#Luciano Bozzo
Già da un paio di settimane sui siti facebook locali circolava la notizia che la Giunta Comunale stava di fatto sottraendo al G.S. Speranza l’hangar centrale del Centro Remiero di Pra’; lo stesso hangar, finora gestito dallo Speranza, ospita anche da alcuni anni il Galeone che rappresenta Genova nella Regata delle Antiche Repubbliche Marinare ed il cui equipaggio si allena nel nostro Campo di regata.
La notizia, che da subito ha creato profondo malumore e contrarietà fra i praesi (molti parlano addirittura di uno scippo del Comune ai danni di Pra’), è stata confermata sempre su facebook da Luca Cambiaso, Segretario del G.S. Speranza: << Nelle scorse settimane abbiamo ricevuto una lettera del Comune di Genova che ci comunicava che l’hangar centrale del Centro Remiero non sarà più nelle nostre disponibilità. La lettera non contiene date entro le quali dobbiamo lasciare gli spazi, ma indica che il motivo sarebbe quello di trovare lo spazio necessario per ospitare i Galeoni delle Repubbliche Marinare. La motivazione è molto debole in quanto, il GS Speranza, in cambio dell’hangar centrale è da anni che ospita e supporta per la logistica il Galeone>>.
Nei giorni scorsi un articolo pubblicato su un quotidiano nazionale ha rivelato altri particolari di questa vicenda inquadrandola in un contesto un pò più ampio che parte dalla nuova Convenzione stipulata l’ 1 giugno di quest’anno tra il Comune di Genova e Pra’ Viva (l’ente partecipato da Comune e Municipio che rappresentava le varie società sportive presenti sulla Fascia). Con questa nuova Convenzione il Comune si sostituisce a Pra’ Viva nella gestione della Fascia di Rispetto come unico concessionario del Demanio e concede alle singole società sportive la sub-concessione delle sole aree di cui necessitano secondo l’articolo 45 bis che regola le concessioni demaniali.
Il Centro Remiero doveva essere concesso dal Comune allo Speranza in continuità con quanto avvenuto finora secondo i precedenti accordi tra lo Speranza e Pra’ Viva ma così non è stato ed ora il Comune da l’hangar centrale in gestione non allo Speranza, a cui rimane il solo hangar nord, nè alla Federazione regionale di canottaggio che ha oggi a disposizione l’hangar sud ma, secondo quanto scritto nell’articolo, ad una nuova società che è stata creata ad hoc e che è presieduta da Marco Dodero, presidente onorario della società di canottaggio Elpis Genova ed amico personale del Sindaco di Genova Marco Bucci, e dal fratello di un Consigliere comunale della maggioranza.
Marco Dodero, tra l’altro, aveva già curato a Pra’ la Regata delle Antiche Repubbliche Marinare del giugno 2018 estromettendo completamente e volutamente dall’organizzazione lo Speranza, padrone di casa. E proprio le attività di preparazione e di organizzazione della Regata storica secondo quanto fa sapere Tursi sono all’origine di questa decisione. Gli spazi dell’hangar sono però ben superiori a quelli occupati dal Galeone e finora erano utilizzati sia dallo Speranza che da altre società di canottaggio della Liguria per la loro attività sportiva, in particolare per il rimessaggio delle imbarcazioni da gara e per la preparazione dei giovani atleti, ospitando, tra le varie cose, anche una piccola palestra. Insomma i rischi per lo Speranza ed anche per le altre società di canottaggio di non poter più usare questi spazi sono ora tangibili ed evidenti.
Abbiamo chiesto un commento della vicenda al Presidente dello Speranza Oscar Capocci e al Presidente del Municipio VII Ponente (Pegli, Pra’, Voltri) Claudio Chiarotti.
Capocci ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione in merito. Facciamo allora ancora una volta riferimento a quanto scritto da Luca Cambiaso sempre su un sito pubblico locale di Facebook:
<<Questa decisione ci infastidisce per i seguenti motivi:
1 – l’hangar centrale ci è molto utile per la preparazione dei nostri atleti e da quando è entrato a far parte delle nostre disponibilità abbiamo sicuramente incrementato il numero di ragazzi che hanno frequentato i nostri corsi e che hanno poi proseguito nella squadra agonistica. Sarà un caso ma abbiamo anche incrementato la qualità degli atleti, e i risultati del 2019 ne sono una conferma.
2 – Nella convenzione firmata a giugno da Pra’ Viva e Comune è esplicitamente scritto che la convenzione è valida se tutte le società sulla Fascia mantengono quanto in loro uso. Nel nostro caso specifico, con nulla osta dell’Autorità Portuale, avremmo dovuto prendere in carico tutta la struttura del Centro Remiero. Quindi ci viene da pensare che tutta la convenzione stipulata a giugno sarà invalidata da questa scelta.
3 – non ultimo il fatto che un pezzo di Pra’ non è più nelle disponibilità di una società di Pra’ >>.
Il Presidente del Muncipio Chiarotti ha invece risposto ad un paio di nostre domande su questo argomento.
Come giudica questa vicenda di una parte del Centro Remiero che sembrerebbe dato in concessione ad una società esterna a Pra’ e creata appositamente ?
