Luciano Bozzo –
Il 2 marzo ed il 20 aprile di quest’anno si sono tenuti in videoconferenza due nuovi incontri del Gruppo di Lavoro (GdL) “Alfa” e del GdL “Bravo” del Tavolo Tecnico Pra’lmarium. In questo primo articolo vi diamo conto della prima di queste due riunioni.
Il GdL Alfa si occupa di mitigare l’impatto ambientale ed il rumore generati nel sestiere di Pra’-Palmaro dalla presenza delle linee ferroviarie e del parco ferroviario interno al porto ed ha come principali componenti RFI, Autorità di Sistema Portuale (AdSP), PSA Genova Pra’, Comune di Genova, Municipio VII Ponente e le associazioni locali che hanno aderito al Consiglio di Comunità Praese. Nella riunione del 2 marzo si è fatto il punto sulla proposta avanzata dalla FondAzione PRimA’vera di un impianto fisso di lubrificazione delle rotaie in particolare nel tratto più vicino alle abitazioni per abbattere il rumore degli stridii dovuti al transito ed alle frenate dei treni merci. Uno studio di fattibilità preliminare fatto da RFI nel 2020 in effetti aveva evidenziato che questa ipotesi è fattibile e che un simile impianto è stato già installato in alcuni siti dove ha dato buoni risultati. In questa nuova riunione RFI ha fatto sapere che il costo di una simile installazione è compreso tra gli 80 ed i 100 mila euro con oneri di manutenzione di circa 7 mila euro all’anno. Diversamente da quanto ci si aspettava però RFI non ha presentato un progetto più dettagliato con tempistiche di realizzazione e attribuzione degli oneri, fermo resatando che questo intervento andrebbe fatto entro i tempi previsti per i lavori di sistemazione e potenziamento del fascio di binari per le merci già programmati.
Occorre a questo punto dare uno sviluppo concreto a questa idea vista l’incidenza negativa e pesante di questa fonte di rumore sui residenti di Pra’-Palmaro che vivono molto vicini al parco ferroviario merci. Almeno nella zona tra il torrente Branega ed il casello autostradale il parco merci ferroviario avrebbe forse potuto essere concluso già da tempo ed anche i progetti per limitarne rumore e inquinamento (impianto di lubrificazione delle rotaie, pannelli e dune naturali fonoassorbenti) avrebbero potuto essere in uno stadio ben più avanzato. Si è così chiesto un impegno diretto sia da parte dell’Assessore allo sviluppo portuale Francesco Maresca che del Vicesindaco Pietro Piciocchi per spronare la direzione di RFI al fine di riuscire a portare a compimento questa importante opera di mitigazione risolvendo la questione dell’attribuzione degli oneri e velocizzando al massimo i vari passaggi necessari. Un altro passo in avanti per diminuire il rumore prodotto dal parco ferroviario e dalla movimentazione dei convogli all’interno del porto di Pra’ sarebbe rappresentato dall’installazione di un impianto di automazione degli scambi nel tratto ferroviario non elettrificato interno al porto per evitare gli “stop & go” dei treni di Fuori Muro, il cui coordinatore aveva confermato il problema: dalla stazione del parco ferroviario merci fino alla fine del Terminal il treno deve effettuare varie soste e ripartenze e da regolamento ad ogni ripartenza ci deve essere un fischio, il cui rumore si aggiunge quindi al rumore dello stridio. Parliamo degli scambi all’interno del terminal, perchè quelli esterni sono già elettrificati. La creazione di un passaggio a livello all’interno del porto a fine 2019 ha in parte diminuito le fermate dei convogli riducendone le rumorose frenate e ripartenze ma bisogna procedere con ulteriori migliorie elettrificando ed automatizzando diversi scambi all’interno del terminal. AdSP ha affermato che si tratta di un intervento fattibile dal punto di vista tecnico e che PSA è il concessionario di riferimento con il quale collaborare per arrivare a questo risultato. Autorità Portuale ha preso così l’impegno di farsi parte attiva per arrivare all’automazione degli scambi della parte di parco ferroviario interna al Terminal portuale coinvolgendo direttamente in un Tavolo di lavoro ad hoc PSA, Fuori Muro e RFI. Il GdL Alfa ha preso atto di due azioni richieste nelle precedenti riunioni e portate positivamente a compimento: l’introduzione e l’utilizzo di timer per lo spegnimento automatico dei rumorosi motori diesel dei locomotori di Fuori Muro quando questi sono fermi per più di 10 minuti e la campagna di sensibilizzazione interna al personale di macchina di Fuori Muro e Mercitalia/RFI per ridurre al minimo l’uso delle segnalazioni acustiche e dei rumori generati. Visto che però a detta dei residenti e delle associazioni locali, interpellate a fine 2020, l’azione di sensibilizzazione rivolta ai macchinisti non sembrerebbe bastata a mitigare di molto questo problema, il GdL ha invitato Fuori Muro e Mercitalia per tramite di RFI a completare questa azione fornendo copia delle comunicazioni e