L’Università di Genova inizia a lavorare per Pra’ – Palmaro

Luciano Bozzo –

Venerdi 3 aprile la FondAzione PRimA’vera ha messo in contatto diretto docenti e studenti della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova con i principali enti ed autorità competenti che partecipano al Gruppo di Lavoro (GdL) Delta del Pra’lmarium, il Tavolo Tecnico per Pra’ – Palmaro. L’obiettivo dichiarato è quello di favorire l’acquisizione di elaborati grafici, informazioni e dati tecnici utili al lavoro degli studenti impegnati sul concorso – progetto “Ridiamo il Mare a Pra’ – Palmaro”. E’ stata una riunione on line, giacchè per le ordinanze restrittive per l’emergenza Coronavirus i partecipanti si sono incontrati virtualmente sulla piattaforma Zoom ed ha segnato la partecipazione e l’entrata nel Tavolo Tecnico per Pra’ Palmaro dell’Università degli Studi di Genova, ed in specie della Facoltà di ingegneria civile, chimica e ambientale. Erano infatti presenti le professoresse Francesca Pirlone e Ilenia Spadaro del DICCA, la scuola politecnica della Facoltà, e l’ingegner Davide Erriu; insieme a loro una delegazione di alcuni studenti della stessa facoltà universitaria. IL GdL Delta si occupa dello spostamento a mare della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia e della prosecuzione della Fascia di Rispetto negli spazi messi così a disposizione della città, dalla ex Verrina a ponente fino quasi al rio Branega a levante secondo il progetto concettuale “Ridiamo il mare a Pra’ Palmaro”. Per questo scopo e grazie all’iniziativa dell’Università di Genova in collaborazione con la FondAzione PRimA’vera è nata l’idea di avvalersi del corso di Tecnica urbanistica e laboratorio della laurea magistrale in architettura edile e lo scorso 20 marzo la collaborazione è ufficialmente partita. Sono nati 4 gruppi di lavoro costituiti da studenti del corso che sono impegnati a realizzare una proposta di progettazione per la riqualificazione di questa parte della città con l’obiettivo di presentare il risultato entro metà giugno; grazie alla sponsorizzazione della Farmacia Palmaro è previsto un premio per il progetto ritenuto più valido ed interessante tra quelli che saranno presentati e che verrà scelto da Municipio, Comune, Consiglio di Comunità Praese; a settembre è prevista la presentazione dei progetti ai cittadini di Pra’ e la premiazione del gruppo che avrà presentato il progetto migliore. In accordo con il presidente del Municipio VII Ponente (Pegli, Pra’, Voltri) questo evento si terrà nel palazzo municipale di Pra’, a maggior ragione dopo che l’emergenza sanitaria in corso ha impedito di fare la stessa cosa anche per il lancio dell’iniziativa come era invece in programma. Il progetto prescelto sarà donato al Comune di Genova come input per la progettazione e la realizzazione dell’opera. L’epidemia crea notevoli problemi perchè impedirà probabilmente il previsto sopralluogo degli studenti sul terreno e viene quindi richiesta la massima disponibilità di contributi e di informazioni per arrivare a progetti realmente legati alla situazione ed al contesto territoriale a cui sono orientati. A tal fine il Consiglio di Comunità Praese, l’Autorità di Sistema Portuale e l’assessorato allo sviluppo economico, portuale e logistico del Comune hanno individuato e reso disponibili le rispettive persone di contatto e di riferimento per l’Università. A questo incontro squisitamente tecnico erano anche presenti gli assessori comunali Francesco Maresca (sviluppo economico, portuale e logistico) e Pietro Piciocchi (lavori pubblici), numerosi tecnici dei due assessorati, Domenico Napoli per le Strutture commissariali del Comune e il presidente del Municipio VII Ponente Claudio Chiarotti; per l’Autorità di Sistema Portuale Giuseppe Canepa, Francesca Pino, Maria Antonietta Tatti, Erica Torre; per Rete Ferroviaria Italiana (R.F.I.) Patrizia Arena e Antonella Costa, per Autostrade per l’Italia Marco Centolani, per la FondAzione PRimA’vera e il Consiglio di