Nasce “Piazzale Bartolomeo Decotto” al centro di Pra’

Elis@Provinciali –

In una giornata limpida e ventosa, come solo da noi, è andata in scena l’intitolazione del sito prescelto per ricordare un praese d’eccezione , la cui vicenda ci proietta nei lontani secoli XI/ XII: Bartolomeo Decotto, comandante di galea e speziale, al seguito delle Crociate, guidate da Guglielmo Embriaco “Testa di maglio”. La storia è questa: tra una spedizione e l’altra, il nostro apprese le tecniche di coltivazione del basilico in Terrasanta, essenza medicamentosa utilizzata in Palestina per curare piaghe, dolori, eczemi. Il temperato clima mediorientale suggeriva analogie con quello ligure e pertanto, al suo rientro in terra di Pra’, il saggio Decotto ne portò pianticelle e semi, dando il via ad una piccola coltivazione per impacchi curativi. Si narra che, durante la lavorazione delle verdi foglioline con l’olio, una parte del composto cadde su un pezzo di pane, che Bartolomeo, incuriosito, assaggiò, rimanendone, ovviamente deliziato…era nato il pesto, che dal nostro territorio si diffonderà, nel corso dei secoli a venire, ovunque nel mondo!

Per l’aspetto istituzionale della cerimonia, a fianco del nostro presidente di Municipio Claudio Chiarotti,e del consigliere Roberto Ferrando, era presente l’assessore al commercio e artigianato Paola Bordilli, delegata dal Sindaco, mentre la Fondazione Primavera, che ha proposto e tanto ha atteso questo riconoscimento, vedeva i propri esponenti e sostenitori: il presidente Guido Barbazza , Maria Luisa Decotto discendente di Bartolomeo Decotto, amici e cittadini.

Si è voluto dare risonanza alla cerimonia invitando alcune scolaresche e docenti dell’Istituto Comprensivo, con il dirigente Luca Goggi, la collaboratrice Carmela Costantino, spesso e volentieri coinvolti dalla Fondazione nei momenti topici sul territorio; la presenza della Fanfara della banda C.Colombi con il presidente Fulvio Sorbara ha dato solennità al momento di scopertura della targa, la cui denominazione toponomastica rafforza il nostro legame identitario con l’eccellenza del basilico, il migliore in assoluto, grazie al particolare microclima ed all’abilità dei nostri coltivatori e gastronomi.

Questi ultimi sono stati degnamente rappresentati, da Stefano e Francesca Bruzzone: un tavolo con cesti di bouquet di verdi piantine e bustine di preziosi semi, destinati ai ragazzi, che potranno provarne la germogliazione a casa, a scuola. Il tutto, allestito con grande cura ed offerto dall’azienda agricola “Serre sul mare” di Bruzzone & Ferrari alle autorità, ai cittadini, agli operatori che hanno approntato il sito dell’evento.

Ninetto Durante, cantore di Pra’ e compositore del suo inno, si è esibito al termine, coinvolgendo con la consueta “verve” gli alunni nel canto e nel ritmo. Questa la cronaca di un evento che ha dato l’opportunità alla Fondazione Primavera di arricchire l’intitolazione formale , con momenti significativi e riflessioni in linea col suo percorso di valorizzazione , a tutto campo, di Pra’.

In particolare, nel suo intervento Guido Barbazza, dopo aver ringraziato Municipio, Istituzioni ed ufficio Cerimoniale, ha colto l’occasione per osservare come l’area prescelta, strategica in quanto limitrofa alla foce del rio San Pietro, adiacente e confinante con varie associazioni ed impianti sportivi, e porta d’accesso al Canale di Calma, con le sue passeggiate tra i pontili e le imbarcazioni ospitate << …presenta ancora uno stato di degrado ed incompletezza, nonostante la Fondazione abbia da tempo elaborato un progetto di riqualificazione urbana e naturalistica che ne svelerebbe le potenzialità, del resto già rimarcate dal sindaco Bucci in un passato sopralluogo. Adesso, questa intitolazione deve diventare stimolo ad avviare tale processo, in tempi brevi >>.

Ai ragazzi, altri cenni storici << Cosi come, 920 anni giusti fa, Decotto portò l’oro verde del basilico a Pra’, che da allora ne divenne la Capitale, il già citato Guglielmo Embriaco, espugnando la città di Cesarea, portò il Sacro Catino, anch’esso verde smeraldo, utilizzato da Cristo durante l’ultima Cena, alla cattedrale di San Lorenzo, in Genova >>.     

Maria Luisa Decotto ha condiviso << l’augurio che questo Piazzale diventi decoroso e degno della persona a cui è stato intitolato. Inoltre, poichè abbiamo già un bellissimo pontile costruito con i fondi europei, vorrei (e mi rivolgo ai rappresentanti delle istituzioni) che venisse finalmente utilizzato per un trasporto pubblico via mare tra Pra’ e il Porto Antico. Il canale ha acque sempre calme, che consentono di salpare e attraccare con ogni meteo. Sarebbe bello che i turisti potessero arrivare a Pra’ ammirando il panorama del mare, per poi visitare le nostre splendide serre, le ville d’ epoca, gustare le nostre eccellenze…>> Parlando agli studenti, ha raccontato che << i Decotto sono stati per secoli marinai e commercianti . Il mio bisnonno Luigi Decotto portava l’orecchino d’oro, il distintivo di cui potevano fregiarsi coloro che doppiavano Capo Horn o Capo di Buona Speranza. Tutto quello che riguarda la nostra storia lo potrete trovare nella Nuova Antologia Praese che è in via di ristampa con i dovuti aggiornamenti. Una lettura preziosa, soprattutto per i giovani perché le radici sono fondamentali per costruire e alimentare la nostra identità >>.

Credo che per i ragazzi di Pra’ sia stata un’esperienza formativa preziosa, ed anche divertente, per ciò che hanno visto, ascoltato, cantato, sono stati splendidi, partecipi ed attenti : i semi che hanno ricevuto in dono li rendono novelli Bartolomeo Decotto, simboleggiando lo sviluppo e l’evoluzione delle loro giovani energie, che governeranno, un domani, il mondo che verrà.