Open Port of Pra’: inaugurazione delle nuove gru elettriche da piazzale

Elis@Provinciali –

Per la seconda volta quest’anno PSA Pra’ apre i suoi cancelli ai visitatori, selezionati, per renderli partecipi di questa importante innovazione tecnologica, nel segno dell’accoglienza.

L’arrivo delle 21 nuove gru, caricate sulla motonave “Zhen Hua 19” (ricorda Zena? Si, ma arriva da Shangay!), non è passato inosservato già in prossimità dell’attracco, dal centro abitato, per la mole e la sagoma inconsueta, poiché le E-RGT, Electric Rubber Tyre Gantry, sono state imbarcate praticamente montate, ad eccezione di una “gamba” spostata per un migliore stivaggio, assicurate tramite un sofisticato sistema di saldatura e successivo sbarco, in totale autonomia. La motonave, infatti, dispone di un dispositivo dedicato per calare al molo le gru, l’intera operazione ha richiesto alcuni giorni e si è svolta senza alcun imprevisto. Punto di forza di quest’azienda, infatti, è non solo occuparsi della costruzione di macchinari, ma anche di disporre di una flotta apposita dedicata, per garantire la consegna, quindi viene coperta l’intera fase, dall’ordinativo, allo sbarco al porto di destinazione.

Gilberto Danesi, AD di PSA Italia, non ha nascosto la propria soddisfazione, per < la sostituzione dei vecchi macchinari diesel, con altri a propulsione elettrica, che va nella direzione di ridurre l’impatto ambientale, in termini di minor rumorosità ed emissioni inquinanti. L’investimento sostenuto, 58 milioni di euro, fa parte di un ampio progetto di ammodernamento strutturale del terminal, che si avvia ad essere il più importante porto per le merci destinate all’Europa e non solo. Circa 250 milioni di euro complessivi verranno destinati a tale sviluppo e crescita di PSA, che ad oggi, può servire contemporaneamente due meganavi portacontainer, da 18 mila TEUs ciascuna.>

Dopo la visita, riunione illustrativa dei dettagli tecnici delle 21 E-RTG, con l’ausilio di animazioni, riportate su brochure, che si possono schematicamente riassumere in: alto livello di produttività, operatore a bordo in semi automatismo e cosa che interessa particolarmente noi tutti, zero emissioni, nessun motore principale e meno rumore per lo stesso motivo: un importante passo avanti per la sostenibilità verso il territorio ed i cittadini, ma non ancora sufficiente e da completarsi con la promessa elettrificazione delle banchine.

Paolo Emilio Signorini, Presidente Autorità di sistema del Mar Ligure Occidentale ribadisce < il grande valore di tali investimenti, che esprimono un concetto di fiducia imprenditoriale notevole. A 4 settimane dal crollo del Ponte Morandi, Genova ha risposto così: con l’approdo di queste gru, con l’apertura del Salone Nautico, e continuando a mostrare un volto efficiente nei settori che distinguono la Liguria: logistico/portuale; turistico; servizi terziari.  Non possiamo permetterci soste nell’evoluzione delle nostre risorse, bensì continuare con più investimenti possibile, perchè il pubblico poi sostiene e stimola quelli privati. Venendo al Decreto Genova, accanto a buone notizie leggiamo valutazioni al ribasso sulla quantificazione dei danni subiti dalla nostra città e dal Porto, danni per i quali ci attendiamo un adeguato ristoro. L’Unione Europea può deliberare contributi per le emergenze, dove non arriva lo Stato, perciò nei prossimi giorni/mesi, ci giochiamo veramente molto, non dimentichiamo che i porti di Genova e Pra’ sono la “pietra angolare” dei traffici marittimi, non solo nazionali, ma europei ed internazionali.  Il dramma del ponte Morandi ci ha fatto capire la fragilità infrastrutturale che ci affligge, e senza un adeguato supporto che garantisca interconnessioni efficaci, rischiamo e ci giochiamo il futuro di Genova e della Liguria. >

Brevemente, gli Assessori regionale Andrea Benveduti e comunale Francesco Maresca, hanno assicurato attenzione tanto alla rete di comunicazione, che andrà sicuramente monitorata e revisionata sull’intero territorio, quanto ai cittadini che hanno sofferto questo tragico evento, tramite agevolazioni fiscali, contributi e provvedimenti volti a favorire l’uscita dall’emergenza. Genova riparte, ed il Porto ne è il principale propulsore, anche occupazionale, annoverando oltre 58 mila lavoratori, tra diretti ed indiretti. Gli amministratoti sostengono un grande progetto nazionale, che assicuri la crescita e sviluppo economici nei settori più importanti.

Mentre la gentile Antonella Campanini, CSR & Media Relations di PSA, ci indirizzava all ‘ampio locale dove era allestito un elegante buffet, con Michele Stagno, di Fondazione, ci apprestavamo ad approcciare in modo più disteso ed informale gli intervenuti.

Claudio Chiarotti, Municipio VII Ponente osserva che <la battaglia del municipio per rendere compatibili attività portuale e comunità di residenti, sta portando qualche primo, flebile segno. L’investimento di PSA va nella direzione auspicata, ovvero migliorare la qualità ambientale nel quartiere…è quindi possibile produrre con energia pulita e meno inquinamento acustico…certo è un piccolo passo e noi non abbasseremo la guardia…per ora mi sento di ringraziare PSA, ricordando loro che saremo sempre puntuali nel controllare che questa operazione non sia l’unica, nella strada percorribile per coniugare sviluppo con vivibilità.>

Roberto Di Somma, Comitato Palmaro < Occasione importante per il territorio, che ha potuto finalmente guardare con meno diffidenza questo gigante che non dorme mai, il Porto. Si è fatto un passo in avanti verso la vivibilità e sostenibilità, su un tema che a noi sta particolarmente a cuore, la salute! Si perchè PSA o meglio ADSP d’ Occidente devono capire che davanti non hanno una landa desolata, ma un enorme quartiere fatto di persone che vogliono vivere in quel lembo di terra che gentilmente le istituzioni hanno lasciato. Mi piace ricordare che Palmaro esiste come Pra’ e solo se uniti potremo ottenere risultati concreti. Concludo facendo i complimenti a PSA per l’investimento, ma ricordo loro che siamo qui ad aspettare anche i restanti progetti: spostamento binari ferroviari, spostamento cavalcavia portuale, banchine elettrificate e dune alberate, altrimenti questo investimento resterà fine a sè stesso.>

La Fondazione Primavera già da tempo ha tenuto aperto un dialogo con Gilberto Danesi, cui si dà atto di aver posto in essere svariate realizzazioni sul territorio, unico soggetto portuale con questo atteggiamento di disponibilità alle esigenze della delegazione. Tale spirito collaborativo di Danesi ci è stato ribadito vis à vis, in fase conclusiva dell’ incontro. Analogo approccio noi esponenti di F.P. abbiamo avuto il piacere di notare, interloquendo con il Presidente Signorini, il quale ci ha assicurato un prossimo incontro, su cui puntiamo molto per realizzare un confronto franco e costruttivo.

Da sempre, il concetto che ispira le nostre azioni è “Passare dalla protesta alla proposta”, ed a tale principio ci siamo sempre attenuti, ottenendo importanti avanzamenti ad esempio, in modifiche al Piano di Sviluppo Portuale ed al Piano Urbanistico Comunale. Le proposte certamente non ci mancano, a profonderemo in esse tutte le nostre migliori energie e competenze, sperando in un esito positivo, per il bene di Pra’.