P.O.R. – Le richieste del Comitato di Monitoraggio al Comune di Genova

Luciano Bozzo#

A partire dallo scorso mese di settembre abbiamo visto erigere un muro di quasi un metro e mezzo di altezza nel cantiere del P.O.R. nel sestiere di Sapello; questo muro rappresenta una sostanziale difformità tra quanto previsto in sede concettuale dal progetto del P.O.R. Pra’ Marina e quanto in corso di realizzazione. Questo muro eretto e contornato da nuovi marciapiedi e cordoli aumenta drasticamente la quantità di cemento, oltremodo nudo e spoglio, in un contesto che dovrebbe invece essere di valorizzazione e di riqualificazione urbana; è un muro che divide e separa nuovamente l’abitato dalla Fascia litorale laddove il progetto P.O.R. doveva invece unire e ricucire finalmente queste due parti del nostro territorio.
A seguito di questo fatto e delle tante segnalazioni di cittadini perplessi, allarmati e preoccupati, la FondAzione PRimA’vera ed il Comitato Culturale Praese in qualità di membri del Comitato di Monitoraggio sul P.O.R. a fine settembre hanno chiesto una riunione d’urgenza del Comitato di Monitoraggio per chiarire e cercare di porre un freno a questa deriva del progetto.
Da quel momento ci sono state tre riunioni del Comitato, alcuni sopralluoghi nel cantiere e soprattutto un confronto continuo, franco e vivace tra i membri del Comitato, i tecnici del Comune ed i responsabili dei cantieri; il Comitato ha trovato nei consiglieri e nel Presidente di Municipio un giusto e deciso sostegno alle proprie richieste.
Il risultato è una serie di azioni, sintetizzate in 26 punti che il Comitato di Monitoraggio chiede al Comune di Genova di attuare per “mettere qualche pezza” ai tanti errori commessi, avere un miglioramento del progetto e la soluzione di alcuni problemi aperti; di questi, i primi 11 punti sono considerati imprescindibili per riuscire a tamponare, mitigare e “digerire” tutti quegli aspetti negativi che purtroppo il progetto, nato con obiettivi di riqualificazione e valorizzazione, non è stato in grado di risolvere e superare e per non essere costretti ad azioni di protesta per le attese dei Praini che, in caso di una non ricezione delle proposte, risulterebbero una volta di più pesantemente e colpevolmente disattese.

Pubblichiamo di seguito queste 26 richieste.

Gli 11 punti considerati imprescindibili:

1. Ridurre ove possibile l’altezza del muro tra le carreggiate e la presenza del cordolo e cercare di diminuire il dislivello, reale o percepito, tra le carreggiate stesse;

2. Rivestire il muro con pietre naturali (di tonalità gialla, come già realizzato nella vicina Fascia di Rispetto); prevedere, ove possibile, scritte e realizzazioni in pietra nella parte alta del muro caratterizzanti il territorio (stemma di Pra’ e dei suoi sestieri come da indicazioni e files grafici della FondAzione PRimA’vera). In generale rivestire in pietra o altro materiale simile, esteticamente gradevole ogni sezione / superficie realizzata in cemento armato;

3. Abbellire la parte bassa del muro tra le carreggiate modificando l’ex marciapiede lato mare di Via Pra’ con una pavimentazione in pietre di mare (come già realizzato in Piazza Sciesa senza blocchetti di porfido, terra ed erba) e con l’eventuale aggiunta di vasche per la piantumazione di opportune essenze botaniche;

4. Ringhiera sopra il muro tra le carreggiate di forma, materiale, colore, uguali a quelle realizzate sulla Fascia di Rispetto (in acciaio inox);

5. Rotonde e spartitraffico con pavimentazione in pietre di mare (al posto di erba e terra), albero di palma al centro e scritte tramite pietre nere su pietre bianche recanti informazioni sul contesto storico urbano e sugli elementi di pregio e di eccellenza del territorio (come da proposta e testi FondAzione PRimA’vera);

6. Pavimentazione in ciottolato (pietre di mare) e non in porfido per lo spartitraffico (o marciapiede che sia) posto tra le due carreggiate;
7. Aumentare drasticamente la presenza di verde piantumato lungo tutto lo spazio spartitraffico (o marciapiede che sia) posto tra le due carreggiate nella parte alta e lungo i marciapiedi ai lati della strada, con alberi di alto fusto evitando il verde in basso (niente erba o cespugli);

8. Rimuovere la gabbia posta all’accesso di Via S. Maria Ausiliatrice e sostituirla con una scalinata in pietra lungo tutta l’ampiezza della via, peraltro assai limitata;

