Pra’ Viva ed il Comune fanno il punto sui lavori del P.O.R.

Luciano Bozzo #

Sabato mattina 6 settembre nella sede del Centro Remiero di Pra’ il Consorzio Pra’ Viva ha organizzato un incontro pubblico insieme al Comune di Genova per fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento del progetto di riqualificazione P.O.R. Pra’ Marina ora che il progetto nelle sue varie articolazioni è ormai prossimo alla fase di esecuzione dei lavori.
Erano presenti il Presidente di Pra’ Viva Ginetto Parodi e per il Comune l’Assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Crivello, gli Architetti Annamaria Nicoletti e Mirco Grassi e l’Ingegnere Alfonsina Lovato; presente anche il Presidente del Municipio VII Ponente Mauro Avvenente.
Ginetto Parodi ha introdotto la discussione ricordando quali sono le varie parti in cui si suddivide il progetto del P.O.R.: il Parco Lungo (ovvero la nuova Via Pra’), il Parco di Ponente, il Parco di Levante, il molo di approdo della nave-bus a cui si aggiunge il progetto di ripristino del campo di canottaggio e dell’area attigua, un progetto quest’ultimo che non rientra nel P.O.R. ma che è finanziato invece grazie a fondi residui delle Colombiane del 1992; Parodi ha anche introdotto velocemente lo stato dell’arte di tutte queste parti del progetto ed ha messo sul tavolo le questioni ancora aperte e le problematicità collegate ai vari fronti.  Ha quindi lanciato l’idea della creazione di un Osservatorio sui lavori con il compito di vigilare sulla corretta attuazione dei progetti, sul rispetto dei tempi e con la capacità di proporre possibili miglioramenti fattibili anche in corso d’opera.
A seguire l’Assessore Crivello ed i tecnici del Comune sono entrati  con maggiore dettaglio su tutti gli aspetti progettuali in discussione.
I lavori del cosiddetto Parco Lungo che prevedono il riutilizzo del vecchio tracciato ferroviario ed il rifacimento di un cospicuo tratto di Via Pra’ sono stati suddivisi in due lotti: il primo lotto copre il tratto di ponente che va dall’incrocio con Via Taggia a quello con Via Cordanieri mentre il secondo lotto va da Via Cordanieri a Via Ungaretti. Le gare di appalto si sono concluse ed i due lotti saranno affidati a due diverse ditte che si apprestano a lavorare in parallelo per accelerare i tempi.  Nonostante le aspre discussioni del recente passato e l’opposizione di una buona parte dei Praesi, il progetto non prescinde dall’idea delle quattro corsie, due delle quali (quelle esterne) riservate agli autobus; due corsie troveranno spazio sopra al rilevato ferroviario e due invece sulla sede che ospita l’Aurelia attuale (almeno per buona parte del tracciato) pur se a distanza maggiore dalle case rispetto ad oggi. Per prime verranno fatte le due corsie in direzione Pegli sopra al tracciato della ferrovia; una volta terminate queste, il traffico verrà spostato temporaneamente su di esse e si procederà con la realizzazione di quelle in direzione di Voltri.
Questa seconda fase dei lavori potrà essere fatta anche dopo la fine del 2015 ed all’inizio del 2016 in quanto è finanziata dagli enti locali (Regione e Comune) e non dai fondi europei che hanno il vincolo della fine dei lavori entro il 2015.
Le gare di appalto per i due lotti del Parco lungo e per il Parco di Ponente hanno registrato dei ribassi considerevoli rappresentati sia da una diminuzione dei costi previsti dal bando di gara sia dalla disponibilità da parte delle ditte ad eseguire alcune migliorie suggerite dal Comune senza aggravio di spesa per il committente.
Anzi per quanto riguarda il lotto di levante il ribasso è stato così alto da imporre al costruttore in gara di fornire adeguate spiegazioni e  giustificazioni come richiesto dalla legge, cosa che peraltro la ditta starebbe puntualmente facendo.
