L’iniziativa, realizzata a villa Sauli Podestà dalla Città metropolitana con un investimento di 4,5 milioni di euro, è gestita dall’istituto alberghiero Bergese e dalla Fondazione Cif
Articolo completo dul sito del Comune.
http://www.comune.genova.it/content/con-l39istituto-bergese-prende-il-il-parco-del-basilico
Che carino il mortaio con la Lanterna per pestello:-)
Dobbiamo essere fieri di essere la patria di una delicata e gustosa salsa come il Pesto, famoso ed amato in tutto il mondo!
Qualche tempo fa, qualcuno mi disse che a Pra’ siamo sempre agli onori della cronaca. Vuoi per la Fascia di Rispetto che attira sempre più “foresti”, vuoi per la piscina che è un vero gioiellino nel panorama natatorio genovese, vuoi per il canottaggio e la scuola di vela e vuoi per l’orgogliosa paternità di Sua Maestà “Il Basilico”. O meglio del supremo “Basilico di Pra”, universalmente noto e proposto nei negozi di Genova, soprattutto quelli sulla rotta pedonale del turisti che salgono dal Posto Antico, con specificazione bene in vista. Ebbene, oggi l'”ORO VERDE” di Pra’ ha la sua casa ufficiale e nessuna location poteva rendergli più omaggio della seicentesca Villa Sauli Podestà, riportata allo splendore di un tempo con un sapiente restauro a 360 gradi. Una dimora antica, di grande pregio, fra le cui mura verranno promosse la cultura del basilico e la produzione del pasto come bandiera di Genova nel mondo e … Sta proprio qui, nel lembo più estremo di Pra’, in attesa che anche il parco al suo intorno, pur ridimensionato da scelte urbanistiche scellerate, rimarca a nuova vita. Come dire … un altro fiore all’occhiello.
Il logo, che mi pare di aver capito non è ancora definitivo, piace molto anche a me. La Lanterna/pestello è graziosissima e mi fa venire un’idea che altri paesi in Italia hanno sviluppato dandosi una connotazione particolare. Che può essere legata alla storia, a un personaggio, a un evento particolare, a una tradizione da richiamare e proporre … sul muri. Esattamente. Come a Valloria, delizioso borgo alle spalle di Imperia, dove poté di case, stalle, magazzini e cantine sono meraviglie che incantano, dipinte e interpretata da pittori e giovani artisti. O Vernante, piccolo centro occitano in Val Vermenagna, che ricorda il più famoso illustratore del Pinocchio di Collodi, Attilio Mussino, che a Vernante trascorsa gli ultimi anni della propria vita, con più di cento murales lungo le vie del centro storico. Dipinti che regalano un aspetto fiabesco al paese e lo rendono unico. Non si chiede tanto, ovviamente. Ma qualcosa di potrebbe fare. A Pra’, le facciate laterali della vecchie case sull’Aurelia, in quanto spesso prive di bucature, si presterebbero paricolarmente ad ospitare immagini attinenti la nostra Delegazione, la sua vita passata a presente. Che so … i pescatori e i loro gozzi, il basilico nel mortaio, una canoa e il logo dello Speranza, quante “chicche” praine ci sarebbero da celebrare e proporre come specificità nostre. Chissà se si potrebbe, chissà se e quanto sarebbe difficile dar corpo a un’idea … In realtà, ci penso da un po’ e la riqualificazione in itinere mi ha molto stuzzicato. Come quel qualcosa che si intravede fra i ponteggi sulla facciata ovest di una palazzina del canottaggio e che sembra essere proprio un disegno … sarebbe bello fosse il primo di una serie. Chissà, pensare in grande e con fantasia non costa nulla e … bisogna, mai arginare i sogni.