Periscopio – Ed ecco le portacontenitori a Gas

Guido Barbazza –

E’ da poco entrata in servizio, dopo essere stata varata, il 25 settembre u.s., a Shanghai, dai cantieri della CSSC (China State Shipbuilding Corporation) la “CMA CGM Jacques Saadè”, la più grande nave portacontenitori alimentata a LNG al mondo. L’LNG, o gas naturale liquefatto, è il combustibile fossile meno inquinante che consente, in comparazione con i combustibili tradizionali utilizzati dalle navi, una riduzione del 20 % delle emissioni di CO2, una riduzione del 99%, in pratica l’azzeramento, delle emissioni di zolfo e di particolati, oltre che la riduzione dell’85% degli ossidi di azoto, o NOx. La “CMA CGM Jacques Saadè”, che prende il nome dal fondatore della grande compagnia di navigazione francese, con sede a Marsiglia, è lunga 400, larga 61 e ha pescaggio di 16 metri, per una capacità di 23.112 TEU. Il suo motore principale è un dual-fuel WinGD 12X92DF, cioè un “bestione” con dodici cilindri in linea del diametro di 92 centimetri, della potenza di ben 63.840 Kw. La nave farà linea tra i porti del Far East e quelli del Nord Europa. La potenza, e quindi i volumi di emissioni allo scarico della nave, secondo quanto dichiarato dalla compagnia, equivalgono a quelli di 1.150 autovetture Renault Clio. E’ prevedibile che navi come la Jaques Saadè, alimentate a LNG comincino a scalare al Porto di Pra’ nel futuro, e ciò è da ritenersi positivo in quanto, operando a gas, le emissioni di inquinanti in atmosfera saranno sensibilmente inferiori a quanto accaduto fino ad oggi, in occasione degli arrivi e delle partenze, e cioè quando il motore principale è in funzione. Resta comunque il fatto che le problematiche e l’invasività, per quanto riguarda il Bacino Portuale di Pra’, non sono derivanti dalle sole emissioni in atmosfera, che l’utilizzo dei combustibili a basso tenore di zolfo e dell’LNG contribuiranno a ridurre, ma spesso e prevalentemente dalle emissioni sonore, spesso nelle ore notturne. Tali spiacevoli rumori pulsanti non potranno essere eliminati tramite l’utilizzo di combustibili meno inquinanti, come l’LNG, ma solo fermando i gruppi elettrogeni durante la sosta in porto, siano essi funzionanti a gasolio a basso tenore di zolfo o a LNG, ed alimentando le navi con elettricità fornita da terra utilizzando la tecnologia di “Cold Ironing”, di cui il Bacino Portuale di Pra’ sarà dotato entro la fine dell’anno.