Luciano Bozzo #
Orfeo è ritornato a Cà Nuova, ed ora suona la sua lira nella piazza centrale del sestiere praese.
Ci riferiamo alla statua di Orfeo scolpita dallo scultore Lorenzo Garaventa nel 1969 e donata al nuovo quartiere di edilizia popolare C.E.P. che costituisce il nuovo grande borgo del sestiere di Cà Nuova.
Avevamo scritto recentemente di questa pregevole scultura per segnalare che la statua era stata spostata temporaneamente nel cuore di Genova in Piazza De Ferrari a fare da degna compagna e testimonial ad una mostra organizzata a Palazzo Ducale e dedicata al grande scultore genovese.
Per numerose settimane la statua di Orfeo ha visto davanti a sè la fontana di Piazza De Ferrari, Palazzo Ducale, il Palazzo della Regione Liguria ed ha avuto le spalle coperte dalla più celebre statua dedicata a Giuseppe Garibaldi.
Ma nei giorni scorsi, una volta terminata la mostra a Palazzo Ducale è tornata a casa, nel quartiere di Cà Nuova a testimoniare che anche le zone periferiche della città possono essere valorizzate e valorizzare a loro volta anche opere d’arte di pregevole fattura e di notevole importanza.
E bisogna dare atto al Municipio della scelta felice di ricollocare la statua in un punto del sestiere che le rende maggiormente onore rispetto alla zona un po’ defilata e anonima in cui per tanti anni si era venuta a trovare.
Questa volta l’Orfeo si trova proprio al centro del sestiere, nella piazza centrale, tra gli alti palazzi degli anni 70 in una piazza sempre frequentata grazie alla presenza di bei negozi e della sede del Comitato di quartiere di Cà Nuova, in una piazza ingentilita dai pini marittimi e dagli ulivi.
E la presenza della statua nel cuore del quartiere, subito a monte del Palacep e dell’area sportiva Pianacci assume se possibile un significato ancora più grande e simbolico, in quanto testimonia di una area urbana che non vuole sentirsi solo lontana periferia di Genova e men che meno di Pra’ e che non deve essere considerata come tale.
Anche il sestiere di Cà Nuova, pur nelle diffcoltà economiche che permangono pesantemente (secondo le statistiche del Comune di Genova costituisce infatti la parte di città a più basso reddito) deve essere inteso come uno dei tanti centri urbani che costituiscono la città di Genova, città policentrica per eccellenza, oltrechè naturalmente uno dei sei sestieri o borghi di Pra’. Quella statua nel centro del borgo è anche un giusto riconoscimento all’impegno della gente del quartiere per migliorare la vivibilità urbana perseguendo solide relazioni di collaborazione tra le persone anche di diversa estrazione culturale ed attraverso lo svolgimento di attività sportive e sociali e l’organizzazione di eventi culturali, musicali e di spettacolo, il tutto portato avanti anche in assenza del doveroso sostegno da parte delle istituzioni.
Non è certo un caso se negli ultimi anni al Palacep abbiamo potuto ascoltare le esibizioni di artisti del calibro di Adriano Celentano, Biagio Antonacci, Subsonica o incontrare personaggi importanti come Don Andrea Gallo, Marco Travaglio, Beppe Grillo, solo per citare i più noti, dopo che invece nel corso del secolo scorso questo quartiere balzava agli onori della cronaca quasi esclusivamente per gli episodi di cronaca nera o di marginalità sociale.
Possiamo davvero dire che Orfeo ha forse trovato il luogo migliore per continuare a suonare la sua lira.
Lascia un commento