Pubblichiamo la commovente lettera di saluto.Cliccarci sopra per leggerla bene.
”Questi ragazzi hanno lavorato per circa tre mesi nel parco della Villa, pulendo, diserbando, spazzando il fogliame. Hanno anche messo in ordine la chiesetta e la sala rossa, e molti altri lavori ancora. Sempre bravi e disponibili. Si sono fermati per cercarsi un lavoro a tempo pieno, e ne giungeranno degli altri a svolgere il loro compito.” Giovanni Bianchi, membro del Consorzio Volontari per Villa de’ Mari
SuPratutto presto avra’ cura di intervistare i nuovi giovani che si occuperanno di questo impegno, tenendo in ordine molte aree verdi di Pra’.
Credo che l’accoglienza dei migranti passi anche da questo genere di esperienze…voglio conoscere presto le altre persone inserite nel progetto, e le modalita’ operative con le quali vengono inseriti in lavori socialmente utili,e riferirne ai lettori.
Naturalmente, si deve evitare lo “sfruttamento” dei ragazzi, che non sono certo manodopera a basso costo, bensi’ come l’ospite che si offre di dare una mano in casa, per fare un esempio.
Il fatto che abbiano sentito il bisogno di scrivere una lettera di commiato, mi pare indicativo del fatto che si sono trovati bene tra i volontari di Villa de’ Mari, si sono sentiti accolti ed integrati, rendendosi utili. Grazie a Giovanni che ci ha fornito questa testimonianza.
Io sono convinta che, al di là del primo momento di accoglienza, l’integrazione passi proprio dal nodo fondamentale del lavoro, che è il grande emancipatore dell’uomo, la prima della condizioni essenziali che lo avvicina alla sua realizzazione. Nel ringraziare questi giovani per quanto hanno fatto, li saluto anch’io con l’augurio che la buona volontà e l’impegno dimostrato in questi mesi li aiutino a trovare una stabilità che dia loro nuove prospettive di vita. Un plauso ai volontari, per averli affiancati e per l’attività che svolgono a Villa De Mari, con entusiasmo e dedizione.
Cara Elisa voglio congratularmi con Te per la capacità di affrontare temi molto delicati con molta discrezione e tanto amore.
Nanni