Luciano Bozzo
Una rosa rossa, avvolta in un tessuto rosso con un fiocco dello stesso colore, adagiata su una panchina dipinta di rosso. <Non sentirti MAI PIU’ SOLA….siediti accanto a me.> è scritto sulla spalliera della panchina; sopra la panchina numerosi palloncini rossi a forma di cuore. Intorno tante persone, soprattutto donne con sciarpe, foulard, coccarde, fazzoletti e braccialetti rossi. Il rosso è naturalmente il colore simbolo della lotta e della mobilitazione per fermare la violenza sulle donne, ed il rosso colora questo angolo di Pra’, proprio in via Pra’ nella zona pedonale tra la vecchia stazione ferroviaria e via Cordanieri. E’ lunedi 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, poco dopo le 12,30. A fare da contrappunto l’azzurro del cielo con una delle rarissime apparizioni del sole in un novembre di piogge infinite, una giornata luminosa sferzata però da un forte vento.
Anche Pra’ battezza la sua panchina rossa per sensibilizzare su questa grave piaga del nostro tempo, per testimoniare la sua vicinanza all’universo femminile così ignobilmente violato anche nella nostra nazione. Nel 2018 sono state 142 le donne uccise in Italia, una in più dell’anno precedente, 94 nei primi 10 mesi del 2019, donne uccise nelle stragrande parte dei casi dai loro partner o ex compagni. Tante, troppe anche le vittime di violenze che pure non si concludono con il femminicidio, violenze che avvengono molto spesso in ambito domestico. Una di queste violenze, terribile e spietata, ai danni di una giovane donna e del bimbo che stava crescendo dentro di lei è stata raccontata da Deborah Riccelli, fondatrice dell’associazione Oltreilsilenzio, che offre un punto di ascolto per le vittime di violenza, e non solo donne, il lunedi mattina dalle 10 alle 12 presso il municipio di Pegli.
Questa iniziativa, questa panchina rossa è stata voluta dai commercianti del C.I.V. Pra’ Insieme e si unisce così alle tante altre panchine rosse che a partire dallo scorso anno sono state posizionate in diversi luoghi della nostra città, sulla scia di una analoga iniziativa nazionale.
Il flash mob si è concluso con i palloncini rossi liberati nell’aria, lasciando la forte testimonianza di questa panchina, questo simbolo proprio nel centro di Pra’, tra l’altro a pochi metri di distanza dalle tante piastrelle decorate che su un muro della vicina rotonda San Pietro ricordano invece le storie di bambini e ragazzi vittime della violenza delle mafie e della criminalità organizzata.
In questo spazio Pra’ offre così ai suoi abitanti e a tutti i passanti importanti momenti di riflessione e di invito all’impegno civile per contrastare ogni tipo di violenza.
Bravo Luciano, non ci sono parole fa aggiungere a queste riflessioni sul dolore per la violenza sulle donne.