Redazione-
Inutile rimembrare quello che c’era anni or sono. La caparbietà della popolazione praese ha ottenuto almeno in parte opere di mitigazione all’imponente piattaforma portuale con le aree della Fascia e del Parco di ponente . L’abbellimento delle opere del POR è sotto gli occhi di tutti e seppur non ancora concluse le opere in progetto, (nei prossimi giorni dovrebbe anche essere inaugurato l’ultimo elemento di levante con la pista di atletica) il nostro territorio ha subito un restyling apprezzabile… MA… A CHE SERVE TUTTO QUESTO, SE NON ESISTE UN PIANO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E SISTEMATICA? Tristemente dobbiamo notare come in queste ultime settimane le aree verdi da noi faticosamente conquistate siano diventate lande invase di sterpaglie. La 
passeggiata della fascia è invasa da vegetazione (e pensare che i giorni scorsi abbiamo anche ospitato un meeting Nazionale di canottaggio … Bella figura! che abbiamo fatto). Il parco Dapelo non vede uno sfalcio da ormai alcuni mesi e soprattutto negli ultimi giorni, nonostante l’arrivo del caldo, non è più attiva l’irrigazione delle aiuole. Lungo i marciapiedi delle aree del POR, ove sono state realizzate le piantumazioni, si 
può notare una crescita rigogliosissima di piante infestanti che, oltre a regalare “preziosi allergeni” contribuisce alla raccolta di ogni tipo di rifiuto svolazzante, donando un eccellente tocco di degrado che non guasta mai. Senza contare la famigerate zecche, se va tutto bene, un salto dal dermatologo per la rimozione, se qualcosa va storto e l’insetto può esserne portatore, si rischiano patologie serie. A questo punto, per sfuggire alle nuove aree malmesse si potrebbe pensare di “rifugiarsi” nelle strade interne… ed ecco a voi servita la selva di via Fagaglia (mi chiedo come si possa pensare di poterne usufruire in questo stato) o la “creuza” di salita Capelloni (proprio a fianco al palazzo municipale) che dovrebbe accompagnare i nostri concittadini più piccoli all’asilo Emma Valle. Il mugugno della popolazione è sempre più forte. Quotidianamente si possono leggere su vari “social” lamentele e soprattutto le richieste di una maggiore cura delle aree e di (lecita) richiesta di decoro. È sempre maggiore il sentimento di abbandono da parte dell’amministrazione pubblica . Al cittadino non interessa sapere a chi spetta l’onere della manutenzione, ma il risultato, che data la valenza “compensativa”, deve essere gestito ai più alti standard estetici e funzionali. Le ultime vicende legate ai cambiamenti di Pra viva e una più che evidente lotta di colore tra l’amministrazione comunale e quella municipale stanno facendo pagare alla cittadinanza Praese un conto inadeguato e soprattutto immeritato. Speriamo di sentire a breve il soave suono dei decespugliatori. Ultim’ora: ieri, incivili hanno pensato bene di abbandonare residui edili tra l’erba della Rotonda “Scoglio dell’oca” prontamente avvisati i Vigili urbani, si è posto per fortuna rimedio a questo scempio, il caldo dà alla testa, non c’è che dire!
Giustissimo, ma preferirei le sterpaglie a tutto quello che sta subendo Palmaro….!!!!
Chiaro che purtroppo gli incivili danno una grossa mano al crescere ere del degrado ma non si può pensare che la manutenzione del poco verde, faticosamente conquistato, resti a carico di cittadini volontani! Ripeto….ogni cittadino dovrebbe intanto non sporcare ma il lavoro grosso non spetta certo a noi!
Effettivamente ho notato la trascuratezza delle aiuole, e un peccato che anche davanti ai negozi ci sia l’ erba alta ,fa disordine , noi nel sestiere di palmaro ,le pochissime fioriere che abbiamo ,li curiamo, noi negozianti li puliamo e innaffiamo, lo sfalcio lungo le vie ci deve pensare il municipio . È un vero peccato abbndonare ,adesso che prà ha goduto dei lavori del por .
Io abito a Sestri ponente e sono quotidianamente in guerra per la questione pulizia. So che voi di Pra siete combattiivi, ma anche la lotta per questioni che dovrebbero essere normali, anzi proprio per questo, sfiniscono , più delle questioni di principio. Io ho preso, nel mio piccolo, a raccogliere la spazzatura che trovo per terra, abbandonata dai miei sudici concittadini,e a chi mi guarda dico che mi vergogno di vivere in mezzo allo sporco. Chiedo spesso ad Amiu di riposizionare bidoncini per piccola spazzatura divelti da tempo e qualche volta vengo anche ascoltata. Sul verde pubblico, il cui mantenimento prevede spesso l’utilizzo di decespugliatori non si può fare un granché, se non, muniti dei guanti presi nei reparti frutta dei supermercati, provvedere allo sradicamento della paritaria che, se nata da poco, non è faticoso. Certo, ancora una volta dimostriamo che l’Italia, come diceva Ennio Flaiano, è il paese delle inaugurazioni, ma non delle manutenzioni. E ciò vale per tutto, dalle cose piccole a quelle ben più grandi. Detto nel giorno dell’abbattimento dei tronconi del ponte Morandi, ciò dovrebbe farci meditare, come cittadini di questo meraviglioso ma disgraziatissimo paese. Cordialmente