Luciano Bozzo #
Pra’ è ricca di persone di talento e capacità che hanno saputo e sanno mettersi in luce e spesso eccellere nei più diversi ambiti, dalla cultura all’arte, dallo sport allo spettacolo, dalla musica alle attività professionali.
Compito di SuPra’tutto, come già in precedenza del Praino, è anche quello di far conoscere questi talenti, portarli alla ribalta, dar loro la giusta attenzione e notorietà, incontrandoli per conoscere ed approfondire alcuni aspetti della loro arte, del loro lavoro, del loro talento.
Maurizio Raciti rientra, a buon diritto, nel novero di questi nostri concittadini di talento.
Praino doc, quarantasei anni, nato, cresciuto e da sempre vissuto a Pra’, fin da ragazzo ha coltivato la passione per i motori e le gare. Ha iniziato con il motocross, partecipando a diversi campionati regionali; quindi, a causa di un incidente alla schiena ha dovuto interrompere con le moto ed è passato a gareggiare con i kart, tanto da poter vantare oggi quasi vent’anni di attività agonistica in pista a livello regionale, nazionale ed internazionale e di essersi laureato vice campione del mondo nell’ottobre del 2012.
Gli chiediamo di raccontarci come ha ottenuto questo grande risultato e più in generale della sua carriera agonistica.
“Corro con i kart da diciotto anni. Ho vinto tre campionati regionali nella categoria 100 cc. per poi passare alla massima categoria: la 125 KZ2. Ed in questa categoria da sei anni a questa parte gareggio per una scuderia di Pavia, la CG Formula Kart. In precedenza ho anche fatto una selezione per essere preso dalla Mazda, ma purtroppo non è andata bene. Ultimamente l’annata sicuramente più lusinghiera è stata la stagione 2012-13 in cui ho conquistato l’ottavo posto del campionato italiano al termine di una serie di nove gran premi molto impegnativi. Nella stessa stagione ho partecipato anche al Campionato del Mondo, in gara unica, che si è corso ad ottobre sulla pista internazionale di Castelletto di Branduzzo, in provincia di Pavia. Una ventina i concorrenti, divisi nelle due categorie, under ed over 30, e provenienti da dodici nazioni dell’Europa e di altri continenti, tra cui il Venezuela. Sono partito bene, ottenendo il terzo posto nelle qualifiche ed alla fine della corsa ho tagliato per secondo il traguardo, conquistando il titolo di vice campione del mondo. Devo però dire che il rammarico per la mancata vittoria è più grande della soddisfazione per il secondo gradino del podio. Il vincitore, infatti, che tra l’altro è anche il mio compagno di scuderia Manuele Quintarelli, mi ha involontariamente fatto uscire di pista e questo mi è costato la vittoria. Pur essendo partito dietro di me è così riuscito a superarmi ed a vincere la gara. Nel 2013 le cose non sono andate altrettanto bene a causa di problemi al motore ed al telaio che hanno condizionato i risultati. Conto di riprovarci però nella gara mondiale del prossimo ottobre che si correrà sempre in Italia.”
Chi segue le corse automobilistiche sa che il Karting è spesso e volentieri la fucina e la palestra per i futuri campioni della Formula Uno ed anche Raciti ce ne da conferma.
“Da queste gare escono i futuri piloti di Formula Uno e Formula Tre e capita spesso di incrociarli e anche di affrontarli in
pista. Anzi gareggiare con ragazzi molto più giovani, con venti e più anni in meno di me, ma al contempo anche più esperti e con migliore reattività e riuscire talvolta a batterli è motivo di grande soddisfazione, quasi adrenalinico, direi.
Ad inizio aprile nella pista di Castelletto di Branduzzo, ad esempio, ha corso il figlio di Michael Schumacher che ha quindici anni; è arrivato secondo dimostrando già di avere, almeno in parte, la stoffa del padre, oltre che le possibilità economiche per poterne ripercorrere le orme. Io gareggio per passione; di sicuro con il karting non si guadagna, ma anzi c’è da spenderci dei soldi anche per la difficoltà a trovare degli sponsor.”
E però il paragone con la Formula Uno ricorre anche per un altro aspetto.
“Pur essendo piccolo il kart raggiunge velocità di punta tra i 160 ed i 200 Km/h grazie ad un motore di 125 cc. che esprime una potenza di quasi 50 cavalli, e poi ha una ripresa pazzesca tanto che in partenza il kart è più veloce di una vettura di Formula Uno. Hanno fatto proprio un test con una Ferrari ed il kart ha “bruciato” tranquillamente la Ferrari in partenza.” Come per la Formula Uno, le gare prevedono qualifiche e warm up a cui fanno poi seguito due corse, gara 1 e gara 2 che normalmente si disputano effettuando una ventina di giri del circuito e che durano intorno ai venti minuti.
Ma proprio come in Formula Uno i guasti tecnici e meccanici nel corso della gara sono sempre in agguato.
“Capita che a volte si fonda il motore, ed una volta in gara mi è rimasta la leva del cambio in mano” aggiunge.
A conclusione della nostra intervista Maurizio Raciti esprime un auspicio ed un desiderio.
“Mi piacerebbe che si potesse organizzare una gara di kart anche a Pra’. Lo spazio del parcheggio davanti alla stazione ferroviaria sarebbe l’ideale. Addirittura si potrebbe pensare a Pra’ quale sede di una prova del campionato regionale.
Credo che sarebbe uno spettacolo molto interessante per i ragazzi, ma non solo, per tutti i Praesi, direi; anzi sicuramente una gara di kart in un fine settimana attirerebbe anche numerosi appassionati da fuori, portando pubblico ed introiti per la nostra delegazione. Io e la mia scuderia dovremmo poter essere in grado di fornire i mezzi ed i piloti, oltre che curare una parte degli aspetti tecnici ed organizzativi. Servirebbero però la disponibilità dello spazio pubblico e delle balle di fieno per tracciare e delimitare la pista.”
Come Redazione non possiamo che concordare e condividere l’auspicio del nostro vice campione del mondo.
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