Velocifero-
Lunedì 11 gennaio u.s. si è registrato un altro passaggio importantissimo per lo spostamento a mare della ferrovia davanti al Sestiere di Pra’ – Palmaro. Sotto la spinta incessante, forte, proattiva e positiva, dei cittadini di Pra’ che, coordinati dalla FondAzione PRimA’vera, hanno realizzato a tempo di record e donato all’Amministrazione Comunale la proposta progettuale sintetica per “ridare il mare a Pra’-Palmaro”, recependo e sintetizzando in un unico documento le idee degli studenti dell’Università di Genova, RFI (Rete Ferroviaria Italiana) “sollecitata” dalla pressione dei cittadini praesi e del Comune ha finalmente accettato di intraprendere un percorso tecnico unitario sul tema insieme a Comune e Autorità Portuale. L’obiettivo è avere, entro la fine di febbraio p.v. il crono-programma ufficiale e condiviso dell’opera di spostamento a mare del tratto di ferrovia GE-XX Miglia nel tratto tra il Rio Branega ed il Rio San Giuliano. Il passaggio, (a tempo di record, se si considera che finora si è assistito solo, per oltre un decennio, a continui rimpalli di responsabilità e pochissima chiarezza e trasparenza, oltre che alla totale mancanza di azioni) è di fondamentale importanza per consentire al Comune di Genova di partecipare con successo al Bando Inter-Ministeriale che potrebbe assicurare il finanziamento del progetto che sta tanto a cuore ai cittadini di Pra’-Palmaro. Importantissimo tassello per la riqualificazione del litorale di Pra’ dopo le devastazioni portuali. Guido Barbazza, Presidente Onorario della FondAzione, ha sottolineato che: «per la prima volta ci sarà un programma chiaro e dettagliato, trasparente e pubblico a cui fare riferimento per lo spostamento a mare della ferrovia, dopo l’opacità e l’incertezza del passato» ringraziando il Vice Sindaco Pietro Piciocchi «per la comprensione, collaborazione e il forte ed autorevole impulso dato al progetto». Da parte sua il Vice Sindaco Piciocchi ha dichiarato: «Stiamo lavorando con grande impegno per arrivare in tempo utile con la definizione di un progetto di fattibilità che ci permetta di partecipare a questo bando e che guarda ad una riqualificazione della zona di Pra’-Palmaro. Sono contento perchè con questa occasione abbiamo ripreso in mano tutto il tema dei lavori che devono essere fatti da Autorità Portuale e da RFI, per i quali il Comune si fa parte attiva per stimolare le amministrazioni in maniera tale che nel più breve tempo possibile si possano vedere delle realizzazioni concrete che da troppo tempo la cittadinanza sta attendendo. Quindi il Comune rivendica il suo ruolo non volendo più subire supinamente decisioni altrui. Si è instaurato un clima di lavoro molto consapevole dove ogni amministrazione percepisce le responsabilità verso il territorio che devono tradursi in fatti concreti. Ringrazio tutti i cittadini di Pra’ che con noi stanno collaborando e che ci stanno anche incoraggiando e sostenendo nel proseguire in questa importante azione di riqualificazione e valorizzazione». SuPra’tutto continuerà a monitorare e a riportare i prossimi passaggi del percorso di spostamento a mare della ferrovia e di riqualificazione di Pra’-Palmaro.
Che sia davvero la volta buona che si passi dalla parole (tante) ai fatti?
Noi di Palmaro in particolare, ce lo auguriamo fortemente!
Ringraziamo chi si è dato da fare attivamente ma….aspettiamo “la posa della prima pietra ” come si sul dire!!!!
Una buonissima notizia perché un accordo tra Comune, Autorità di Sistema Portuale e RFI è il punto di partenza indispensabile per poter concorrere al Bando, con la speranza di riuscire a vincerlo. Dopo anni di parole finalmente qualcosa si muove e penso che sia da ringraziare questo gruppo di Praesi caparbi e super determinati che non hanno mai perso la fiducia e l’entusiasmo. E si che ne hanno trovato di ostacoli… Intanto quello che era un sogno è diventato un progetto che concorrerà per ottenere i fondi necessari e poi chissà… Sarei molto felice di riuscire a vederlo diventare realtà.
