Luciano Bozzo –
Sabato 4 dicembre, come ogni anno in questo periodo, la sezione ANPI di Genova Pra’ ha commemorato la figura di Alfredo e Celso Meldi, i due giovani praesi, armieri della Brigata Partigiana 334 Est SAP che, poco più che ventenni, furono prelevati a forza dalle milizie fasciste nella loro abitazione di Vico Bignone il 4 novembre 1944 per essere tradotti nella prigione di Corso Gastaldi a Genova e quindi barbaramente uccisi dai nazi-fascisti sulla spiaggetta dell’Olivetta nei pressi di Portofino il 2 dicembre di quello stesso anno, insieme ad una ventina di altri partigiani.
Per l’occasione è stata scoperta ed inaugurata una nuova targa a loro dedicata proprio sulla facciata della loro abitazione nel cuore del centro storico di Pra’. 
Questa nuova targa in marmo sostituisce quella precedente, installata dall’ANPI nello stesso punto nel luglio del 2014 e che appariva già in parte degradata; la targa presenta il seguente testo:
Municipio VII Ponente
A.N.P.I. Genova Pra’
Da questa casa la sera del 4 novembre 1944 i Partigiani della 334esima Brigata Est SAP
ALFREDO E CELSO MELDI
furono prelevati dalle milizie fasciste e trucidati il 2 dicembre 1944 presso il Monte Olivetta a Portofino.
Genova Pra’ Dicembre 2021
La targa è stata scoperta ed inaugurata in mattinata dalla nipote dei due fratelli Meldi ed ha ricevuto l’omaggio dello sventolio delle bandiere della Brigata Partigiana praese, di alcuni partiti politici e di due delle più antiche associazioni locali, ultracentenarie (La Banda Musicale Carlo Colombi e la Società di Mutuo Soccorso dei Pescatori di Pra’). Sotto la targa è stata deposta una corona di fiori; lo stesso cerimoniale della deposizione di una corona e del saluto da parte delle bandiere è stato seguito anche davanti alla targa che intitola il piazzale della stazione ferroviaria alla Brigata Partigiana 334 e alla sede del Partito Democratico di via Fusinato che porta proprio il nome dei due fratelli Meldi.
Il Presidente della sezione di Pra’ dell’ANPI, Silvano Chierotti, ha reso ancora una volta onore ai nostri due ragazzi, il cui sacrificio, al pari di quello di tante migliaia di italiani, servì a far uscire la nostra nazione dall’incubo dell’occupazione straniera, della dittatura e della guerra e a consentire la nascita della Republbica democratica; ha poi alzato la guardia contro il ritorno prepotente delle forze che si richiamano al fascismo, che ripropongono idee malsane, contrarie alla democrazia e al rispetto dei diritti delle persone, che vogliono sovvertire la Repubblica; l’assalto alla sede della CGIL di Roma avvenuto poche settimane or sono proprio ad opera di gruppi eversivi di ispirazione neofascista ha segnato un episodio di grande gravità per il quale l’ANPI chiede una risposta forte e decisa, che non può che passare dallo scioglimento di quegli stessi gruppi politici neofascisti ed eversivi. Chierotti non ha risparmiato forti critiche anche all’amministrazione comunale genovese, colpevole di aver intitolato il porticiolo di Nervi ad una persona collusa con il regime fascista e di aver preso parte a eventi pubblici di commemorazione per i caduti delle milizie della Repubblica di Salò. Ha ringraziato poi la SMS Pescatori Pra’ per avere riavviato un’usanza tradizionale, portata avanti per molti anni nel dopoguerra dai pescatori praesi e dall’ANPI e nella quale una processione di gozzi si muoveva da Pra’ alla volta del promontorio di Portofino e del luogo dell’eccidio dell’Olivetta per rendere omaggio ai giovani martiri praesi; dopo diversi anni di oblio questa significativa tradizione è stata ripresa proprio quest’anno dalla SMS Pescatori Pra’, nonostante tutte le difficoltà collegate alla pandemia,
Alla cerimonia è intervenuto anche il Presidente del nostro Municipio, Claudio Chiarotti il quale ha sostenuto con decisione l’importanza di serbare e tramandare il ricordo dei fatti e degli eroi della Resistenza e di difendere quei valori e quei principi che allora ne ispirarono la lotta, e spesso anche il sacrificio, e che oggi sono alla base della nostra convivenza civile e democratica.
Sotto la targa del piazzale della stazione e sotto quelle delle vie di Pra’ intitolate ai Martiri del Turchino, della Benedicta e di altri fatti e figure della Resistenza, è stato posto un QR Code; inquadrandolo con uno smartphone si possono leggere informazioni storiche su quei fatti, quegli eccidi, quei protagonisti e sugli episodi importanti della Resistenza nelle strade della nostra città e sulle montagne del nostro retroterra, tra Liguria e Piemonte.
Una cerimonia molto toccante e molto partecipata. Non sembra possibile che siano successi fatti così tremendi eppure è successo veramente e se non si vigilerà e non si promuoverà continuamente la democrazia, le tragedie potrebbero ripetersi. La storia va insegnata bene e i valori del rispetto e della democrazia devono essere curati e testimoniati ogni giorno.