Per questo motivo l’aggiudicazione definitiva dell’appalto di levante dovrà subire un mese di ritardo mentre è pressoché immediata invece per quello di ponente.  Inizierà quindi la fase della stesura del Progetto esecutivo da parte delle due ditte vincitrici  che porterà via circa un mese e a cui farà seguito la stipula del contratto e l’inizio dei lavori che, al netto di tutto ciò, sono previsti ad inizio novembre per il lotto di Ponente e ad inizio dicembre per quello di Levante.
Sull’argomento l’architetto Grassi svela anche questo curioso retroscena: appena approvate le gare di appalto nello scorso autunno, nel giro di quattro mesi i tecnici del Comune hanno dovuto rivedere per più volte i bandi a causa dei sopravvenuti cambiamenti legislativi.
I lavori del lotto di Ponente prevedono la creazione di una zona pedonale al posto dell’attuale Via Pra’, tra Piazza Bignami e l’incrocio con Via Cordanieri, che dovrebbe inglobare anche la vecchia stazione ferroviaria destinata ad essere sede del mercato a chilometri zero ma che oggi ospita invece alcune persone sbandate e/o senza fissa dimora compresi anche alcuni bambini.  Per l’Assessore Crivello l’edificio andrebbe da subito consegnato alla ditta che eseguirà i lavori affinché possa utilizzarlo come propria sede locale e come uffici realizzando altresì anche un presidio di sicurezza sull’area;  un discorso analogo viene fatto nella zona di levante per la ex Pizzeria San Pietro, sulla quale pesa una controversa questione giudiziaria e che a causa dell’abbandono conseguente  è caduta anch’essa facilmente preda di zingari e senza tetto.  Nel frattempo pare che la pizzeria stia per essere messa a  disposizione del Comune ma in ogni caso qui la vicenda appare più complicata non solo per la causa legale in atto ma anche per i diritti che legittimamente può continuare a vantare il proprietario della pizzeria.
Per quanto riguarda il Parco di Ponente e di Levante i progetti dei lavori saranno approvati nella seconda metà di settembre dopo che in questi giorni si è appena concluso un passaggio di verifica in Regione. Quindi partiranno le gare di appalto: anche qui si valuterà il ribasso sia in termini economici che di migliorie tecniche suggerite.
Nel Parco di Ponente sono previsti semplici lavori di risistemazione del parco e degli ingressi dalla nuova Via Pra’, la realizzazione del relativo tratto di pista ciclabile, la recinzione di parte dell’area, e l’estensione degli spazi esterni a disposizione della piscina (il primo intervento che dovrebbe essere  fatto).  Il Parco di Ponente ed il tratto di Aurelia attiguo saranno privi di barriere architettoniche; è stata inoltre richiesta la progettazione congiunta delle due diverse ditte per uniformare la giunzione tra Aurelia e accessi al parco.
Più complesso il progetto per il Parco di Levante dove prima di tutto è necessario un intervento di bonifica e predisposizione dell’area che deve essere sopraelevata e complanarizzata con 15mila metri cubi di terra provenienti dal cantiere del nodo ferroviario di Genova ed in particolare dai lavori per il potenziamento della galleria tra le stazioni di Principe e Brignole. Lo smarino è già stato analizzato e certificato in linea con i requisiti delle leggi in tema di tutela ambientale e della salute; come ulteriore precauzione  le analisi verranno ripetute a campione ogni mille metri cubi di terra prima che il terriccio sia trasportato nel cantiere davanti al sestiere di Longarello.
Incaricato del trasporto e del conferimento dello smarino nel cantiere è il consorzio Eureka; l’area di lavoro del Parco di Levante sarà recintata e presidiata in modo tale che possano entrare solo i camion della ditta Eureka che scaricano il terreno certificato.  Su questo aspetto però i timori sono tanti e pure giustificati da quanto avvenuto nel passato anche recente sul nostro territorio più di una volta utilizzato come discarica illegale di materiale più o meno insalubre da parte di ignoti.
Si chiede di prendere tutte le precauzioni per presidiare e monitorare l’area di cantiere e per evitare il ripetersi di questi fatti e più di uno richiede il campionamento e l’analisi del terreno anche al momento dell’arrivo a Pra’.