delle raccomandazioni rivolte al proprio personale di macchina e magari anche rinnovandole nella maniera più opportuna, fermo restando, come ci è stato spiegato, l’obbligatorietà del fischio ad ogni ripartenza dei mezzi ferroviari. E’ stato poi osservato come siano ora per lo più i locomotori elettrici di Mercitalia una fonte di rumore in questo particolare ambito specie nelle situazioni in cui i locomotori attendono di partire; avendo infatti il pantografo sotto tensione si ha l’aerostato che scatta per raffreddare e che genera un rumore assai fastidioso soprattutto di notte. Si è discusso della riparazione e del ripristino del muro e della sostituzione delle griglie di separazione tra la linea ferroviaria Genova-Ventimiglia e via Pra’ nel tratto tra il torrente Branega e il rio San Giuliano, a cura di RFI, con finitura esterna del muro e coloritura che richiami quella già adottata nei muri di separazione delle carreggiate di via Pra’ nei tratti dei sestieri di Sapello e Longarello. Ad onta del fatto che questi lavori parevano sul punto di essere intrapresi già un anno prima RFI ha però riferito che in realtà non sarebbero iniziati prima di maggio di quest’anno e che i ritardi sono dovuti fondamentalmente alla pandemia da Covid. Altro tema è quello dello studio di fattibilità per l’utilizzo di locomotori ibridi (elettrico – batterie) o a GNL, entrambi con buone caratteristiche di silenziosità, per la sostituzione dei locomotori diesel di Fuori Muro. AdSP ha informato del fatto che la proroga del contratto per l’azienda di manovra con Fuori Muro scade a fine anno. Si sta ora definendo il percorso per arrivare a una nuova gara e questo tema verrà affrontato dalle persone che all’interno di AdSP si occupano della questione. Per il GNL è necessario prima individuare la collocazione di un serbatoio mobile; una possibile collocazione è proprio il porto di Pra’; per questo servizio è stata già fatta una gara che ha visto un vincitore anche se il rischio di ricorsi da parte di qualche altra ditta potrebbe generare possibili ritardi. Il tema della sicurezza è naturalmente ben presente nei requisiti della gara per questo servizio che devono riguardare sia la sicurezza del luogo identificato per la collocazione del serbatoio che i suoi possibili spostamenti. Nella riunione del GdL Alfa di inizio marzo si è anche accennato alla collaborazione in corso tra Comune, RFI e Autorità Portuale per la realizzazione del progetto “Ridiamo il mare a Pra’-Palmaro”. Per una piena attuazione del progetto si dovrà attendere la liberazione delle aree da parte di RFI; nonostante la pressione per ridurre i tempi da parte del ViceSindaco Piciocchi RFI avrebbe fatto sapere di non poter consegnare queste aree prima del 2026/27 e che tutte le aree verranno consegnate nello stesso momento. Pertanto il progetto, che nasce dagli studi preliminari fatti dall’Università di Genova e che il Comune ha portato avanti nei mesi scorsi, interessa, almeno in questa fase, solo l’area litoranea del sestiere di Palmaro comprese le sue vie interne e Villa de Mari ma non ancora l’area litoranea del sestiere di Ca’ Nova; grazie anche alla collaborazione di una azienda di progettazione di Milano il Comune ha comunque potuto presentare questo importante progetto di riqualificazione urbana a fine marzo per concorrere ad un bando interministeriale che prevede un finanziamento di 15 milioni di euro. Anche il Presidente dell’AdSP Paolo Emilio Signorini si è dichiarato seriamente intenzionato a fare la propria parte per migliorare vivibilità e qualità di questa parte di città mentre nelle prossime settimane il Comune dovrebbe presentare ed illustrare ufficialmente il progetto anche nel nostro territorio.
Le tempistiche così lunghe indicate da RFI pongono però dei vincoli assai problematici e quindi il confronto con RFI deve andare avanti e dovrebbe prevedere una anticipazione dei tempi di consegna delle aree; non è giusto far aspettare così tanto i cittadini di Pra’-Palmaro e Pra’-Ca’ Nova per poter avere finalmente un prolungamento della Fascia di Rispetto a ponente lungo tutto l’asse di divisione tra abitato e ville storiche da un lato, ferrovia e porto dall’altro. Infine per quanto riguarda poi le denominazioni ufficiali di “Parco ferroviario di Pra’ Mare” e “Bretella ferroviaria di Pra’” per l’esistente nonchè della progettata nuova fermata di Genova Pra’-Palmaro sulla linea Voltri-Piazza Principe, che secondo i progetti dovrebbe diventare una linea con le caratteristiche di metropolitana di superficie, la situazione appare al momento diversificata: nessun problema per il nome della nuova fermata e la ridenominazione della bretella (tutta in territorio praese) mentre per il nome del parco ferroviario di Pra’ Mare sembra esserci ancora qualche problema.
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