Bellicosa-
Mio nonno, padano verace ed uomo semplice, mi diceva sempre che la parola data è sacra, ed io, nella mia vita, ho sempre fatto di questo suo insegnamento, la mia bussola, nelle decisioni ed azioni. Non tutti, purtroppo, ci comportiamo così, e ne abbiamo avuto un eclatante esempio, proprio in questi giorni.
Il nostro Sindaco, Marco Bucci, nel quale riponevamo ogni fiducia, e che sta portando avanti un apprezzabile lavoro come commissario alla ricostruzione del ponte Morandi, ha diramato la notizia ai media di una probabile, prossima collocazione dei depositi chimici Carmagnani e Superga…udite udite…nei pressi del sesto modulo del porto di Pra’, o in apposita piattaforma da realizzarsi appena oltre, a sud, ma sempre stesse coordinate. Questo, ad onor del vero, lo sostiene Paolo Emilio Signorini Presidente di Autorità di Sistema ( colui, per intenderci,che definì la nostra Pra’ “zona di scarso pregio”).
Orbene, tornando al Sindaco, tutti noi presenti ad aprile 2018 ad un’affollatissima assemblea pubblica alle Palazzine del Remo, seguita alla Giunta itinerante del Municipio VII Ponente, lo ascoltammo con piacere affermare che” la zona del 6° modulo, alla fine della pista ciclopedonale, è di particolare interesse, attrattiva turistica per tutta la città: da lì abbiamo vista panoramica ed una fruizione del mare diversa ma molto gradevole, ne voglio fare un parco ludico con area barbecue e pic-nic, un ristoro per i cittadini ecc.ra ecc.ra”, più o meno erano queste le parole, il contenuto, l’abbiamo, ripeto, sentito tutti.
Passa la primavera, l’estate e l’autunno ed ora, a gennaio 2019, contrordine, brusco come svegliarsi da un bel sogno con una doccia gelata: dovendo dislocare i depositi chimici da Multedo, situati pericolosamente in mezzo alle abitazioni, la zona di incomparabile bellezza ecco lì che diventa la sede ideale per piazzarci la patata bollente di un’industria che inquina, tratta materiali altamente infiammabili, nessuno la vuole perché, a fronte di un modesto numero di lavoratori, peraltro da tutelare, arricchisce solo i padroni, deprezza fortemente il territorio, insomma fa più danni che la grandine (“a gragnuoa”, diciamo qui).
La realtà supera la fantasia, con disinvoltura qui si dice tutto ed il contrario di tutto, ogni ragionamento puo’ essere utilizzato per dimostrare ll’indimostrabile: ovvero, che al porto di Pra’ i depositi sarebbero lontani dalle case, quando, righello alla mano, ciò non è affatto vero. Vi sono aree bell’e pronte e molto più indicate, in quanto già discretamente industrializzate ed a impatto minore sull’abitato, abbiamo letto tutti i giornali.
Insomma, la parola data ai cittadini può essere smentita, se ciò conviene (a chi? Carmagnani non gradisce, PSA neppure), ma i cittadini di Pra’ questa volta non ingoieranno affatto l’ indigesto boccone di un’ulteriore ecomostro davanti alle loro finestre, questo significherebbe compromettere definitivamente un territorio già brutalmente deturpato. Il Porto Containers basta ed avanza, NO assoluto ad ogni altra ipotesi di riempimenti o modifiche, casomai la preghiamo, signor Sindaco, di mantenere le promesse e portare avanti la totale riqualificazione di Pra’ e quelle opere mitigatrici che attendiamo da troppo tempo…
Cuiiuque suum.
A ciascuno ciò che gli spetta, e così sia.
MI PARE DAVVERO CHE ALTRE PAROLE NON SERVANO…ARTICOLO BREVE MA CHE COGLIE PERFETTAMENTE NEL SEGNO…E ALLORA?
LE FACCIAMO QUESTE DUNE ECC.RA ECC.RA?
ANZI, FACCIAMO FINTA CHE ABBIAMO SCHERZATO, IL 6° MODULO E’ GIA DESTINATO AD ALTRO, NIENTE DEPOSITI COSTIERI, GIAMMAI!
Molta attenzione ad evitare piu che i depositi,che nn devono più esistere né qui né là,il riempimento.
Nessuno piu deve permettersi di “aggiungere” nulla.
Nessun riempimento e deve essere molto alta l attenzione.
Non posso che confermare integralmente il contenuto del mio post all’articolo di Velocifero.
Elisa e lui (Velocifero) hanno colto nel segno ma serve, urge un salto di qualità, di mentalità, di visione per il futuro.
Altrimenti tra dieci anni saremmo ancora qui a discutere dei danni integrativi e successivi che si saranno nel frattempo aggiunti alla DISGRAZIA di avere il porto davanti agli occhi, al naso e alla bocca.
Non possiamo essere fatalisti. Dobbiamo riappropriarci delle leve di comando del nostro futuro. Sono tutti buoni e bravi a tranquillizzare sul futuro ma personalmente loro vivono altrove. Che prendessero tutti casa a Prà o Palmaro. Solo allora capirebbero, forse.
Grande Fra… ma non lo faranno mai, anzi parlando con COSTORO ti accorgi che probabilmente mai sono andati oltre zona Principe…saltano direttamente ad Arenzano.
Chi poteva, se n e’ andato mooolto tempo fa. Dopo averci inguaiati, ovviamente.