Ginetto Parodi pone la questione dell’utilizzo dei soldi risparmiati grazie ai ribassi di cui si è detto sopra  per iniziare a realizzare i primi impianti sportivi nel Parco di Levante, magari in sinergia con la Regione Liguria (secondo il progetto Pra’ to Sport che il Comune vorrebbe realizzare per passi successivi), anziché limitarsi alla semplice bonifica e sistemazione della zona a verde pubblico con relativo tratto di pista ciclabile prevista in questa prima fase.  La cosa non sarebbe certo una novità visto che nel corso della precedente presentazione dei progetti del P.O.R. Comune e Municipio avevano affermato di far affidamento proprio sui probabili ribassi in sede di appalto per riuscire a realizzare almeno una parte degli impianti sportivi e nello specifico, lo skate park ed il campetto polivalente all’aperto.
Per quanto riguarda la Nave-bus  si sta pubblicando la gara per la costruzione del pontile di attracco subito a levante della nuova stazione ferroviaria dove già da tempo si è realizzato l’ampio parcheggio di interscambio a “rotatoria”; inizio lavori previsto per febbraio, durata degli stessi due o tre mesi.
Per il Campo di regata ci sono a disposizione 450mila euro, residuo delle Colombiane, che saranno presto utilizzati per il ripristino delle corsie di gara nel canale di calma, per la bonifica degli spazi sotto il ponte della ferrovia all’altezza del Centro remiero, per interventi di messa in sicurezza della torretta e delle coperture della piscina e delle palazzine del Centro e di quelle attigue al campo sportivo.
Per questo progetto la gara è in corso e le offerte vanno presentate entro il 27 settembre.  Si valuterà solo l’offerta economica in quanto i lavori sono semplici e puntuali. La consegna dei lavori è prevista entro novembre 2014.
Il Presidente del Municipio Mauro Avvenente è intervenuto ancora sul riempimento e sulla complanarizzazione dell’area del futuro Parco di levante affermando che il Municipio ha ricevuto le necessarie rassicurazioni da Comune e ARPAL sulla qualità del terreno che verrà impiegato per tale scopo, un terreno costituito in massima parte da materiale basaltico già verificato e che non contiene sostanze nocive.  Avvenente concorda peraltro in toto con la richiesta di approntare l’opportuna vigilanza e di fornire tutte le garanzie perchè nel periodo di conferimento del terreno non si verifichino sversamenti di altro materiale da parte di estranei; al pari dell’Assessore Crivello, si dice poi favorevole alla creazione dell’Osservatorio sui lavori del P.O.R., un organo ufficiale, istituito dal Comune, magari presieduto dal Municipio e partecipato anche dai cittadini di Pra’, che abbia la possibilità non solo di monitorare il corretto andamento dei lavori ma anche di suggerire eventuali miglioramenti realizzabili in corso d’opera, potendo a tal fine interpellare e coinvolgere le persone, le istituzioni e le aziende che di volta in volta riterrà più opportuno.
Sempre il presidente Avvenente ha ricordato gli impegni presi dall’Autorità Portuale e presentati dal Presidente dell’Autorità Luigi Merlo in un Consiglio Municipale dello scorso giugno per limitare notevolmente l’impatto ambientale del porto sull’abitato di Pra’ e di Pegli. Innanzitutto  l’elettrificazione delle banchine, il cui progetto, (già pronto ed ora in fase di verifica da parte di P.S.A. e  Municipio) dovrebbe essere finanziato nel 2015 in modo tale da consentire l’avvio dei  lavori, si spera, entro la fine dell’anno e la conclusione dei lavori due anni dopo; solo così potrà cessare il pesante e fastidioso rumore prodotto dai gruppi elettrogeni delle navi ancorate in banchina. Un secondo progetto riguarda l’innalzamento e l’allargamento delle dune che separano l’area del porto e dei container dalla pista ciclabile. Un insieme di dune con la base allargata  verso il porto e sopraelevate con terreno fertile potrà essere facilmente coperta da alberi frondosi e da vegetazione e costituire una barriera visiva e fono-assorbente tra porto e città; l’Autorità Portuale ha già approvato il finanziamento di questo progetto e le nuove dune dovrebbero essere create  già nella prima metà del 2015 portando i loro benefici effetti quantomeno alla parte bassa della nostra cittadina.  Nel frattempo il Municipio ha richiesto a Capitaneria di Porto e Difensore Civico un maggiore impegno di monitoraggio e sanzione per limitare i rumori delle navi più rumorose che, con solerzia, i cittadini di Pra’ hanno individuato e segnalato.