<<E’ un fatto molto negativo che è figlio della nuova Convenzione stipulata nei mesi scorsi dal Comune di Genova con Pra’ Viva. Il Comune prende il posto di Pra’ Viva nella gestione della Fascia di Rispetto, ma diversamente da quanto ci si attendeva non conferma allo Speranza la concessione del Centro Remiero; in particolare gli toglie la gestione dell’hangar centrale. Con questa perdita lo Speranza vede di molto diminuite le risorse sia fisiche che economiche a propria disposizione ed avrà quindi serie difficoltà a continuare a sopravvivere. Tanto più che questa mossa sembra preludere ad una perdita di tutto l’intero Centro Remiero non solo per lo Speranza ma anche per il nostro territorio. L’impressione è che Marco Dodero, con l’appoggio del Sindaco, voglia mettere le mani sul Centro remiero scippando quindi Pra’ di una grossa e molto significativa parte della Fascia di Rispetto, di quel prezioso lembo di territorio che è stato conquistato a fatica da Pra’ e dai praesi nei decenni scorsi come parziale compensazione del grave danno subito con la perdita del suo litorale naturale per la costruzione del porto container>>.
In che modo questo fatto sarebbe collegato alla nuova Convenzione tra Comune e Pra’ Viva stipulata pochi mesi fa ?
<<Con la nuova Convenzione Pra’ Viva perde anche la gestione degli introiti derivanti dall’affitto (a prezzi incredibilmente bassi, praticamente irrisori se confrontati con altre zone di Genova) dei posti barca e che l’ente utilizzava per il mantenimento e la manutenzione della Fascia. Ora i canoni di affitto per i posti barca, che ad onta dello scopo di compensazione sociale per gli abitanti di Pra’ per i quali erano stati pensati, negli anni sono divenuti sempre più appannaggio di persone venute da fuori Pra’ e fuori Genova, non verranno nemmeno più pagati; le associazioni pagano solamente un canone per la concessione demaniale al Comune secondo le regole del 45 bis, cosa che non avviene in nessun altro luogo di Genova in cui vi siano posti barca. Pra’ Viva continua a vivere solo come ente con il compito di organizzare eventi sportivi e non, in grado di valorizzare la Fascia e la sua vocazione ludico sportiva. In cambio il Comune si impegna a versare a Pra’ Viva ogni anno 50 mila euro il cui impiego però non è ben specificato nè chiaro.
Ma questo modello non può funzionare; oltre a togliere a Pra’ ed ai praesi la gestione della Fascia di Rispetto non è in grado di garantirne lo sviluppo sportivo, turistico, occupazionale; e non garantisce nemmeno il futuro delle singole società sportive ospitate sulla Fascia che in precedenza erano consorziate all’interno di Pra’ Viva.
E questo primo atto poi con il quale si tolgono spazi importanti alla società di canottaggio praese che ha fin qui gestito il campo di regata ed anche il fatto che Pra’ Viva abbia licenziato l’unico suo dipendente, sembrano purtroppo dimostrarlo.
La colpa è però anche dei soci di Pra’ Viva che hanno accettato questa Convenzione anteponendo magari loro interessi personali, con la speranza di poter continuare ad avere posti barca a costi irrisori, alle esigenze del territorio ed alle motivazioni per le quali erano nate la Fascia di Rispetto e Pra’ Viva.
Il Municipio aveva invece proposto un diverso modello non molto dissimile da quello che regola la Fondazione di Palazzo Ducale e che avrebbe avuto il Comune come parte di maggioranza, Pra’ Viva di minoranza, con la possibilità di far entrare anche soggetti terzi (come ad esempio l’Autorità di Sistema Portuale). A dar forza all’idea iniziale di compensazione per i residenti, chi a Pra’ possedeva una barca prima della costruzione del porto avrebbe continuato a pagare un canone a prezzi di favore, per tutti gli altri era previsto un piccolo aumento del canone, sempre però assai inferiore a quelli di altri luoghi di Genova e della Liguria. Così la gestione e lo sviluppo della Fascia di Rispetto avrebbe potuto contare su un notevole aumento di risorse economiche a disposizione. Questa proposta non è stata però considerata dall’Amministrazione Comunale>>.
Ringrazio l’autore per la completezza di informazione su questa vicenda triste e complessa. Triste perché di fatto il Sindaco ha deciso di “togliere ” a noi cittadini praesi la possibilità di partecipare attivamente alla gestione della NOSTRA Fascia di Rispetto e del NOSTRO Canale di Calma, complessa perché bisogna fare un tuffo nella storia, anche se recente, per capire il motivo della nascita sia della Fascia, sia del modello gestionale. Non è giusto paragonare la Fascia al Porto Antico : qui noi praesi avevamo una spiaggia bellissima e un’ottima qualità di vita e ci siamo trovati defraudati sia dell’una che dell’altra e abbiamo lottato per anni per avere almeno una striscia di terra e di mare che ci consentissero di conservare almeno un po’ delle nostre antiche radici. Una striscia di terra e di mare che devono essere di tutti, ma soprattutto di noi praesi. Ecco perché è nata la gestione solidale ed ecco perche il Municipio, che è l’istituzione a noi più vicina, aveva immaginato un restyling del modello gestionale che continuasse a garantire il beneficio per tutti. Nell’intervista il Presidente spiega molto bene il modello immaginato, ma probabilmente ai “piani alti” non ascoltano quanto viene chiesto dai territori. A Pra’ comunque ci si sta mobilitando ed è già partito un volantino, pensato e divulgato dal Circolo del PD, mentre altre iniziative sicuramente nasceranno. Abbiamo perso tantissimo con la costruzione del porto e continuiamo a sopportare grandi disagi…vederci anche sottrarre spazi conquistati a fatica è decisamente TROPPO!