Comunità Praese Guido Barbazza, Luciano Bozzo, Niclo Calloni e Renato Polidoro. Si è colta così l’occasione per fare il punto del percorso in atto, correlato agli argomenti di cui si occupa il GdL Delta, che prevede passaggi ben precisi e determinati – la costruzione del nuovo viadotto di collegamento tra l’autostrada ed il terminal portuale, la demolizione di quello attuale, il potenziamento delle linee ferroviarie al servizio del porto, lo spostamento a mare dei binari della linea Genova-Ventimiglia – e che dovrà portare in conclusione alla creazione di una Fascia di rispetto e di mitigazione ambientale con passeggiata ciclo-pedonale, alberi, un piccolo canale di acqua corrente e dune di separazione tra via Pra’ a nord e la ferovia a sud, un’area di vivibilità davanti alle abitazioni di Pra’ – Palmaro e alle ville storiche di Pra’ – Cà Nuova. Centolani ha confermato che il progetto del nuovo viadotto nasce addirittura nel 2001, ha una delibera CIPE sul progetto definitivo del 2006 ed è finito pochi giorni prima con la validazione del progetto esecutivo, passato ora ad Autorità Portuale e pronto per andare in gara. Si parla della demolizione del viadotto esistente e del facimento di quello nuovo con una previsione di circa tre anni di lavorazione dalla data di consegna dei lavori. Il nuovo viadotto ha una prima parte a nord in rilevato dal casello di Pra’ all’Aurelia; la seconda parte a sud scavalca l’Aurelia e la ferrovia con una struttura metallica mista in acciaio e calcestruzzo poggiante su pile. Per arrivare a validare il progetto è occorsa una concertazione molto complessa soprattutto con R.F.I per rendere il progetto compatibile proprio con la progettazione delle ferrovie. Sono previste barriere antirumore nella prima parte in particolare e interventi di mitigazione a verde. Adesso il progetto è passato ad Autorità Portuale che deve indire la gara e trovare il soggetto migliore per realizzare i lavori. L’Autorità di Sistema Portuale ha aggiunto che ora serve l’approvazione ministeriale della convenzione tra Autorità Portuale e Autostrade per l’Italia, convenzione che è stata trasmessa al ministero. Va anche completata la fase di definizione degli espropri di soggetti privati, il cui iter è in corso, dopodichè si potrà procedere con la gara che si conta di fare nel corso di quest’anno. Ha quantificato in circa tre mesi lo slittamento dell’intero programma se non ci saranno ulteriori ritardi imputabili al ministero visto che il progetto esecutivo finale che doveva essere consegnato a dicembre è stato invece consegnato a fine marzo. I rappresentanti della FondAzione e del Consiglio di Comunità Praese hanno chiesto a RFI di rendere disponibili i documenti e le tavole aggiornate del progetto di spostamento a sud dei binari, i disegni che danno l’esatta dimensione ed il confine del territorio che verrà restituito alla cittadinanza, e che sono più che mai necessari per la fase di progettazione che gli studenti dell’Università e il GdL Delta vanno ad affrontare. Altre due azioni importanti erano state decise nel corso della prima riunione del GdL Foxtrot che si è tenuta nella sede di Autorità di Sistema Portuale a inizio marzo e che ha affrontato anche due degli obiettivi del GdL Delta: correlare gli obiettivi ed i progetti per la estensione a ponente della Fascia di Rispetto a sud della ferrovia e della riqualificazione di via Pra’ (in specie nel lato nord della strada) alle nuove opere infrastrutturali in esecuzione (nuovo viadotto autostradale e potenziamento del parco ferroviario). Le prime devono infatti essere viste come necessarie opere di compensazione e riequilibrio ambientale delle seconde, mitigando e rendendo meno invasiva per i residenti la presenza, per di più potenziata, di queste infrastrutture oltre che del porto. In questo contesto sia le nuove infrastrutture che gli interventi di mitigazione e riequilibrio possono essere visti come parti di un unico pacchetto, e come tale la realizzazione degli interventi ambientali