, tra porto e abitato un cielo aperto ,subendo rumori e smog ,, l’ impegno da parte della amministrazione pubblica, e fondamentale , per far si che si inizi già da quest’ anno , la via n.s assunta ,i soldi se il municipio e il comune si impegnano li trovano , vediamo passare sotto i nostri occhi e le occasioni destinati ad altri posti vedi prà Pegli voltri ca nuova Dove i lavori e i soldi li si trovano Perché? Non perdiamoci in chiacchiere, palmaro ha bisogno di riprendersi, sia dal punto residenziale e commerciale è un atto dovuto ,per i residenti che aspettano da troppo tempo .
Ringrazio Luciano Bozzo per la chiarezza e precisione con cui riporta le conclusioni a cui si è arrivati con “tanta fatica” e sono risultati apprezzabIli che vedremo, speriamo, nell’arco di tre anni e che comunque que non ripagano il legittimo desiderio di riscatto del sestiere di Palmaro, senza dubbio considerato “figlio di un Dio minore”!!! Speriamo che la tenacia di coloro che si sono dati da fare e continuano ancora, per ottenere condizioni di vivibilità più soddisfacenti, non venga a mancare perché a mio avviso ….Ci sarà ancora da aspettare prima di vedere miglioramenti consistenti! Vorrei poterne godere anch’io che ho assistito al progressivo abbruttimento del mio quartiere. ..Sarebbe bello constatare che si può invertire la rotta e iniziare il processo contrario!
Bene…. Si va avanti a piccoli passi, ma i risultati iniziano a farsi vedere. Il sestiere di Palmaro deve essere riqualificato, abbellito, reso gradevole e vivibile e solo chi vive lì può avere la percezione esatta di cosa si debba fare. Condivido pienamente l’idea che il porto debba iniziare a restituire qualcosa al territorio che lo ospita e che ne sopporta il peso. La collaborazione tra i cittadini e le istruzioni è fondamentale per la riuscita dell’impresa . Spero anche io di riuscire a vedere finalmente qualcosa di bello a Palmaro, che era la perla di Pra’ e deve tornare ad esserlo.
Con tutti i milioni che girano in porto e di cui si riempe la bocca chi amministra il porto, per restituire a Palmaro e ai suoi cittadini un quartiere decoroso basta il guadano di qualche minuto per toglierci da questo inferno che ci avete creato e che subiamo da decenni fuori subito i soldi e investite in riqualificazione siete o non siete il primo porto del mediterraneo con un retroporto da terzo mondo vergogna abbiamo aspettato fino troppo
Grazie a Luciano che ci dettaglia bene i vari passaggi, a tutti i componenti dei gruppi di lavoro , sostenuti anche dai cittadini che partecipano al tavolo in loco…(sala Roberto Montecucco, se fosse ancora tra noi, sarebbe molto attivo!)grazie agli architetti, che finalmente disegnano Un sestiere di Palmaro che ritorna all’antico splendore…Adesso vogliamo vedere la riqualificazione concretamente, certo, una cosa alla volta ma senza indugio, dar mano ai lavori!
Il porto più avanzato del mediterraneo può benissimo investire in vivibilità e bellezza ritrovata per il territorio che ha deturpato, e che merita di tornare a splendere.