Gli interventi del pubblico hanno posto l’accento su alcuni degli aspetti critici della Fascia di Rispetto e più in generale del nostro territorio. Emerge sicuramente l’esigenza di assicurare un soddisfacente livello di pulizia, di decoro e di sicurezza nella Fascia, nel Parco, e lungo la passeggiata cosa che invece al momento non viene garantita, e a tal proposito qualcuno ricorda che ad esempio la pulizia dei sottopassi di accesso alla passeggiata a mare dal Parco Dapelo viene lasciata al volontariato; desta sempre più preoccupazione l’occupazione abusiva della vecchia stazione ferroviaria, dell’area intorno alla pizzeria San Pietro e degli spazi sotto ai viadotti ferroviari da parte di zingari e senza tetto con i timori per la sicurezza delle persone e per il deteriorarsi delle condizioni igienico-sanitarie.  Si richiama il problema delle barriere architettoniche nel parco e lungo la passeggiata, la necessità di rendere agibile e funzionante il gabinetto pubblico all’interno del parco, per la qual cosa occorerà dapprima collegare i servizi alla rete fognaria e poi istituire un opportuno servizio di apertura, chiusura, pulizia e presidio del bagno pubblico per evitare che lo stesso ritorni ad essere in breve tempo inutilizzabile.
Viene infine sottolineato il pesante degrado ambientale ed il livello di inquinamento che attanagliano il sestiere di Palmaro, ottenendo la disponibilità dell’Assessore Crivello ad effettuare un sopralluogo ed una verifica sul posto.
E’ rimasto invece un po’ ai margini della discussione il tema della viabilità e dell’aspetto della nuova Via Pra’ a quattro corsie che, secondo il progetto esecutivo esposto nella sala, presenterà carreggiate complanari solo nel breve tratto tra Piazza Sciesa e Via Cordanieri e che in tutto il resto del percorso soggetto ad intervento avrà uno scalino ed un marciapiede di separazione tra le due carreggiate al centro della strada.
La speranza che, come FondAzione PrimA’vera e come Redazione di Supra’tutto abbiamo, è che in fase di progetto esecutivo e nel corso della realizzazione dei lavori possano trovare spazio quelle migliorie e quegli accorgimenti che, pur senza stravolgere il progetto, rendano la nuova Aurelia più funzionale alle esigenze dei residenti, estendendo ove possibile la complanarità delle carreggiate, facilitando la svolta da e per l’interno del paese, limitando la velocità dei veicoli e rendendo gli attraversamenti pedonali ben evidenti e sicuri.
Un altro piccolo sforzo, a nostro avviso, potrebbe e dovrebbe essere fatto per migliorare anche l’aspetto estetico della strada e delle zone immediatamente adiacenti con l’utilizzo di materiali di pregio e con un’ampia presenza di aiuole, di piante e di alberi lungo i marciapiedi e tra le carreggiate ed anche per valorizzare e ricordare gli aspetti storici, culturali e di eccellenza della nostra Delegazione; a tal fine le rotonde lungo la strada potrebbero ospitare semplici realizzazioni, belle e dai costi contenuti, per riportare ed indicare ad esempio i sestieri ed i monumenti di Pra’, il basilico, la storia della sua spiaggia e dei suoi cantieri navali e a ricordare agli automobilisti in transito che non si trovano in una delle tante ed anonime periferie urbane dell’Italia ma in un paese di lunga ed antica storia e dalle notevoli ricchezze e tradizioni.