Buona notizia, mi permetto di aggiungere, per evitare confusione, che ad una riqualificazione urbana, importante e fondamentale per Palmaro, non corrisponde se non marginalmente una opera di mitigazione da rumori e polveri dati dal porto e dalle sue attività collaterali. Nello specifico i disagi creati da uno scalo ferroviario merci fatto proprio sotto il naso e le orecchie dei cittadini di Palmaro. A tale proposito riporto quanto scritto da un cittadino di Palmaro :Buongiorno a tutti
Premesso che sono molto felice x questi nuovi progetti nonché per il pensiero letto su soprattutto per “acqua di basilico”,sarà possibile prima di ridare il mare a PRA PALMARO,ridare anche il silenzio?
Sensibilizzare le operazioni di carico scarico navi?
Grazie
Anche questo argomento e’ allo studio del Pra’lmarium , il tavolo tecnico con Rfi, Porto, Amministrazioni ecc.ra, che nei suoi diversi gruppi di lavoro(Alfa, Bravo, Charlie, Delta e cosi’ via), ha portato avanti perizie tecniche sui cicalini, sui rumori generati dal traffico ferroviario, da quello provocato dai camion sul viadotto e quant’altro, in modo assolutamente accurato. Claudio Seccia non puo’ ignorare, e con lui il cittadino di cui riporta il post, che il Progetto di cui si parla, creando una zona cuscinetto, mitigherà anche l’inquinamento acustico in generale, perchè avremo piu’ verde e spazi ludici a separare non solo visivamente, Porto ed abitato.
Spiace che se si serve un bella torta st. Honore’, qualcuno sia subito pronto a dire che preferiva una crostata! Spero che l’esempio chiarisca…
Queste sono veramente belle notizie! Cerchiamo di esserci in tanti per poter spingere il carro dove desiderato e non mandarlo a sbattere
Ridurre l’inquinamento acustico e gassoso delle attività portuali e ferroviarie che al porto sono collegate è obiettivo ed impegno indispensabile se si vuole arrivare ad avere una presenza quanto più possibile sostenibile di quel porto che una sciagurata miopia politica ed industriale volle costruire accanto all’abitato praese senza però assicurare agli abitanti la giusta mitigazione ambientale del suo pesante impatto, e per raggiungere un giusto e reciprocamente rispettoso equilibrio tra porto e città. L’elettrificazione della banchina portuale, in via di completamento, l’innalzamento ed il potenziamento delle dune di separazione tra porto e Fascia di Rispetto sono opere molto importanti che vanno proprio in questa direzione. Oltre a ciò ci sono sul tavolo una serie di altre iniziative, proposte, richieste che nascono direttamente dalla cittadinanza locale e dalla loro rappresentanza amministrativa (sia a livello municipale che comunale) e che coinvolgono Autorità di Sistema Portuale, Ferrovie, Autostrade e gli operatori portuali operanti nel nostro porto per abbattere ulteriormente il livello dell’inquinamento e favorire una migliore qualità della vita per i residenti. Tutte queste proposte e soluzioni sono parte dell’agenda del Tavolo Tecnico Pra’lmarium che mette insieme cittadinanza attiva, amministrazione pubblica e tutti gli enti sopra citati proprio per raggiungere questi obiettivi. Il prolungamento della Fascia di Rispetto a ponente con la creazione di una zona cuscinetto di mitigazione che separi l’abitato di Pra’-Palmaro a nord da ferrovia e porto a sud (schermate anche da piccole dune e collinette verdi) è uno degli elementi maggiormente qualificanti di questa strategia a favore del territorio ma non l’unico. Altre proposte, altri obiettivi a cui si sta lavorando riguardano precisi impegni da parte di RFI per ridurre il rumore dei treni nell’area del distripark, rendere meno invasivi e fastidiosi i cicalini delle gru, rendere meno rumoroso il passaggio dei TIR sul nuovo viadotto autostradale di collegamento al porto che sostituirà quello attuale, creare una ulteriore barriera arborea tra Distripark porto e abitato anche a sud della ferrovia, persuadere e spronare gli armatori all’utilizzo delle nuove banchine elettriche abbattendo così rumore ed emisssioni nocive. Tante azioni piccole e grandi che vanno a costituire una ampia strategia il cui risultato finale deve essere e sarà lo stabilirsi di un più corretto rapporto tra l’abitato da questa parte e le attività industriali e portuali dall’altra parte di quella linea divisoria su cui si progetta ora finalmente il prolungamento di una mini Fascia di Rispetto come riportato in questo articolo con buone possibilità di accedere anche ai finanziamenti necessari per realizzarla.