Luciano Bozzo-
Chi si trova ad entrare oggi nel cimitero di Pra’, nel sestiere di Palmaro, in un luogo di pietà e devozione oltrechè monumento storico visto che fu costruito nella prima metà dell’Ottocento e contiene numerosi e pregevoli monumenti funebri e tombe monumentali, stenta a credere ai propri occhi. Chi visita in particolare il campo tre, quello nell’ala nord del cimitero è preso da sensazioni di sbigottimento, incredulità, repulsione, impotenza, riprovazione. La gran parte del campo, con le sue file di tombe e gli stretti spazi di passaggio tra di esse, è letteralmente sepolto sotto un manto verde di erbacce e vegetazione spontanea, irregolare, caotica, aberrante come testimoniato da queste fotografie; è come se l’intero campo fosse abbandonato da tempo alla totale incuria degli uomini. Molte tombe sono proprio sparite, 
completamente coperte ed avvolte dalla vegetazione, altre sono assediate da essa. E un simile scempio va avanti già da diverse settimane e peggiora ogni giorno di più; sui siti facebook locali la gente posta foto, commenta, esprime naturalmente la propria rabbia per una situazione inacettabile e totalmente indegna di una nobile città come Genova; chiedono un intervento da parte del Comune e in specie di chi si dovrebbe occupare della cura e della dignità dei nostri cimiteri. Certo diverse persone, come chi vi scrive, hanno pulito ed estirpato piante ed erbacce intorno alle tombe dei propri cari ma verosimilmente non tutti sono in grado di farlo, magari a causa dell’età avanzata o anche per i 
vincoli alla mobilità con cui dobbiamo fare i conti in questi mesi; oltre tutto ci sono anche diverse sepolture prive di tomba, senza un nome, senza alcun parente a prendersene cura, altre tombe sono sprofondate nel terreno o si sono parzialmente abbattute e tutte queste sono più facilmente preda della vegetazione selvatica che esplode e si espande in primavera. E’ però vero, fanno notare in tanti, che ci sono persone addette alla manutenzione dei cimiteri, anche se il numero di custodi, preposti ed operai negli ultimi anni è stato fortemente ridotto, e allora ci si chiede il perchè di una situazione così vergognosa; resta il fatto che a memoria di chi vi scrive e di chi interviene a commentare sui siti web, mai si era dovuto assistere ad uno spettacolo così triste ed avvilente, almeno non negli ultimi trent’anni. E, sempre leggendo i commenti su facebook, anche nei vicini cimiteri di Voltri, Pegli, Sestri o anche di altre località di Genova la situazione sembra più o meno la stessa. Qualcuno fa però notare notare che non è così nel cimitero della vicina Arenzano e allora qualcun altro non può fare a meno di osservare come la bella localita rivierasca, a noi così vicina, a differenza di Pra’, di Pegli, Voltri e Sestri ha avuto la sorte o il merito di mantenersi Comune autonomo e di non essere stata forzosamente accorpata d’imperio alla Grande Genova con un decreto dell’allora governo Mussolini…ma sono passati ormai quasi cento anni. Speriamo solo di non dover attendere altrettanto per rivedere restituita e mantenuta un pò di dignità al nostro cimitero.
Lascia un commento