L’I.C. Pra’ in Erasmus Plus

Gian Luca ed Anita Ferrantin –

Ultimo suono di campanella; l’anno scolastico 2022/2023 si è concluso da poche ore.

Adesso è tempo di vacanze e leggerezza per quasi tutti gli studenti dell’I.C. Pra’, esclusi quelli delle classi terze di Assarotti e Villa Ratto, che si apprestano ad affrontare gli esami finali; per molti di loro si tratta di chiudere un periodo della loro vita, iniziato all’Infanzia e proseguito alla Primaria del loro quartiere, magari assieme ad uno stesso gruppo di ragazzi. Fra i ricordi di quest’ultimo anno scolastico, alcuni di questi alunni porteranno quello di un’esperienza formativa affascinante, quella del progetto Erasmus Plus.

Solitamente tale opportunità è offerta ai ragazzi delle superiori; l’I.C. Pra’, unico in Liguria e fra i pochi in tutta Italia, ha invece creduto nei suoi alunni di terza e, grazie all’aggiudicazione del bando ‘Innovativi, verdi, inclusivi, digitali e resilienti: insegnanti e studenti europei uniti per conoscere e creare bellezza’, ha potuto inviare quattordici alunni e cinque insegnanti nella città di Elda, all’interno della Comunità Autonoma Valenciana.

I ragazzi sono stati ospitati da altrettante famiglie e, per una settimana, hanno vissuto secondo le loro usanze. Fra questi c’era anche Anita, che mi ha raccontato le sue impressioni. “La nostra avventura è iniziata sabato 11 marzo davanti alla stazione di Pra’; siamo saliti sul pullman e ci siamo avviati verso l’aeroporto di Bergamo. Quando siamo arrivati al terminal, ancora non riuscivamo a credere al fatto che stavamo partendo per la Spagna. Per molti di noi è stata la prima volta su un aereo ed eravamo alquanto nervosi; quando siamo atterrati ad Alicante siamo stati accolti da alcuni dei genitori ospitanti con i rispettivi figli, e poi ci hanno accompagnato dalle nostre famiglie. Eravamo molto tesi perché dovevamo comunicare in un’altra lingua, però siamo riusciti a farci capire. Nei giorni seguenti abbiamo seguito alcune lezioni nella loro scuola, poi al pomeriggio abbiamo visitato posti bellissimi, come Altea. Abbiamo assaggiato i loro piatti tipici, tra questi le tapas e la paella. Un poco alla volta ci siamo sentiti più a nostro agio e la differenza di lingua e abitudini non è stata più un problema. Alla fine della settimana eravamo un poco dispiaciuti di dover tornare a casa, ma eravamo felici all’idea che ci saremmo rivisti a maggio. L’addio più doloroso è stato infatti quello prima del ritorno in Spagna dei nostri amici, perché sapevamo che sarebbe stato difficile rivederci. Questo saluto è però arrivato dopo un’altra settimana insieme, a maggio, nella quale abbiamo condiviso molte esperienze sul territorio di Pra’, ma anche in centro a Genova; infatti, insieme ai ragazzi spagnoli, abbiamo visitato l’acquario e preparato il pesto alle Serre sul Mare di Bruzzone e Ferrari. I nostri compagni sono anche andati a visitare il Liceo Scientifico Lanfranconi e hanno assaggiato la rinomata focaccia di Priano.” Abbiamo chiesto al DS Luca Goggi di riassumerci le motivazioni di questa scelta e le sue considerazioni sull’esito. “La nostra scuola è sempre pronta ad entrare in contatto con realtà esterne, sia quelle del territorio che quelle di altri Paesi, per darci la possibilità di apprendere nuove metodologie, verificare approcci differenti verso uno stesso obiettivo; il confronto costruttivo permette sempre un arricchimento. Per quest’anno non è finita; infatti, nel mese di luglio tre insegnanti della primaria e cinque della secondaria si recheranno a Dublino; l’idea è quella di proseguire ed ottenere un accreditamento che ci permetta di dare continuità a questo progetto, stringendo alleanze anche con Paesi le cui lingue non sono nemmeno studiate a scuola. Per quanto riguarda i ragazzi, abbiamo voluto dare un premio ad alcuni di loro; i viaggi all’estero permettono di scoprire usanze differenti, creare amicizie che possano perdurare nonostante i chilometri di distanza e il tempo. Cosa non da poco, inoltre, è che grazie al finanziamento le famiglie dei partecipanti non hanno dovuto versare un euro; anche questo significa essere inclusivi.” Anche per noi genitori è stata un’esperienza positiva. Per una settimana è stato come avere un altro figlio in casa; abbiamo rimodulato il più possibile i nostri impegni per essere sempre presenti e, quando necessario, abbiamo trovato appoggio presso le altre famiglie ospitanti. Questo, peraltro, ha permesso ad alcuni di noi di trascorrere qualche ora assieme (evento ahimè più raro, quando i figli crescono e hanno impegni extrascolastici differenti). Speriamo quindi che anche le future terze della secondaria I.C. Pra’ possano vivere questa esperienza.

E con questo augurio, buone vacanze a tutti!