Pedalando per” l’Italia che trema”: il praino Massimo Pedersoli attraverserà in bici il cratere sismico del 2016

Elis@Provinciali –

Sono ben 140 i comuni del centro Italia interessati, da Fabriano a Macerata, e Massimo li toccherà tutti, per riportare all’attenzione le opere incompiute della ricostruzione post-terremoto e raccogliere fondi dedicati.
<<Molti vivono ancora nei containers, a sei anni dalla devastazione è profondamente ingiusto, voglio riaccendere i riflettori su tali problematiche, che dopo l’iniziale interesse, rischiano di essere dimenticate>> dice Massimo, globetrotter da anni, sempre con il nobile scopo di andare là dove il bisogno chiama. Ad onor del vero, questo intraprendente figlio di Pra’ ha svolto le prime imprese a piedi , fondando gli “Walking for Charity”, che l’hanno portato a percorrere 2.800 km, recandosi in Bielorussia per assistere e raccogliere fondi a favore dei bambini di Chernobyl, tramite l’associazione che curava gli affidi temporanei dei piccoli in Italia.In seguito , da Padova ad Assisi, ha interagito con un sodalizio avente lo scopo di aiutare le famiglie con figli affetti da problematiche autistiche…e sono altri 700 km sull’immaginario calcolatore della solidarietà.
In seguito, tra Trieste, Genova, Calais in Francia e Santa Maria di Leuca, Massimo ha camminato e camminato, per stimolare raccolte fondi a favore della ricerca sulla Fibrosi cistica, sostenuto in questo dall’associazione Nazionale e Ligure che fanno capo agli studi su questa devastante patologia, e dagli Ospedali Pediatrici “Giannina Gaslini” di Genova e “Buldo Garofalo” di Trieste. E veniamo all’oggi: coadiuvato da un pool di aziende, come “Speedwheel” di Savone ed Abaco Promo di Genova, l’SMS Pescatori Pra’, e Bruzzone e Ferrari-Serre sul mare di Pra’, ed in sella alla bicicletta nuova fiammante che Leonardo Mordeglia, discendente dei gloriosi costruttori di bici “Olmo”, gli ha donato per affrontare i 1600 km che conta il suo itinerario tra i paesi terremotati,ancora in fase abitativa critica per gli abitanti, da poco ha salutato Genova. 
Mi racconta Roberto Ferrando, consigliere del Municipio 7mo Ponente, di aver desiderato già da anni di invitare Massimo in una seduta di Consiglio, ma poi la pandemia ha fermato tutto.<<Adesso mi sono messo a sua disposizione   per supportarlo in questo suo cammino, e così già da alcuni giorni, abbiamo salutato la sua partenza per un impresa che, ci auguriamo, si traduca in un’ esperienza positiva e proficua per le popolazioni che andrà ad incontrare, e che le istituzioni dei 140 comuni siano generose ed accoglienti>>
Supratutto si unisce in questo auspicio, seguiremo il percorso di Massimo Pedersoli tramite Roberto Ferrando, ( recentemente candidato per il consiglio Comunale di Genova) , con affetto ed ammirazione, perchè il suo mettersi in gioco personalmente, contando sulla propria resistenza ai pedali, merita che il suo viaggio si concluda bene sotto ogni punto di vista.
Una volta ho letto questa definizione “la bicicletta, o dell’eterna giovinezza”,  ed aggiungo non solo per i quadricipiti e polpacci, ma anche e sopratutto per quel muscolo instancabile che pulsa h.24 e che chiamiamo cuore.