9. Abbassare in orizzontale il muro in cemento armato degli sfiatatoi posti alla foce del Rio San Pietro e completare l’intervento tramite la chiusura in alto con una griglia pedonale;

10. Eliminare il muro eretto a fianco della corsia centrale di ingresso a Via Sapello;

11. Realizzare la svolta di accesso in Piazza Sciesa in uscita alla rotatoria posta di fronte alla piazza stessa;

Chiediamo contestualmente la realizzazione di quelle migliorie già suggerite in precedenza e per le quali sono già stati avviati i relativi studi di fattibilità in ambito comunale:

12. Sostiture le aiuole davanti alla caserma di Piazza Sciesa, in Piazza Venezian ed in Piazza Laura, estendendo quanto già realizzato nella stessa Piazza Sciesa: la stessa pavimentazione, con alberi e piante circondati da pietre di mare che si alzano a cono intorno ad essi;

13. Estendere la pavimentazione di pregio di Piazza Sciesa e Via Fusinato anche nelle limitrofe Via Poma, Savignone, Capoverde, completandola poi nella limitrofa Via Bozzellari;

14. Collegata alla risistemazione e valorizzazione dei giardini davanti alla caserma dei carabinieri del punto precedente, prevedere la conseguente modifica della viabilità a Km 30 verso la Coop e Via Cordanieri che inizi subito a ponente di Piazza Sciesa;

15. Realizzare una zona di parcheggio merci a fianco della strada a Km 30 tra Piazza Sciesa e Via Cordanieri a servizio delle attività commerciali della zona;

Suggeriamo inoltre, a completamento dell’opera del cosiddetto Parco Lungo, i seguenti aspetti migliorativi e la soluzione dei seguenti problemi aperti:

16. Verifica e miglioramento della regimentazione delle acque all’altezza di Via Taggia;

17. Sistemazione dello sbocco del rivo che scende nel sestiere di Sapello a fianco della Banca Carige;

18. Posizionare nel perimetro della rotonda di via Cordanieri presso la foce del Rio San Pietro o di Piazza Sciesa la statua di San Pietro, il Santo patrono di Pra’, che si trovava sopra la facciata della sede della S.M.S. Pescatori Pra’ (come peraltro previsto nella prima versione del progetto P.O.R. Pra’ Marina);

19. Una nuova fermata dell’autobus tra Via Taggia e Via Cordanieri;

20. Un attraveramento pedonale con semaforo anche nel tratto a levante di Piazza Sciesa;

21. Aggiungiamo la preoccupazione per la rotonda di Via Cordanieri posta sulla foce del Rio San Pietro dove, nella parte di ponente, la carreggiata è pericolosamente vicina allo spigolo dello sfiatatoio. Sarebbe opportuno un ampliamento dell’aiuola centrale per aumentare la distanza tra spigolo dello sfiatatoio e carreggiata.

Auspichiamo poi che vengano realizzati al meglio i seguenti aspetti già previsti dal progetto e che, in caso contrario, sarebbero fonte di nuove e forti criticità:

22. Attraversamenti pedonali sicuri e ben segnalati di giorno e di notte;

23. Attraversamento regolato da semaforo in Piazza Bignami così da consentire anche la svolta nelle due direzioni dei veicoli provenienti dalle vie interne;

24. Presenza di rilevatori di velocità e relativi avvisi luminosi, anche in assenza di sanzioni, come deterrente per non superare i 50 Km orari, posizionati prima delle rotonde di Via Taggia a ponente e della Biomedical a levante per i veicoli in ingresso al settore della strada nuova a carreggiate separate;

25. Arredi di pregio per le fermate dell’autobus: pensiline, penisole etc. Si chiede in particolare la ricollocazione delle 5 pensiline già presenti prima dell’inizio dei lavori e l’aggiunta di una sesta per la fermata lato monte nella vicinanza della rotonda del Rio San Pietro;

26. Colonnine per la ricarica di auto elettriche nel parcheggio davanti a Via Taggia ed in quello davanti alla nuova stazione ferroviaria;

Confidiamo nella reciproca collaborazione per venire incontro alle esigenze del territorio e mitigare tutti quegli aspetti negativi (non complanarità delle carreggiate, dislivello addirittura aumentato, nuovo muro eretto tra abitato e Fascia di Rispetto etc) che purtroppo il progetto, nato con obiettivi di riqualificazione e valorizzazione, non è stato in grado di risolvere e superare e che hanno creato e continuano a creare un senso di delusione, quando non di rabbia o frustrazione in tanta parte dei residenti.

Il Comitato di Monitoraggio sul P.O.R. Pra’ marina

Genova- Pra’ 24 ottobre 2015