Solita storia . Prima le promesse poi il tradimento. Non basta quello che hanno già fatto! E poi perché sempre e solo promesse?
È molto triste vedere quella bella zona ridotta cosi, dove un tempo vi era spiaggia adesso ci sono container a perdita d occhio…E l idea di aggiungerne altri da pazzi, come è da pazzi pensare di lasciare tutto cosi invariato..a poca distanza dalle case..che qualcuno ci metta la faccia seriamente e faccia qualcosa! Continua a farti sentire zis vai alla grande cosi!
Condivido pienamente l’articolo e successivi commenti! Più volte ho detto che la gente è esasperata per il deterioramento della qualità della vita di noi Palmaresi in particolare! La misura è assolutamente colma!!! Ora aspettiamo sul serio che a tante parole dette e poi rimangiate facciano seguito i miglioramenti promessi. ..Non possiamo proprio permettere altri peggioramenti sul nostro territorio!
Le promesse vanno mantenute, ho ascoltato al remiero le parole del sindaco , parco barbecue ecc…
Adesso i depositi costieri proprio vicino a quello che avrebbe dovuto essere un parco ?
Non è possibile .Assemblea pubblica proprio due giorni fa per respingere ogni riempimento e collocazione dei depositi costieri ,La riunione è stata molto partecipata, da diverse persone con ideologie politiche diverse , questo è molto importante se la gente rimane unità si riesce a fare una risonanza di protesta molto più importante . Le persone che hanno preso la parola sono state tutte concordi nel respingere questa idea malsana , alcune sono state interessanti , alcune scontate , e alcune un pochino fuori tema, ma tutti contro riempimenti e depositi nel territorio di Prà Palmaro ,già fortemente martoriato. È molto importante collaborare tutti insieme .., al di là della politica.
È triste e sconfortante dover ammettere di aver sbagliato. .. anche io ero presente al Centro Remiero e anche io ho esultato ascoltando le intenzioni del Sindaco riguardo al sesto modulo e a tutta il lato sud del Canale di Calma. Mi sono detta: “però. ..allora vuole aiutarci veramente. ..”.
E invece. ..altro che aiuto, altro che miglioramento. .. addirittura i depositi costieri ci vuole regalare il Sindaco!
Ma ha fatto male i conti e nell’Assemblea di mercoledì ne ha avuto già un assaggio.
Pra’ dice fortissimamente NO. Tutto il Ponente dice NO.
Vogliamo finalmente le opere promesse e mai realizzate. Vogliamo le dune. ..e adesso le vogliamo su tutta la lunghezza di Pra’…fino al Rio San Giuliano.
Vogliamo banchine elettrificate e navi che si colleghino lì e la smettano di fare fumo e rumore.
E finché non vedremo partire i cantieri non ci crederemo. ..perché è assodato e provato. ..non possiamo fidarci di chi dice di voler fare una cosa e poi ne vuole fare un’altra.
Concordo assolutamente con quanto scritto da Elisa, quel giorno della “promessa” del Sindaco c’ero anch’io al Centro Remiero ed aggiungo che ci è stato detto che Pra’ sarebbe diventata la Portofino del Ponente.
Ma l’argomento più importante, sostanziale e decisivo per un vero e reale cambiamento è quanto espresso da Francesco nel suo commento all’articolo “Carmagnani Superba, ragioniamo un pò”.
Ha ragione Francesco: l’unità è necessaria, il movimentismo anche, ma se manca la “Rappresentanza” diretta nelle stanze (brutto dirlo ma è così)del Potere, nelle stanze dove si decide, la costruzione della Pra’ Futura sarà sempre nelle mani di persone che avranno sempre altre priorità ed interessi.
Come ha palesato Francesco a Pra’ ci sono figure che hanno competenze, leadership, visione e “le physic du rôle” per assumersi la responsabilità di rappresentare nei luoghi giusti i bisogni, il desiderio di un quotidiano sereno, di un territorio dove poter far crescere i propri figli in armonia col tempo e con lo spazio
senza dover più temere che un giorno o l’altro possa arrivare qualcuno a sconvolgere quell’equilibrio di cui Pra’ si è guadagnata il diritto.
Pra’ per essere reale protagonista del suo futuro deve fare questo salto, individuare le persone giuste, persone di Pra’, a cui affidare l’incarico di rappresentarla sia a Genova che a Roma e deve impegnarsi a farcele arrivare.
Allora e solo allora Pra’ potrà essere protagonista del suo destino cosa, comunque, che non è mai scontata.
Nel suo primo discorso al Congresso, JFK disse: ” …Ask not what the country can do for you, ask what you can do for your country” . . .
Grazie capitano, mio capitano!
Sei più realista del Re.
E dici cose sagge e frutto di esperienza…. lo si capisce al volo!
Occorre un salto di qualità: passare dall’altra parte del tavolo, non stare sempre in platea ad aspettare oboli e concessioni varie.
Grazie per la condivisione molto gradita!
Articolo chiaro ed efficace. Occorre fare in modo che il sindaco capisca che la cittadinanza di tutto il Ponente non tollererà questo atteggiamento e che si ricorderà della parola data e non mantenuta. L’interesse della città è la salute ed il benessere dei cittadini sia di Multedo sia di Pra’.
Il Ponente non subirà anche questa volta
Prima che vengano rispettate le promesse fatte!!