La verità trionfa…prima o poi

Guido Barbazza #

Come una goccia d’acqua, pura, limpida, genuina, la costanza, la determinazione, la caparbietà dei Praesi ha finalmente consumato la pietra del pressappochismo, dell’inerzia, della superficialità. Finalmente il porto costruito a Pra’ viene ufficialmente denominato, tramite decreto del Presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo,  con il solo nome che può assumere:  “Porto di Pra’ “. Quel porto che ha ingoiato, facendola sparire per sempre, una splendida spiaggia, ancora oggi ricordata con affetto da generazioni di genovesi che vi hanno trascorso momenti lieti sotto il sole, cullati dal mare e allietati dalle note dei juke-box. Quel porto che, quasi per ultimo sfregio ad un territorio che ha pagato un costo altissimo per la sua costruzione, è stato fino ad oggi comunemente chiamato con il nome di un’altra delegazione limitrofa dove, di porto, proprio, non ce n’è. Un incredibile errore toponomastico che ha portato a poco a poco la delegazione ed ex-comune di Pra’ a sparire dalle carte geografiche, a vedere la propria, particolare, identità e peculiarità violentata, degradata, cancellata. Dopo trenta e più anni di lamentele, proteste, petizioni, appelli, finalmente, vince la giustizia, l’onore del vero, la logica, il buon senso. Dopo decenni di tentativi andati a vuoto, la freschezza delle idee di un movimento di cittadini nato solo un anno fa, la “FondAzione PRimAvera”, ha reso possibile il cambio epocale. Non solo del nome, ma anche delle relazioni tra porto e città, mettendo le basi per trasformare il porto da presenza aliena ed ostile, apportatrice solo di negatività, ad un interlocutore con cui dialogare per far fiorire e crescere le attività portuali ma anche materializzare benefici e positività per i cittadini e il territorio. Quello che è stato determinante in questa storia a lieto fine è stata la fortunata combinazione di persone ed eventi che, come una “tempesta perfetta”, questa volta in senso positivo, hanno reso magicamente possibile, facile e rapido quello che oggettivamente è sempre stato ritenuto una “mission impossibile”. Persone illuminate, a capo di enti, istituzioni, società, organi di informazione, che hanno avuto l’intelligenza di capire il profondo valore dell’identità di una comunità, e che hanno avuto il  coraggio di prendere, finalmente, le decisioni giuste. Eventi, inaspettati, come quello della Costa Concordia a Pra’, che ha reso palese con la sua visibilità mediatica, la surreale comicità del porto chiamato con il nome di un altro posto. A Pra’, la riaffermazione dell’identità è solo il primo passo. Il primo passo per disegnare Pra’ Futura. Arrivederci alle prossime puntate.