Elis@Provinciali–
Abbiamo vissuto un marzo di intense fibrillazioni, che pare essersi stemperato con il sopraggiungere di aprile. Un mese “fluido”, con alti e bassi, preoccupazioni e vittorie, andiamo con ordine: iniziano a filtrare a gennaio notizie inquietanti, si parla del possibile cantiere, allocato al sesto modulo, avente lo scopo di realizzare 100 cassoni altissimi in cemento armato che andranno a costituire l’ossatura della nuova diga foranea a Genova.
Naturalmente, la reazione e’ unanime, rifiuto assoluto di tale ennesima servitu, i comitati si allertano e si coalizzano, la stampa locale un giorno si ed un altro pure pubblica resoconti allarmati. Ha luogo un primo consiglio municipale, con il respingimento della proposta ma non basta. Si susseguono presidi e riunioni, contatti col municipio ed anche a Palazzo Tursi la battaglia e’ acerrima. Dal Sindaco e da Signorini affermazioni abbastanza vaghe, il numero dei manufatti scende, si propone di utilizzare lo stabilimento di Vado Lig. Tuttavia, nei giorni successivi, durante un tavolo operativo con il viceministro Edoardo Rixi, Sindaco e Signorini, il presidente Barbazza fa sapere che resta in piedi solo l’ipotesi di fabbricazione a Pra’, per il momento, avendo le specifiche idonee al cantiere. Non ne siamo ovviamente felici, ma continuamo a sperare, nel frattempo i comitati hanno un primo incontro con la Giunta. Parte il lancio del corteo di protesta, che avverra’ il 25 marzo e vedra’ un’eccezionale partecipazione di 5mila cittadini…tutta la stampa locale e nazionale riporta la notizia.
E veniamo agli ultimi dieci giorni; esce un piano di espansione portuale inguardabile ed inaccettabile, il sindaco redarguisce la stampa ma di fatto conferma, con Signorini, che ancora non si e’ deciso nulla e che pero’ la direzione, per il bene di Genova, e’ verso lo sviluppo e nuovi riempimenti. Altre riunioni, altri articoli, ulteriori preoccupazioni per i cittadini, fino a che , il 1mo aprile, viene diffusa la seguente nota: in un incontro col viceministro Rixi, il Sindaco ed il Presidente di A.P.d.M.L.O., nonche il governatore di regione Liguria Giovanni Toti, i convenuti stabiliscono di congelare per il momento ogni discussione e decisione sullo scottante argomento cassoni/porto. Incredulita’, gioia, sospetto (sara’ un pesce d’aprile?) colgono tutti, viene convocato un consiglio municipale a p.zza Gaggero a Voltri. Nel corso del quale, il consiglio medesimo, senza alcun dubbio, vota a maggioranza assoluta un O.d.G. per un NO assoluto alle ipotesi sin qui presentate e di fatto in stand-bye. Il municipio VII Ponente respinge tassativamente qualsiasi ulteriore servitu’ sul territorio , avendo gia’ lo stesso subito in passato, la madre degli scempi, ovvero l’insediamento portuale, i cui confini permangono rio S. Giuliano/sesto modulo. Possiamo stare finalmente tranquilli, sic stantibus rebus? Una sospensione non e’ una definitiva cancellazione, per ora diciamo di si, il resto lo scopriremo solo vivendo. Nel frattempo, occhi ed orecchie ben pronte e vigilare al massimo, per il nostro bene futuro|.
La voce del territorio va ascoltata. Lo sviluppo urbano non può e non deve diventare un abbruttimento del ponente, che già ha pagato a caro prezzo la costruzione del porto.