La periferia delle periferie

3 Comments

1. Purtroppo la zona è in mano a una immobiliare lombarda,guarda caso (anche piccola srl),lasciare cadere le vecchie case è un modo per poi presentare un progetto di riqualificazione con abitazioni e magari qualche centro commerciale longobardo che ci serve proprio!
   Non conosco le regole dei vincoli, ma quel borgo dovrebbe essere vincolato dalle belle arti come zona storica. Le case che avranno piu’ di 80 anni erano edificate per gli operai della fonderia. Se riedificate dovrebbero avere la stessa volumetria delle esistenti, darebbero vivacità alla zona che è triste. Sul lato sud il capannone Tempofosco deve essere meesso in sicurezzo,necessita un rifacimento del tetto, le coperure in amianto da termpo degradate sono un pericolo per la salute e la testa degli abitanti e dei passanti della zona, molto ventosa,oramai si sà della pericolosità dell’amianto.Comune,ASL ed altri enti per la sicurezza devono costringe i proprietari del manufatto alla bonifica. Io ci giocavo in quella zona,era movimentata,era il passaggio per andare all’ospedale di “Sant’ Antognu” ora è desolante passarci.

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2. Buongiorno, si può fare una denuncia al Comune di Genova chiedendo che venga fatto rispettare il Regolamento Edilizio Comunale (art. 89bis – Recupero urbano, riqualificazione socio funzionale – Sicurezza delle costruzioni e dei luoghi -Aree ed edifici dismessi, edificati e in disuso). Il Comune dovrebbe procedere non solo con una sanzione ma anche con una diffida che è poi quello che più ci interessa. Se poi lo stato di quell’edificio minaccia rovina nonostante le impalcature oppure minaccia pericolo per le persone si può fare una segnalazione alla Procura della Repubblica ai sensi dell’art. 677 del Codice Penale.

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3. Buongiorno,
   Grazie per questo intervento. In effetti, da tempo vorrei chiedere al Comune di Genova, direttamente al sindaco M. Bucci, se non sarebbe possibile realizzare lungo il mare una passeggiata continua da Pegli a Voltri. In effetti, se si fa jogging, o anche soltanto quando si vuole camminare un po’ a lungo, arrivati da ponente in località Risveglio a Pegli si hanno due possibilità. La prima consiste nel proseguire lungo l’Aurelia praticamente senza marciapiedi fino alla Fascia di rispetto e poi, una volta terminata la Fascia di rispetto, lungo l’Aurelia fino al lungomare di Voltri. La seconda possibilità prevede di prendere Via Caldesi, proseguire lungo Via Loano, riuscire a prendere Via Ratto e arrivare alla Fascia di rispetto.
   Sarebbe bello se ci fosse una passeggiata lungo il porticciolo che arriva fino alla Fascia di rispetto. Per la parte che unisce la Fascia di Rispetto al lungomare di Voltri, credo che purtroppo bisognerà aspettare che l’evenutule progetto dell’allungo della Fascia di rispetto vada in porto.
   Il vostro intervento però mi consentirà, nella mia comunicazione al comune, di fare un collegamento con l’altra richiesta che ho in mente riguardo alle crose storiche. In effetti, un vecchio progetto del comune era di ripristinarle con i mattoni rossi e i ciottoli tipici. La Via Antica Romana di Multedo è stata rifatta così per una piccolissima parte ma sarebbe bello se fosse ripristinata in tutto il Ponente. Non sapevo che passava da Via Ratto. Vorrei chiedere quindi di ripristinare le vecchie crose, in particolare la Via Antica Romana a Ponente.
   Non conosco il Sindaco ma molte persone che conosco (anche se non sono della sua area politica) gli hanno rivolto delle richieste, forse più modeste della mia e hanno avuto una risposta, a volte anche positiva. Credete che la mia iniziativa sia velleitaria? Non sarbbe meglio cominciare con una richiesta di questo tipo, piuttosto che sporgere denuncia, magari parlando dei pericoli che questa situazione comporta?
   Vi ringrazio di una eventuale risposta, altrimenti proseguirò con la mia iniziativa.
   Cordiali saluti,
   Andrea Lionello

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