a favore della cittadinanza dovrebbe essere inserita nel pacchetto delle opere previste e finanziate dal Piano per Genova. E Comune di Genova e Autorità di Sistema Portuale dovrebbero essere gli attori incaricati di portare avanti questa azione. Naturalmente anche R.F.I deve fare la sua parte. Una delle prime cose da definire e da capire in dettaglio infatti riguarda le aree che R.F.I restituirà alla città dopo lo spostamento dei binari e le modalità con le quali questo avverrà. Secondo R.F.I. mentre si rende necessario un aggiornamento delle forme volumetriche soprattutto per la parte riservata ai viaggiatori, che impatta però più che altro la realizzazione della nuova stazione di Voltri, il tracciato dell’area liberata tra la stazione ed il rio Branega rimane invece invariato rispetto al progetto del 2006; la fascia dei 20-30 metri che si libererà rimane quindi invariata. Anche la presenza della nuova fermata ferroviaria di Pra’ Palmaro sulla linea passeggeri metropolitana è confermata così come disegnata in quello stesso progetto. Si è poi parlato della mitigazione dell’impatto ambientale del nuovo viadotto e si è tornati a chiedere una maggiore copertura con alberi e piante del lato di levante del viadotto più vicino alle abitazioni del quartiere di Pra’ – Palmaro, sia in prossimità del viadotto che tra via Porrata e via alle Sorgenti Sulfuree nello slargo dove si trovava prima il capolinea dell’autobus della linea 2. E’ emerso che di questo si dovrebbe occupare soprattutto l’amminisrazione comunale ma che comunque anche la progettazione da parte dell’università potrebbe fornire utili spunti. Secondo l’Autorità di Sistema Portuale i disagi per i residenti si dovrebbero ridurre grazie alle barriere antirumore ed al verde che si va ad aggiungere; anche l’impatto visivo sarà minore. I rappresentanti delle associazioni locali hanno però ribadito che nonostante le opere di mitigazione già progettate, la vicinanza del viadotto alle abitazioni impone una attenzione particolare, anche in considerazione delle preoccupazioni e richieste in tal senso espresse dai cittadini residenti; hanno poi chiesto informazioni sul timore che il nuovo viadotto sia più vicino alle abitazioni rispetto al vecchio. I tecnici dell’Autorità Portuale hanno risposto che nella parte più vicina alle abitazioni il tracciato del nuovo viadotto non si dovrebbe discostare da quello vecchio; avendo però ricevuto il progetto solo da pochi giorni si riservano di verificarlo e di dare quindi le dovute informazioni. Hanno poi aggiunto che tutte le possibili migliorie per diminuire ulteriormente l’impatto del viadotto vanno considerate e valutate con grande interesse, anche attraverso una fase di confronto che avverrà nelle sedi municipali e comunali. Barbazza ha poi colto l’occasione per chiedere a R.F.I un chiaro impegno per togliere il cumulo di terra abbandonato da tempo nel cantiere ferroviario davanti a Pra’ – Palmaro che crea problemi agli abitanti, specie nei giorni di vento in cui la terra finisce direttamente nelle case della gente, e per effettuare una decisa pulizia e sanificazione della zona di levante della banchina nord della stazione di Pra’ che versa in condizioni indecorose ed impresentabili per la grande presenza di rifiuti e rottami di ogni tipo alimentata dai frequentatori di una sorta di dormitorio abusivo nel parcheggio adiacente (già allontanati una prima volta dalla zona). Per quanto riguarda il cumulo di terra la ditta che sta eseguendo i lavori ha fatto sapere che esso era rimasto fermo in attesa delle necessarie verifiche burocratiche per il suo smaltimento. I permessi sono nel frattempo arrivati ed è anche interesse dell’azienda procedere celermente con lo smaltimento del terreno ma il cantiere è ora fermo dal 18 marzo per l’emergenza sanitaria. Non appena riaprirà, quel cumulo dovrebbe essere tolto. Per la seconda questione R.F.I. ha risposto che la segnalazione era già pervenuta e che se ne sta’ occupando di concerto con la polizia locale.